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Tevez sconfigge un ottimo Stoke City e regala al Manchester United tre punti non del tutto meritati

27/12/2008
Premier League
Diciannovesima Giornata di Premier League
Stoke City - Manchester United
0-1
 
I Potters riescono a mandare il film della partita secondo i loro dettami preferiti ma vengono penalizzati dalla giusta espulsione di Wilkinson e cedono nel finale, scivolando anche in zona retrocessione

Passare dalle passeggiate giapponesi per il Mondiale per Club alla bolgia del Britannia Stadium e contro una squadra spigolosa e molto forte sul piano fisico non è certo la cosa più semplice e se l’è accorto anche il Manchester United, autore di una prova non certo brillante ma che soltanto nel finale riescono a fare valere l’evidente differenza di tasso tecnico, negando allo Stoke City un risultato di prestigio che sarebbe stato anche pienamente meritato, visto che i Potters avevano giocato anche meglio dei più quotati avversari. La squadra di Tony Pulis non è amata da molti puristi del calcio anche per una certa rozzità, ma soprattutto tra le mura amiche riesce ad esprimere un gioco inglese un po’ all’antica, non badando alle mezze misure e affidandosi ad una grande aggressività fisica, giocando sempre a ritmi folli e bombardando le difese avversarie di palloni aerei di ogni tipo. Nonostante la classe e la tecnica sia decisamente inferiore a quella del Manchester United, lo Stoke City ha avuto il merito di aver fatto partita pari, riuscendo anche ad ottenere momenti di dominio nel corso del secondo tempo, deciso però dalla sciocchezza di Wilkinson, che s’è fatto espellere in modo a dir poco evitare dopo essersi provocato per diversi minuti con Cristiano Ronaldo, autore di una prova a dir poco inguardabile, totalmente soprafatto dalla fisicità degli avversari. Nonostante l’inferiorità numerica i Potters hanno continuato a tenere, fino a subire la rete decisiva di Carlos Tevez in un’azione abbastanza sporca, una rete che regala al Manchester United tre punti fondamentali per tenere il passo della coppia di vertice, sempre ricordando che i Red Devils hanno due partite da recuperare e tutta la possibilità di entrare davvero in scia con Liverpool e Chelsea. Va però cambiata qualcosina nell’atteggiamento dei Red Devils, che per poco non perdevano punti importanti per la differente determinazione tra le due squadre. Non è invece un Boxing Day felicissimo per gli orgogliosi e arcigni Potters, che con i risultati del pomeriggio sono scivolati al terzultimo posto in classifica e in zona retrocessione, piazzamento che gli uomini di Pulis non meritano per quanto mostrato fin qui ma che arriva soprattutto per un rendimento esterno non all’altezza di quello interno, visto che in qualche modo lontano dal Britannia Stadium questa squadra sembra spesso più spenta e meno efficace sul piano fisico, una situazione nella quale si nota una certa scarsità sul piano tecnico di diversi giocatori: un maggiore equilibrio anche nelle prestazioni esterne potrebbe essere determinante nella lotta per la salvezza degli energumeni di Tony Pulis.

Lo Stoke City scende in campo con il classico 4-4-2, avanzando il possente Cresswell in attacco per affiancare Fuller, con Pugh a trovare spazio sulla sinistra e Whelan confermato in mediana, dove è assenza Salif Diao. Altro assente importante è Andy Griffin, sostituito da Wilkinson nel ruolo di terzino destro, con Shawcross che quindi torna a fare il difensore centrale. Tante novità anche per il Manchester United, che un po’ a sorpresa contro una squadra così probante sul piano fisico si affida ai vecchietti Neville, Scholes e Giggs, mentre in attacco Tevez è preferito a Dimitar Berbatov, ancora non del tutto ristabilito dall’infortunio che lo ha colpito in Giappone. Assente dell’ultima ora è invece Rio Ferdinand, che si fa male nel riscaldamento e dovrà stare out per una decina di giorni, con Jonathan Evans a sostituirlo al centro della difesa.

Evans entra in campo probabilmente a freddo e senza la giusta concentrazione, perché finisce per soffrire per tutto il primo tempo, anche perché non aiutato dal suo impatto nella partita: al 1’ minuto, infatti, Cresswell svirgola malamente un tiro da fuori, la palla finisce dentro l’area dove Evans si addormenta e lascia intervenire Fuller, il quale però non trova la giusta coordinazione per sfruttare al meglio la grande occasione e manda alto.

Lo Stoke City lascia il gioco in mano al Manchester United, tiene in fase di non possesso la linea dei centrocampisti molto chiusa nella propria trequarti per non lasciare spazi agli avversari per poi tentare le solite scorribande in ripartenza, scorribande che sono davvero nel dna della squadra di Pulis, favorite anche da una certa sensazione di insicurezza date dalla difesa del Manchester United, con Evans in stato di confusione ma anche con Vidic e O’Shea non del tutto precisi: Fuller lo capisce e attacca continuamente la difesa avversaria, creando continue situazioni pericolosi con le sue galoppate palla al piede. Il Manchester United fa tanto possesso, ma alla fin fine in tutto il primo tempo non si ricorda una chiara occasione creata dagli uomini di Ferguson: giocare contro lo Stoke City è davvero molto difficile e questo gioco puramente fisico e molto aggressivo innervosisce lo United, un po’ come era già successo su questo campo all’Arsenal, ma è chiaro che in un calcio come quello inglese squadre come lo Stoke City sono anche da ammirare per la determinazione che ci mettono in campo, anche per limare i difetti tecnici. Il match ha i toni agonistici elevatissimi e lo Stoke City del primo tempo è davvero ottimo, tanto che Rooney e Tevez non riescono mai a trovare spazi centralmente, chiusi bene da Shawcross e soprattutto dal dominante Abdoulaye Faye, che degli “energumeni” di Pulis è quello che spicca maggiormente per come riesce ad uscire da situazioni complicate con la palla al piede grazie alla sua grande muscolarità. Benissimo anche Higginbotham, che non si fa mai saltare da Cristiano Ronaldo, sempre ben aiutato dai raddoppi dei compagni: il portoghese non si vede mai.

Il Manchester United decide di svegliarsi in avvio di ripresa e comincia a premere forte: un lancio per Neville manda fuori causa Abdoulaye Faye, il cross basso del capitano dei Red Devils crea una carambola in area, Tevez ci mette il piede per deviare verso la porta ma non trova precisione e manda largo.

Al 57’ Tevez combatte benissimo e in scivolata su Amdy Faye riesce a far scorrere palla a Scholes, che va alla conclusione dal limite con bella traiettoria bassa e ci vuole un grande intervento di Sorensen dopo il rimbalzo del pallone per respingere.

Lo Stoke City però non solo non sta a guardare, ma a questo punto inizia anche una buona fase di dominio, spingendo benissimo in avanti con il solito bombardamento aereo e creando tante iniziative interessanti: al 58’ il torello Fuller mostra straordinaria compattezza fisica, resistendo al contrasto fisico con Scholes per poi puntare la difesa e calciare dal limite, ci vuole una grande parata di Van der Sar per respingere in fallo laterale.

Sulla successiva rimessa laterale Rory Delap dimostra di esser guarito completamente dal problema alla spalla e manda il pallone lunghissimo verso l’ultimo uomo dello Stoke City nella mischia in area, l’ultimo uomo è Pugh che incorna bene e manda il pallone alto di pochissimo.

La partita è accesissima, ha un’intensità enorme ed è combattutissima sul piano fisico, un mix che unito alla splendida atmosfera del Britannia Stadium rende il match davvero bellissimo. Ferguson vuole la vittoria e al 64’ toglie O’Shea per inserire Berbatov, che va a fare il centravanti con Rooney a scalare sulla destra, Cristiano Ronaldo a portarsi sulla sinistra e Giggs ad arretrare a fare addirittura il terzino sinistro, con evidenti compiti offensivi.

Al 69’ il fantasma di Cristiano Ronaldo riappare e lo fa per una brutta reazione su Wilkinson dopo un tackle portato dal terzino: la follia del portoghese poteva (e forse doveva) esser punita con il rosso diretto, ma Foy lascia correre senza estrarre cartellini.

Alla fine, al 72’ a pagare le provocazioni di Cristiano Ronaldo è Wilkinson, che interviene in maniera terribile sul portoghese, stavolta Foy si ricorda dei cartellini ed estrae giustamente il secondo giallo, lasciando lo Stoke City in 10 uomini: la partita cambia e finisce il dominio dello Stoke City, ma sarebbe potuta variare in maniera opposta se tre minuti prima l’arbitro avesse preso la decisione giusta, ma evidentemente Foy non ne ha avuto il coraggio. Pulis corre ai ripari togliendo Delap per inserire Andrew Davies, alla sua prima presenza in maglia Stoke City e che va a fare il terzino destro, con Cresswell a scalare come esterno destro di centrocampo.

Il ritmo si abbassa leggermente e il Manchester United torna in possesso del gioco e spinge alla ricerca della vittoria, ma si sbilancia molto e rischia ancora molto sulle ripartenze del fantastico Fuller e di Cresswell.

La resistenza dello Stoke City si spezza all’83’, quando lo United trova in qualche modo il gol: palla bassa messa in mezzo da Neville, Berbatov riesce ad anticipare Shawcross ma calcia male, sulla traiettoria si avventa con grande fiuto del gol Tevez che di testa da distanza ravvicinata incorna, trovando il fondamentale quanto fortunoso gol dello 0-1. Importantissima la rete dell’argentino, che già l’anno scorso s’era specializzato in gol chiave realizzati nei minuti finali, vedi soprattutto il pareggio di Ewood Park contro il Blackburn.

Il gol taglia le gambe allo Stoke City che in 10 uomini non ha più la forza per pressare e, per una volta facilmente, il Manchester United riesce a far scorrere la partita fino al fischio finale dell’arbitro, portando a casa una vittoria faticosissima e probabilmente non meritata, ma davvero molto importante per rimanere in scia delle prime due in classifica. C’è però qualcosa da migliorare sul piano della determinazione in vista del match interno di lunedì prossimo, che vedrà i Red Devils affrontare il Middlesbrough.

Lo Stoke City perde e scivola ad un terzultimo posto non del tutto meritato, perché la squadra di Pulis meriterebbe premi migliori al termine di prestazioni di questo tipo. Adesso i Potters hanno alle porte un match chiave ad Upton Park, contro un West Ham che non sta rendendo bene sul proprio terreno di gioco.

Stoke City (4-4-2): Sorensen 6,5 – Wilkinson 5 Shawcross 6,5 Abdoulaye Faye 7 Higginbotham 6,5 – Delap 6,5 (74’ Davies sv) Whelan 6 Amdy Faye 6,5 (90’ Olofinjana sv) Pugh 6 – Cresswell 6 (90’ Pericard sv) Fuller 7

In panchina: Simonsen, Lawrence, Tonge, Sonko
Manager: Tony Pulis 6,5

Manchester United (4-4-2): Van der Sar 6,5 – Neville 6 Vidic 5,5 Evans 5 O’Shea 5 (64’ Berbatov 6) – Cristiano Ronaldo 1 Fletcher 5 Scholes 5,5 (92’ Carrick sv) Giggs 6 – Rooney 5 Tevez 6

In panchina
: Kuszczak, Park Ji-Sung, Welbeck, Rafael Da Silva, Gibson
Manager: Alex Ferguson 5,5

Arbitro: Chris Foy 5

Gol: 83’ Tevez
Ammoniti: Cresswell, Wilkinson, Fuller, Whelan (SC), Evans, Neville (MU)
Espulso: 72’ Wilkinson (SC)

A cura di:
Silvio Di Fede

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Classifica

Squadra
Giocate
Punti
1
Manchester United
21
47
2
Liverpool
21
46
3
Chelsea
22
45
4
Aston Villa
22
44
5
Arsenal
22
41
6
Everton
21
35
7
Wigan Athletic
22
31
8
Hull City
22
27
9
Fulham
19
26
10
West Ham United
21
26
11
Manchester City
21
25
12
Bolton Wanderers
22
23
13
Newcastle United
22
23
14
Sunderland
22
23
15
Portsmouth
20
23
16
Blackburn Rovers
21
21
17
Middlesbrough
22
21
18
Stoke City
22
21
19
West Bromwich Albion
22
21
20
Tottenham Hotspur
21
20

Ultime 10 partite

Partita
Risultato
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