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Il Manchester United sta risalendo e torna a far paura

04/10/2008
Premier League
Settima Giornata di Premier League
Blackburn Rovers - Manchester United
0-2
 
I Red Devils dominano nettamente in casa del Blackburn, grazie anche ad uno splendido Wayne Rooney

Il minuto chiave ad Ewood Park è il numero 30: appare subito strano che il portiere gallese (che già ha indossato un paio di volte la maglia della Nazionale) Jason Brown possa passare nel giro di pochi secondi da una parata splendida in corsa su Ryan Giggs ad un’uscita a vuota e decisamente scriteriata che regala al quasi omonimo Wes Brown la rete del vantaggio per il Manchester United e infatti dietro c’è qualcosa. Troppo goffa e troppo brutta sembrava l’uscita del 26enne e infatti c’è qualcosa dietro, ovvero un braccio di Nemanja Vidic che impedisce al gallese l’esecuzione migliore del gesto tecnico e di fatto l’errore grave lo commette Bennett a convalidare la rete che sblocca il match. Da quel momento, però, il Manchester United consolida e giustifica pienamente il vantaggio con un dominio senza appello per il Blackburn, fatto di una circolazione di palla di livello stellare, come infatti si ci aspetta da una squadra con una rosa di questo tipo, ma vedere giocare così una squadra è un vero piacere per gli occhi: su tutti spicca l’inarrestabile Wayne Rooney, che ancora una volta è costretto a partire largo (prima a destra e poi a sinistra) ma che regala alla propria squadra un movimento continuo e poi si esprime sempre in tagli puntuali, ricordandosi che sarebbe pur sempre un ottimo attaccante: volontà, sacrificio e classe nella finalizzazione per la rete del definitivo 0-2 rendono straordinaria la prova del quasi 23enne, simbolo di un Manchester United in netta crescita e in continua risalita in classifica, dove come l’anno scorso s’era un po’ staccato rispetto alle prime posizioni nelle primissime giornate ma dove sta riprendendo quota e punti, considerando soprattutto che i Red Devils hanno anche una partita da recuperare. Il Blackburn invece ha provato a giocare le sue solite carte, quelle dell’aggressività e del ritmo, ma poi è finito a girare a vuoto, soffrendo un divario tecnico decisamente evidente: Paul Ince non può nulla per fermare il suo ex tecnico Ferguson ma i Rovers non devono dimenticare che stavano comunque attraversando un buon momento e devono pensare alle prossime partite, visto che in pochissime squadre avrebbero saputo contenere il Manchester United visto ad Ewood Park.

Dopo aver flirtato più volte con il 4-2-3-1 il Blackburn torna al classico 4-4-2, che vede Derbyshire tornare a fare la seconda punta al fianco di Santa Cruz, Pedersen tornare titolare sulla fascia sinistra e Stephen Warnock continuare a giocare in questo nuovo ruolo di mediano, dove Ince intende sfruttarne la mobilità anche in fase di filtro, lasciando il ruolo di terzino sinistro ad un elemento in crescita come Martin Olsson. Il Manchester United risponde invece con una delle mille soluzioni a cui può attingere Ferguson, ovvero un 4-2-3-1 che vede Ryan Giggs in posizione avanzata e in appoggio a Berbatov (ormai vedremo sempre il gallese in posizione centrale in questo finale di carriera), con Cristiano Ronaldo a partire sulla sinistra e il recuperato Wayne Rooney sulla destra.

Il Blackburn gioca con grande aggressività a centrocampo, perché non vuol fare giocare con calma le stelle avversarie e mette grande pressione, costringendo gli avversari a giocare rapidamente il pallone e magari non con grande velocità: questa pressione è portata soprattutto su Dimitar Berbatov, che tra tutti i giocatori del Manchester United è quello ancora un po’ meno rapido nell’esecuzione della giocata, per un Blackburn che riesce a tenere campo ma che in questo modo spende tante energie.

La prima occasione è proprio per i padroni di casa al 15’: Ooijer avanza sulla destra e poi serve un pallone lungo in diagonale verso l’area di rigore, Santa Cruz prende alle spalle Vidic nel movimento e va alla conclusione incrociata bassa e molto insidiosa, che costringe Van der Sar ad una grande parata, con il portiere olandese che appare soprattutto molto pronto a distendersi a terra per effettuare un ottimo intervento.

Il Manchester United comincia a prender quota e ad aprire la difesa avversaria al 20’: molto bravo Cristiano Ronaldo sul centro-sinistra a servire subito il solito inserimento di Fletcher, che punta intelligentemente lo spazio vuoto lasciato da Samba e riceve palla in area per incrociare il sinistro rasoterra a tu per tu con Jason Brown ma la conclusione termina fuori di poco.

La partita cresce di intensità, con il Blackburn che è molto aggressivo in fase difensiva ma ogni tanto deve lasciare qualche spazio ai Red Devils, che inizialmente fanno fatica a trovare i giusti meccanismi offensivi, ma che sanno sempre come rendersi pericolosi, in particolare sulla sinistra dove Ooijer teme moltissimo Cristiano Ronaldo e temporeggia molto su di lui, finendo per liberare grossi spazi per le sovrapposizioni di Evra.

Al 30’ grande occasione per i Red Devils, con Olsson che buca su un passaggio in lungo linea sulla destra, ne approfitta Berbatov che riceve palla e si inserisce sul versante destro dell’area di rigore, cross basso verso il centro che è troppo potente per permettere a Rooney la giusta esecuzione del tiro e l’inglese infatti buca la conclusione, il pallone però è ripreso sulla sinistra dell’area di rigore da Giggs che calcia con grandissima potenza ed è molto bravo Jason Brown a mandare il pallone in corner, anche perché si trovava in corsa per andare a coprire l’altro lato della porta.

Il corner è battuto corto per Rooney che crossa da sinistra verso il secondo palo, Jason Brown subisce un blocco verso e proprio da parte di Vidic e ne approfitta Wes Brown che svetta nel mucchio e incorna nell’angolo vicino, con Olsson che sulla linea si addormenta e non evita la rete dello 0-1. E’ però molto evidente il braccio di Vidic che tiene giù il portiere avversario, che per giunta secondo regolamento in area piccola non dovrebbe essere nemmeno toccato e il gol è decisamente irregolare.

Il Manchester United ha ancora fame e continua a spingere al 35’, recuperando un buon pallone e partendo subito in transizione con Berbatov che premia il taglio di Rooney con una precisa verticalizzazione, l’attaccante inglese si trova a tu per tu con Jason Brown che però è bravissimo nel coprire la porta e a salvarsi. Il finale di primo tempo però è un vero dominio dello United, che nasconde palla ai Rovers con una grandissima circolazione della stessa.

Oltretutto, il secondo tempo del Blackburn inizia molto male perché al 50’ si fa male Santa Cruz ed entra Jason Roberts, che sarà meno attivo del solito dal suo ingresso in campo, segno che forse non è in piena condizione fisica e per questo motivo Ince non lo sta schierando titolare in queste ultime settimane. Il Blackburn ha enorme difficoltà ad arginare il possesso palla del Manchester United, che conta su un Giggs molto lucido in appoggio alla manovra, mostrando grande visione di gioco con le sue continue aperture verso gli esterni appena si apre un minimo spazio: l’impressione è che il gallese farà ancora benissimo in posizione centrale perché è davvero molto intelligente nel giocar palla. Ince prova a cambiare modulo, stringendo in posizione più interna Emerton e allargando Derbyshire sulla destra in un 4-1-4-1 che vede Tugay davanti alla difesa, ma non serve a molto perché i Rovers non mettono mai in difficoltà il Manchester United.

A furia di macinare gioco, i Red Devils trovano il raddoppio al 64’: Cristiano Ronaldo prende il tempo in velocità e in modo eccellente ad Olsson e poi guarda dentro per Rooney, che col movimento riesce a staccarsi dal marcatore e poi gira splendidamente di interno destro sul cross basso del compagno, mandando il pallone sotto la traversa nell’angolo opposto per la rete dello 0-2. Grandissima finalizzazione di Rooney, che realizza la sua terza rete nelle ultime tre partite ufficiali: e pensare che qualcuno lo voleva in crisi poco più di una settimana fa per il suo digiuno di gol, dimenticandosi tutto il lavoro splendido che svolge anche con grande sacrificio.

Al 66’ Ferguson toglie l’ottimo Giggs e inserisce Tevez, che fa la seconda punta vera nel nuovo 4-4-2.

L’argentino ha grande impatto col match e il Manchester United continua a dominare: al 72’ gran sventagliata di Tevez che permette lo scatto profondo del solito Rooney, che solo davanti al portiere lo riesce a scavalcare con un ottimo pallonetto che scende però appena dopo la traversa, rimanendo sull’esterno della rete.

Al 75’ Nelsen respinge a braccio larghissimo un colpo di testa di Tevez, per un rigore non concesso da Bennett.

Ancora Tevez all’80’ è molto bravo nel suggerimento in profondità e stavolta con un pallone basso per il taglio di Cristiano Ronaldo, che incrocia con il destro ma è impreciso nella conclusione, non la prima volta in questo match: il portoghese non è ancora incisivo sotto porta come l’anno scorso, nonostante spesso sia eccessivamente egoista.

I Red Devils meriterebbero il terzo gol e vanno vicinissimi a realizzarlo all’86’: altro buco di Olsson su un servizio in lungo linea sulla fascia, che evidentemente non riesce a leggere con lucidità, ne approfitta Cristiano Ronaldo che va sul fondo e poi rientra, per una volta non è egoista e serve il rimorchio di Tevez, che calcia benissimo sul primo palo prendendo in controtempo Jason Brown ma proprio il palo gli nega un gol che meriterebbe per l’impatto avuto nel match.

Il Manchester United fa spettacolo e porta a casa con pieno merito i tre punti, dando un segnale evidente alle avversarie, un segnale di piena crescita che presto potrebbe trovare risposta anche in classifica: i Red Devils stanno inserendo sempre meglio nel proprio gioco anche Berbatov e sono in piena fiducia, come proveranno a mostrare anche nel prossimo match, quello interno contro una squadra in un buon momento di forma come il West Bromwich.

Il Blackburn invece non riesce a nascondere il divario tecnico e la differenza tra la squadra dal budget più basso della Premier League (stando ai dati usciti nel corso del mercato estivo) e quella campione d’Europa s’è vista tutta sul terreno dell’Ewood Park: i Rovers proveranno a riprendersi nella prossima giornata, in una trasferta decisamente più alla portata come quella contro il Bolton.


Blackburn-Manchester United 0-2

Blackburn (4-4-2): Jason Brown 7 – Ooijer 5 Samba 5 Nelsen 5,5 Olsson 5 – Emerton 5,5 Tugay 4,5 (68’ Andrews 5) Warnock 6 Pedersen 5 (58’ Treacy 6) – Santa Cruz 6 (50’ Roberts 4) Derbyshire 5,5

In panchina: Bunn, Mokoena, Villanueva, Fowler
Manager: Paul Ince 5

Manchester United (4-2-3-1): Van der Sar 7 – Wes Brown 6,5 Ferdinand 7 Vidic 6,5 Evra 6 (71’ O’Shea sv) – Fletcher 7 Anderson 6,5 – Rooney 8 (77’ Park Ji-Sung sv) Giggs 7 (66’ Tevez 7) Cristiano Ronaldo 5,5 – Berbatov 6,5

In panchina: Amos, Nani, Rafael Da Silva, Evans
Manager: Alex Ferguson 7,5

Arbitro: Steve Bennett 5

Gol: 31’ Wes Brown, 64’ Rooney
Ammoniti: Pedersen, Samba (B), Fletcher (MU)

A cura di:
Silvio Di Fede

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Classifica

Squadra
Giocate
Punti
1
Manchester United
21
47
2
Liverpool
21
46
3
Chelsea
22
45
4
Aston Villa
22
44
5
Arsenal
22
41
6
Everton
21
35
7
Wigan Athletic
22
31
8
Hull City
22
27
9
Fulham
19
26
10
West Ham United
21
26
11
Manchester City
21
25
12
Bolton Wanderers
22
23
13
Newcastle United
22
23
14
Sunderland
22
23
15
Portsmouth
20
23
16
Blackburn Rovers
21
21
17
Middlesbrough
22
21
18
Stoke City
22
21
19
West Bromwich Albion
22
21
20
Tottenham Hotspur
21
20

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Partita
Risultato
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