Cristiano batte la storia, come lui solo Ronaldo (l’altro). Il 7 portoghese ha completato ieri sera un’impresa destinata a rimanere per decenni nel libro dei record. Sorpassando l’ultimo invalicabile ostacolo, dove si erano fermati in precedenza mostri sacri della storia del football, da Baggio a Platini, da Zidane a Van Basten, passando per Ronaldinho. Con il plebiscito di Zurigo, Cristiano Ronaldo è riuscito a conquistare nella stessa annata Scarpa d’Oro, Pallone d’Oro e Fifa World Player. Contando le 53 edizioni del trofeo di France Football, le 18 di quello Fifa, e le 41 del premio al miglior cannoniere (comprese cinque edizioni ufficiose), solo un giocatore aveva completato l’impossibile missione di mettere d’accordo sul suo nome i giornalisti, i giocatori, gli allenatori e i numeri. Una missione che sembrava ineguagliabile.

VOTI NON GOL - La fatica titanica è fare combaciare preferenze e classifiche, i voti con i numeri incontrovertibili. Perché Fifa World Player e Pallone d’Oro sono l’espressione di un’opinione, mentre la Scarpa d’Oro si vince solo con il numero dei gol, e la gara è con bomber di tutti i campionati. Da quando è stato istituito nel 1991, il vincitore del premio Fifa, assegnato da capitani e allenatori di tutte le nazionali affiliate, è risultato lo stesso del Pallone d’Oro ben 11 volte su 18 (sarebbero 12, se Romario nel 94 avesse potuto contare sulle nuove regole di France Football). Negli ultimi anni la corrispondenza tra i due premi è pressoché perfetta, con Cristiano siamo a quattro identici vincitori consecutivi, mai successo prima.

IL CODINO E VAN BASTEN - Eppure, chi è riuscito nell’impresa di vincere entrambe le votazioni quasi sempre non si è mai neppure avvicinato a completare il Grande Slam. Lontanissimi Kakà l’anno scorso, Ronaldinho nel 2005 e ovviamente Cannavaro nel 2006. Ma anche Weah nel ’95 (solo 7 gol in campionato!), Ronaldo nel 2002, e Zidane nel ’98, per non parlare di Rivaldo l’anno dopo. Due nomi assoluti nella storia del calcio si sono fermati a un passo dall’impresa: Robi Baggio nel ’92 e Marco Van Basten la stagione seguente. Ufficialmente la Scarpa d’Oro era sospesa; ma fosse stata assegnata con l’attuale regolamento per coefficiente, entrambi sarebbero stati beffati da Ally McCoist, il Beppe Signori di Scozia. Van Basten addirittura per un solo punto.

IL NANO E IL FENOMENO - Il conteggio del Fifa World Player parte solo dal 1991, gli altri due trofei dagli anni Cinquanta e Sessanta. Nelle 23 edizioni parallele, solo un giocatore è riuscito ad acchiappare tutto in un anno: Gerd Muller nel 1970, il bomber più sgraziato della storia del calcio, eppure il più implacabile. Prima e dopo di lui, una messe di attaccanti minori, a eccezione di Eusebio, che mai nemmeno si sono avvicinati al trofeo di France Football. Dunque Cristiano Ronaldo sul trono della storia. Accanto a lui solo un altro nome. Perché il Grande Slam una volta è riuscito: il Ronaldo brasiliano, quello unico dell’annata ’97, a cavallo tra Barcellona e Inter. Che spaccò la classifica cannonieri di Spagna e d’Europa; che umiliò Mijatovic nella corsa al Pallone d’Oro; che completò l’opera nel Fifa World Player, infliggendo in proporzione il distacco più ampio della storia del premio a Roberto Carlos. L’unica barriera nell’annata straordinaria di CR7, è proprio nel confronto del divario con il secondo tra le sue vittorie e quelle di Ronaldo. L’unico a superarlo nei plebisciti delle votazioni. Eppure, bisogna ricordarsi che Ronaldo è un centravanti puro. Mentre Cristiano, per quanto si possa essere abituati alle sue medie, rimane pur sempre un numero 7: aver aggiunto anche il trofeo per il cannoniere lo rende straordinario.

CANNAVARO VS LIPPI. PEGGIO DOMENECH - Tra i voti del Fifa World Player, la stagione straordinaria del portoghese è stata molto più apprezzata dai capitani che non dagli allenatori, impressionati più da Leo Messi. Cristiano è risultato primo per 70 capitani; Messi il migliore per 28. Molto più livellato il voto tra gli allenatori:portoghese primo 61 volte; argentino primo 46. L’Italia è l’esempio perfetto. Cannavaro ha dato il primo posto a Cristiano Ronaldo, dando spazio allo spirito di squadra per il secondo posto con Casillas e mettendo Ibrahimovic al terzo. Completamente diversa la votazione di Lippi: primo Lionel, poi Cristiano e Torres. Davvero inusuale una differenza simile tra capitano e allenatore di una delle nazionali maggiori. Esempi simili si trovano quasi esclusivamente nelle votazioni dei paesi minori, come Antigua e Taipei. Con un eccezione, Raymond Domenech (e ti pareva). Il suo Vieira vota Ronaldo, Messi e Casillas. Per lui nessuno dei tre addirittura merita il podio! Prescelti Eto’o, Drogba e Arshavin. Molto strano, perché ad esempio Drogba, che pure è il tredicesimo più votato, raccoglie voti quasi esclusivamente dall’Africa o da isolotti.

PIZZA PAGATA A KABUL E A CHIVU - Ancora una volta l’onor patrio lo salva Buffon. Unico italiano tra i 23 giocatori votati (si può di base scegliere chiunque eccetto un giocatore appartenente alla stessa federazione), penultimo con 8 voti, davanti solo a Deco con un misero punticino. Solo nel ’98 l’Italia aveva fatto peggio, con nessun rappresentante tra gli unici dieci allora in classifica. Gigi è risultato primo solo per l’allenatore del Togo, in aggiunta al terzo posto del capitano dell’Afghanistan, di Cristian Chivu, e del portacolori delle Isole Vergini, dove ci vogliono particolarmente bene, visto che già l’anno scorso furono tra i pochissimi a votare Cannavaro migliore in assoluto.

ZLATAN CHI? - Lo spirito di squadra è in generale molto diffuso. Mascherano vota per Torres e Gerrard; Hleb per Messi; Berbatov per Cristiano; Hyypia per Torres; Kaladze per Kakà; Ballack per Terry; Cannavaro per Casillas e Marquez per Messi. Beh, allora fa un pochino sorridere quello che succede a Ibrahimovic. Finisce sedicesimo in classifica, e ci può anche stare, visti gli anonimi risultati in campo internazionale. Eppure, nonostante l’Inter conti su ben tre capitani – Stankovic, Vieira e Chivu – tra loro non raccoglie nemmeno un punticino. E niente neanche dal suo ex allenatore Fabio Capello, a differenza del Trap che lo vota secondo. Ha di che consolarsi però Zlatan: per Maradona, al mondo dopo Cristiano c’è lui. Sarà solo un voto, ma di sicuro che per lo svedese conta parecchio…