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I Gunners controllano il gioco e ne fanno sette allo Slavia Praga

23/10/2007
Champions League
Terza Giornata Girone F
Dinamo Kiev - Manchester United
2-4
 
Champions League: vittoria facilissima per l’Arsenal che fa quello che vuole e vince 7-0. Lo United vince facile a Kiev

L'Arsenal rappresenta in pieno il grosso paradosso del calcio moderno: gioca in un campionato, la Premier League, in cui anche l'ultima in classifica può creare problemi alla squadra più in forma del momento (come sabato scorso in Arsenal-Bolton), mentre in Champions League, che sulla carta è il torneo delle stelle e delle grandi squadre, i Gunners giocano sotto ritmo e passeggiano facendo sette gol allo Slavia Praga, esprimendo molto meno della metà del potenziale della squadra. E' davvero paradossale pensare che in quella che è la competizione migliore d'Europa una squadra possa giocare delle partite che sono dei veri e propri allenamenti: questo perché la formula ai gironi di anno in anno garantisce meno emozioni, in quanto il divario tra le squadre delle grandi nazioni e quelle più piccola è sempre più netto, con il risultato che una partita di Premier League è sempre lottata e sudata e puoi rischiare di non vincere se non tieni altissima la concentrazione, mentre in Champions League i Gunners giocano sotto ritmo e sono facilmente a punteggio pieno. Il 7-0 che l'Arsenal ha inflitto allo Slavia Praga, quindi, non aggiunge nulla ai giudizi tecnici fatti sui Gunners fin qui.

Arsene Wenger voleva festeggiare i suoi cinquantotto anni (compiuti lunedì scorso) in grande stile, contro un avversario sulla carta di gran lunga inferiore ai Gunners, che tra l'altro nel turno preliminare avevano eliminato facilmente lo Sparta Praga, squadra che lo scorso anno vinse il campionato ceco sullo Slavia Praga. Il tecnico alsaziano conferma quasi interamente l'undici titolare che sabato scorso ha battuto a fatica il Bolton, con il solo innesto di Theo Walcott, che sostituisce Eduardo Da Silva (inguardabile la scorsa partita) e che gioca come seconda punta, quasi una novità per l'Arsenal che lo ha utilizzato raramente in quel ruolo. Il tecnico della squadra ceca, Karem Jarolim, opta per un 4-5-1 molto difensivo.

Al primo spunto l'Arsenal va in vantaggio: è il 5' minuto e Hleb è sulla linea laterale della fascia sinistra marcato da due avversari, Krajcik e Senkerik. Dopo qualche gioco di gambe, il bielorusso vede il movimento di Cesc Fabregas e lo serve bene eludendo il controllo dei suoi due marcatori e provocando lo scivolone di Tavares, ritrovatosi fuori tempo. Dal versante sinistro dell'area di rigore, Fabregas calcia d'interno destro a giro verso il secondo con traiettoria a scendere che termina proprio all'angolino. E' la rete dell'1-0 grazie ad una bella conclusione del catalano.

L'Arsenal controlla il gioco, non alzando mai il ritmo in tutta la partita anche per non incorrere ad inutili sforzi atletici. Ogni tanto lascia qualche spazio agli avversari, come al 13' minuto quando Kalivoda può provare il tiro da fuori senza pressione, con i centrocampisti dell'Arsenal rimasti un po' in ritardo ed i difensori che temporeggiano, sfidandolo quasi al tiro per non rischiare una percussione centrale. Kalivoda prova quindi il destro che si rivela insidioso e termina alto di poco.

I Gunners però trovano facilmente spazio con cambi di gioco o verticalizzazioni, come al 22' quando è Hleb a premiare il movimento sulla fascia di Clichy: il francese mette al centro un buon cross per la testa di Adebayor che però angola troppo la conclusione e il pallone termina largo.

Un minuto dopo è Ivana a provarci dal limite dell'area, ma la conclusione termina alta senza creare brividi ad Almunia.

Al 24' Fabregas batte un corner da destra con traiettoria molto stretta: il portiere resta sulla linea di porta e rimane sorpreso dalla traiettoria insidiosa del corner e viene anticipato da un compagno che però non riesce a spazzare lontano il pallone. Sull'altro versante dell'area di rigore arriva Hleb che prova un tiro di sinistro e trova la deviazione di Hubacek che spiazza il portiere Vaniak causando la rete del 2-0. La Uefa assegna l'autorete al difensore ceco, ma di fatto Hleb è andato a calciare e la rete va assolutamente attribuita al bielorusso.

Con il risultato già in ghiaccio, una delle poche curiosità della partita rimane la prestazione di Theo Walcott come seconda punta: nella prima metà di tempo, il 18enne ex Southampton si vede poco e incide meno, perché non riesce mai a trovare la posizione giusta. Dal 29' però entra anche lui in partita e farà molto bene, diventando una valida alternativa da poter essere sfruttata nelle prossime partite in sostituzione di Robin Van Persie. Walcott si accende lanciato da Fabregas: il talento inglese è decentrato sulla sinistra, rientra sul destro e fa partire un bel cross per la testa di Adebayor. L'attaccante togolese schiaccia il colpo di testa ma è pronto Vaniak a respingere di piede.

Lo Slavia Praga è in balia del continuo possesso di palla dei Gunners e quando ogni tanto recuperano palla, provano subito la conclusione dalla distanza cercando il jolly, come al 34' con il sinistro di Krajcik, bloccato però da Almunia.

Al 41' la difesa ceca la combina grossa: Pudil da centrocampo fa un retropassaggio verso il portiere con una palla che arriva a mezza altezza al compagno. Vaniak però ha tutto il tempo per stoppare il pallone e rinviarlo, ma prova un assurdo rinvio al volo che finisce verso Walcott che lo stava pressando. Vaniak prova quindi un'uscita disperata al limite dell'area, ma Walcott lo salta agevolmente e piazza il pallone dentro la porta vuota firmando la rete del 3-0. Gol facile facile che però potrebbe sbloccare il talentino dei Gunners, che in due stagioni all'Arsenal aveva realizzato soltanto una rete, quella al Chelsea nella finale di Carling Cup dello scorso anno.

Al 44' bel sombrero di Ebouè su Pudil: l'ivoriano prosegue l'azione sulla fascia e cerca un cross verso l'area di rigore, colpendo male il pallone che però sfiora il secondo palo della porta di Vaniak, che resta fermo a guardare un pallone che quasi entra in porta.

In avvio di secondo tempo si completa la festa dei Gunners: al 50' l'azione parte da destra con l'avanzata di Ebouè, che serve centralmente Fabregas. La difesa dello Slavia Praga è totalmente collassata verso il centro destra d'attacco dei Gunners e il regista catalano dimostra la solita ottima visione di gioco aprendo verso la fascia di sinistra, dove Hleb è rimasto tutto solo. Il bielorusso entra in area di rigore, tocca il pallone col sinistro per portarselo sul destro, mandando fuori causa Krajcik, e tira verso il primo palo, spiazzando il portiere e realizzando la rete di 4-0: doppietta per il bielorusso e gol di ottima fattura.

Al 55' grande azione dell'Arsenal al centrocampo, con Hleb che elude il pressing di un avversario servendo Flamini, da questi subito verso Fabregas che di prima serve di nuovo Hleb, che si trova sulla trequarti e serve il movimento in profondità di Walcott. Il 18enne entra in area e da posizione decentrata tira di esterno destro verso l'angolo più lontano, con la palla che colpisce la base interna del palo e successivamente entra in rete per il 5-0: prima doppietta con la magia dell'Arsenal per Walcott, ormai diventato un tabù per i difensori dello Slavia Praga.

L'Arsenal continua ad onorare l'impegno e non si ferma: un minuto dopo, grande assist di esterno destro di Adebayor per Fabregas, che si trova libero in area per una dormita collettiva della difesa e prova il tiro, fermato dal portiere che era andato incontro al catalano in uscita bassa.

Al 58' contropiede in velocità di Hleb, che parte dalla propria trequarti e porta il pallone in zona offensiva per appoggiarlo ad Adebayor, il quale si libera di Pudil col controllo e serve Walcott, decentrato sul versante destro dell'area di rigore, il quale di prima premia l'inserimento centrale di Fabregas, che stoppa di sinistro e calcia di destro battendo Vaniak per il 6-0 e per la sua doppietta personale.

A questo punto l'Arsenal fa entrare anche Gilberto Silva, Nicklas Bendtner e Thomas Rosicky ed alza il piede dall'acceleratore, continuando però a deliziare i propri tifosi con buone manovre e belle giocate.

Lo Slavia Praga cerca il gol della bandiera al 68' in transizione, Nel 7-0 con cui l'Arsenal ha demolito lo Slavia Praga c'è anche la firma di Cesc Fabregas, autore di due reti e migliore in campo con Belaid che allarga sulla destra per Krajcik, il cui destro in diagonale trova la buona respinta bassa di Almunia.

Al 72' sbavatura di Gallas che perde palla sul pressing dello Slavia Praga, la palla finisce a Vlcek che cerca il tiro, ma para bene Almunia.

Un minuto dopo, passaggio filtrante sul breve di Rosicky per Ebouè, l'ivoriano calcia verso il primo palo ma trova la deviazione del portiere.

All'81' si distende bene in velocità l'Arsenal, Fabregas arriva al cross basso verso Walcott che calcia di sinistro in corsa da posizione ravvicinata, ma trova il bel riflesso di Vaniak. La difesa dello Slavia non libera bene e la palla torna a Rosicky che appena dentro l'area prova un destro a giro verso l'angolo più lontano ma la palla finisce sull'incrocio dei pali.

All'89' Bendtner triangola con Ebouè, che gli ritorna una bella palla filtrante all'interno dell'area con un colpo di tacco: il danese supera l'uscita del portiere e appoggia in rete la palla del 7-0.

Su questo episodio si chiude una partita senza storia. La scena più bella però l'hanno mostrata i tifosi dello Slavia Praga, arrivati in buon numero all'Emirates Stadium e che dopo un viaggio non certo corto hanno visto la propria squadra perdere per 7-0 e nonostante ciò hanno avuto la forza di incitare i propri giocatori nei minuti finali di partita, con ogni tifoso che ha alzato al cielo la propria sciarpa intonando dei cori: scena bellissima e inusuale. I giocatori dello Slavia Praga lo hanno capito e a fine gara sono andati sotto l'ampio spicchio di tribuna che ospitava i tifosi cechi ad applaudire i propri sostenitori, che hanno dato prova di splendido fair-play. Lo Slavia Praga esce male sul piano del risultato, ma molto bene su quello puramente sportivo.

Con questo 7-0 l'Arsenal eguaglia la vittoria più larga nelle coppe europee della propria storia, un 7-0 in casa dello Standard Liegi in Coppa delle Coppe. Inoltre, i Gunners segnano il risultato con maggior scarto di reti della storia della Champions League (da quando si chiama così), eguagliando un 7-0 con cui la Juventus batté l'Olympiakos nel dicembre del 2003. L'Arsenal ha anche superato il proprio primato di reti segnate in una partita di Champions League (sempre da quando questa competizione si chiama così): il precedente risaliva a due 5-1 inflitti al Rosenborg e all'Inter a San Siro. Questi numeri interessano poco però ad Arsene Wenger, a cui interessa portare a casa dei trofei e non dei piccoli record che lasciano il tempo che trovano. Quello che va sottolineato è che i Gunners hanno ottenuto questa vittoria senza neanche forzare sul piano del ritmo, in una partita tenuta sempre a ritmi bassi. L'Arsenal adesso deve subito concentrarsi sul campionato, in quanto domenica andranno a fare visita al Liverpool in un incontro importantissimo e difficilissimo. Per quanto riguarda la Champions League, la qualificazione agli ottavi di finale è da tempo opzionata: il passaggio del turno matematico può arrivare già dal prossimo match, in caso di vittoria dei Gunners nel return match a Praga, oppure in caso di pareggio e di contemporanea vittoria del Siviglia a Bucarest.


Arsenal-Slavia Praga 7-0

Arsenal (4-4-2):
Almunia 6 – Sagna 6,5 Tourè 6 Gallas 6 Clichy 6,5 – Ebouè 6 Fabregas 7,5 Flamini 6 (62' Gilberto Silva 6) Hleb 7 (6' Rosicky 6) – Adebayor 6 (62' Bendtner 6,5) Walcott 7,5

In panchina: Lehmann, Diaby, Diarra, Eduardo
Manager: Wenger 6,5

Slavia Praga (4-5-1): Vaniak 5 – Krajcik 4,5 Suchy 5 Hubacek 5 Pudil 4,5 – Senkerik 5,5 Svec 5 Tavares 5,5 (62' Belaid 6) Kalivoda 5,5 (46' Jablonsky 4,5) Ivana 5 (56' Volesak 5,5) – Vlcek 5

In panchina: Vorel, Gaucho, Drizd'al, Sourek
Manager: Jarolim 5

Arbitro: Stefano Farina (Italia) 5,5

Gol: 5' Fabregas, 24' Hleb, 41' Walcott, 51' Hleb, 55' Walcott, 58' Fabregas, 89' Bendtner
Ammoniti: Flamini, Clichy, Hleb (A), Volesak (SP)


Vittoria facile anche per l'altra squadra inglese impegnata questa sera, il Manchester United che ha vinto in casa della Dinamo Kiev per 4-2. Ha sbloccato subito la partita Ferdinand, su punizione di Giggs, mentre pochi minuti dopo è stato Rooney ha raddoppiare facilmente su assist di Cristiano Ronaldo. Ha accorciato le distanze Rincon, ma lo United ha chiuso i conti con la doppietta di Cristiano Ronaldo, il secondo gol su calcio di rigore. Inutile nel finale la rete di Bangoura. Nell'altra partita del girone F, vittoria della Roma sullo Sporting Lisbona per 2-1 con reti di Juan e Vucinic per i padroni di casa e momentaneo pareggio dei portoghesi con Liedson. Anche i Red Devils vedono vicina la qualificazione, che potrebbe arrivare matematicamente nel prossimo turno, in caso di vittoria contro la Dinamo Kiev e se, contemporaneamente, lo Sporting Lisbona non riuscisse a battere la Roma. La qualificazione matematica può arrivare anche in caso di eventuale pareggio tra gli uomini di Sir Alex Ferguson e la squadra ucraina, se nell'altro match del girone la Roma andasse a vincere in casa dello Sporting Lisbona.


GIRONE F:

Risultati e calendario:

Prima giornata (19/09/2007)

Roma-Dinamo Kiev 2-0: 9' Perrotta, 70' Totti
Sporting Lisbona-Manchester United 0-1: 62' Cristiano Ronaldo

Seconda giornata (02/10/2007)

Dinamo Kiev-Sporting Lisbona 1-2: 15' Tonel (SL), 28' Vashchuk (DK), 38' Anderson Polga (SL)
Manchester United-Roma 1-0: 70' Rooney

Terza giornata (23/10/2007)

Dinamo Kiev-Manchester United 2-4: 10' Ferdinand (MU), 18' Rooney (MU), 33' Rincon (DK), 41' Cristiano Ronaldo (MU), 68' rigore Cristiano Ronaldo (MU), 78' Bangoura (DK)
Roma-Sporting Lisbona 2-1: 15' Juan (R), 18' Liedson (SL), 69' Vucinic (R)

Quarta giornata (07/11/2007)

Manchester United-Dinamo Kiev
Sporting Lisbona-Roma


Quinta giornata (27/11/2007)

Dinamo Kiev-Roma
Manchester United-Sporting Lisbona


Sesta giornata (12/12/2007)

Roma-Manchester United
Sporting Lisbona-Dinamo Kiev



Classifica:

Manchester United: 9
Roma: 6
Sporting Lisbona: 3
Dinamo Kiev: 0


GIRONE H

Risultati e calendario:

Prima giornata (19/09/2007)

Arsenal-Siviglia 3-0: 28' Fabregas, 59' Van Persie, 90' Eduardo
Slavia Praga-Steaua Bucarest 2-1: 14' Senkerik (SP), 33' Goian (SB), 63' Belaid (SP)

Seconda giornata (02/10/2007)

Siviglia-Slavia Praga 4-2: 9' Kanoutè (Si), 19' Pudil (SP), 27' Luis Fabiano (Si), 58' Escudè (Si), 69' Konè (Si), 91' Kalivoda (SP)
Steaua Bucarest-Arsenal 0-1: 76' Van Persie

Terza giornata (23/10/2007)

Arsenal-Slavia Praga 7-0: 5' Fabregas, 24' Hleb, 41' Walcott, 51' Hleb, 55' Walcott, 58' Fabregas, 89' Bendtner
Siviglia-Steaua Bucarest 2-1: 5' Kanoutè (Si), 18' Luis Fabiano (Si), 64' Petre (SB)

Quarta giornata (07/11/2007)

Slavia Praga-Arsenal
Steaua Bucarest-Siviglia


Quinta giornata (27/11/2007)

Siviglia-Arsenal
Steaua Bucarest-Slavia Praga


Sesta giornata (12/12/2007)

Arsenal-Steaua Bucarest
Slavia Praga-Siviglia


Classifica:

Arsenal: 9
Siviglia: 6
Slavia Praga: 3
Steaua Bucarest: 0

A cura di:
Silvio Di Fede

Se ti è piaciuto l'articolo puoi leggerne altri sul blog personale di Silvio di Fede qui: http://silviodifede.blogspot.com


Classifica

Squadra
Giocate
Punti
1
Manchester United
21
47
2
Liverpool
21
46
3
Chelsea
22
45
4
Aston Villa
22
44
5
Arsenal
22
41
6
Everton
21
35
7
Wigan Athletic
22
31
8
Hull City
22
27
9
Fulham
19
26
10
West Ham United
21
26
11
Manchester City
21
25
12
Bolton Wanderers
22
23
13
Newcastle United
22
23
14
Sunderland
22
23
15
Portsmouth
20
23
16
Blackburn Rovers
21
21
17
Middlesbrough
22
21
18
Stoke City
22
21
19
West Bromwich Albion
22
21
20
Tottenham Hotspur
21
20

Ultime 10 partite

Partita
Risultato
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