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Arsenal-Manchester United: basta il nome!

07/11/2008

All’Emirates Stadium va in scena una classica del calcio inglese, il match sicuramente più caldo degli ultimi due decenni per la zona di vertice del calcio inglese, visto che sono anche le due squadre più vincenti della Premier League, da quando la lega ha assunto questo nome. Rivalità, storia e ricordi di grandi partite vengono sempre in mente quando due squadre del genere si trovano di fronte, ma quest’anno c’è molto di diverso, perché la sensazione è quella di assistere ad un big match solo nominalmente, perché l’Arsenal sta un po’ mollando la corda e lasciando il passo alle altre grandi del calcio inglese, in un periodo di vera e propria crisi. I Gunners avevano iniziato la stagione in modo altalenante, ma nell’ultima settimana e mezza hanno perso persino l’alternanza e hanno trovato continuità di risultati negativi, soprattutto dopo lo scioccante 4-4 del derby interno contro il Tottenham che sembra aver rotto qualcosa nell’ambiente, nello spogliatoio e anche nel rapporto tra Wenger e l’Arsenal, tanto che in questi ultimi giorni non sono stati pochi gli atteggiamenti piuttosto stizziti e a tratti pure dimessi, quasi come se si fosse imboccato un tunnel senza uscita: qualora le cose non dovessero cambiare in fretta, si potrebbe anche pensare che quelle due reti di Jenas e Lennon abbiano inciso la parola fine ad un’era importante per la storia dei Gunners. Il Manchester United di questi problemi non ne ha e dopo una partenza lenta è tornato a fare punti su punti, approdando adesso a -5 rispetto alla coppia di testa formata da Chelsea e Liverpool, avendo però giocato una partita in meno rispetto alle altre. Sir Alex Ferguson s’è potuto permettere di far riposare diversi titolari nella trasferta di Champions League di mercoledì scorso, ma vuole una risposta forte da parte dei suoi giocatori, che nelle ultime partite hanno dimostrato qualche sorprendente limite di concentrazione, fallendo i secondi tempi dei match contro Everton, West Ham e Hull City (quest’ultime partite comunque portate a casa con una vittoria), mentre in casa del Celtic il Manchester United ha giocato molto male il primo tempo per poi reagire e arrivare al pareggio. Ferguson cerca la sua 15esima vittoria contro Wenger e negli ultimi tempi la tradizione è decisamente favorevole al Manchester United, visto che l’Arsenal ha vinto soltanto 2 degli ultimi 12 scontri diretti, peraltro tutti e due nella stessa stagione, quella 2006/07, con i Gunners che si imposero ad Old Trafford con una rete di Adebayor e poi si imposero anche al ritorno, ribaltando nel finale la rete di Cristiano Ronaldo grazie a Van Persie e ad un colpo di testa stupendo di Thierry Henry in pieno recupero, per quello che fu l’ultimo gol del francese davanti ai propri tifosi (poi ci fu anche il gol in casa del Middlesbrough) prima del suo passaggio al Barcellona, un passaggio ancora rimpianto dai tifosi dei Gunners anche perché il suo sostituto predestinato, ovvero Robin Van Persie, non solo calcisticamente è molto lontano dal fenomeno francese, ma è anche molto meno intelligente, tanto che in un periodo molto difficile per l’attacco della squadra con l’assenza di Adebayor per tre settimane (problema alla caviglia) ha pensato bene di farsi espellere in modo assurdo nell’ultimo match contro lo Stoke City, guadagnandosi tre giornate di squalifica. In attacco gli unici disponibili sono allora Bendtner e Vela, mentre Wenger prova a recuperare almeno Walcott a centrocampo per poi puntare ad un 4-4-1-1 con Diaby alle spalle di Bendtner. In porta tornerà Almunia (non una bella notizia per l’Arsenal), mentre in difesa stanno tutti più o meno male: l’ex di giornata Silvestre s’è rotto il naso mercoledì scorso per un intervento folle di Semih Senturk e la sua presenza è in dubbio, mentre Wenger potrebbe forzare i rientri di Gallas e Sagna. Il Manchester United dovrebbe scendere in campo al massimo della propria forza, con il solo Scholes come assente di rilievo: Berbatov, Rooney ed Evra erano stati lasciati in panchina nel match contro il Celtic ma partiranno tutti e tre da titolari, in un 4-4-2 che dovrebbe vedere Park Ji-Sung e Cristiano Ronaldo come esterni. Qualche dubbio in mediana, dove alla fine i prescelti dovrebbero essere Fletcher e Anderson, mentre nel ruolo di terzino destro tornerà il capitano Gary Neville, anche per l’assenza di Wes Brown.

Arsenal (4-4-1-1): Almunia; Sagna, Tourè, Gallas, Clichy; Walcott, Fabregas, Denilson, Nasri; Diaby; Bendtner

Manchester United (4-4-2): Van der Sar; Neville, Ferdinand, Vidic, Evra; Park Ji-Sung, Fletcher, Anderson, Cristiano Ronaldo; Berbatov, Rooney

A cura di:
Silvio Di Fede

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Classifica

Squadra
Giocate
Punti
1
Manchester United
21
47
2
Liverpool
21
46
3
Chelsea
22
45
4
Aston Villa
22
44
5
Arsenal
22
41
6
Everton
21
35
7
Wigan Athletic
22
31
8
Hull City
22
27
9
Fulham
19
26
10
West Ham United
21
26
11
Manchester City
21
25
12
Bolton Wanderers
22
23
13
Newcastle United
22
23
14
Sunderland
22
23
15
Portsmouth
20
23
16
Blackburn Rovers
21
21
17
Middlesbrough
22
21
18
Stoke City
22
21
19
West Bromwich Albion
22
21
20
Tottenham Hotspur
21
20

Ultime 10 partite

Partita
Risultato
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