Nel nuovo Wembley torna finalmente la FA Cup, "esiliata" per 6 anni a Cardiff, e Mourinho si prende la rivincita sul rivale di sempre Sir Alex Ferguson conquistando il trofeo grazie a un gol nei supplementari di Drogba che consegna al suo manager l'unico alloro inglese che gli mancava.
Primo tempo molto combattuto ma non certo spettacolare, con il Chelsea che gioca di più ma conclude solo con Lampard che si costruisce un paio di opportunità a cavallo della mezzora ma trova sempre attento Van Der Sar.
Nella ripresa cresce molto Wayne Rooney che impegna subito Cech con un gran destro da fuori e poi si esibisce in due sgroppate fantastiche che mettono in crisi la difesa di Mourinho. Dall'altra parte, però, attenzione a Drogba che prova la conclusione da fermo da posizione defilata e tocca il palo esterno.
La battaglia di Wembley arriva al 90' senza gol e Bennett dà quindi il via ai supplementari. Verso la fine del primo quarto d'ora extra entrambe le squadre si rendono pericolosissime: prima è Giggs a mancare clamorosamente il tap-in in scivolata sul cross teso di Rooney, mentre dall'altra parte Drogba scuote di testa l'esterno della rete sul cross di Robben deviato da Heinze.
La partita va verso i rigori, ma proprio quando sembra che i penalty siano inevitabili, la giocata confezionata da due fuoriclasse decide il match: triangolo volante tra Drogba e Lampard con il bomber ivoriano che scavalca Van Der Sar con un morbido pallonetto e firma il gol decisivo.
Vince il Chelsea, il Chelsea che aveva chiuso il vecchio Wembley nel 2000 con la Coppa in mano, il Chelsea che apre il nuovo Wembley 7 anni dopo con lo stesso trofeo, il sesto dell'era Mourinho, il secondo in un'annata che qualcuno continua a ritenere inspiegabilmente negativa.