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Kalou salva l’imbattibilità del Chelsea

21/09/2008
Premier League
Quinta Giornata di Premier League
Chelsea - Manchester United
1-1
 
Gran partita a Stamford Bridge, con il Manchester United che inizia benissimo ma poi cala e si fa raggiungere nel finale

A meno di quattro mesi di distanza dalla tesissima finale di Mosca valida per la Champions League, a Stamford Bridge è scesa nuovamente in campo la nuova grande rivalità del calcio inglese, quella tra Chelsea e Manchester United, le due squadre che dopo il declino dell’Arsenal si contendono regolarmente la Premier League e saltuariamente gli altri trofei, come la FA Cup, il Community Shield e, appunto, anche la Champions League: i match tra Blues e Red Devils sono sempre accesissimi, ma difficilmente sono stati belli come questo big match domenicale, divenuto una vera e propria battaglia tra due club che non si amano e tra due squadre che non si risparmiano di certo. Il Manchester United sembrava pronto a riscattare la deludente sconfitta della scorsa giornata contro il Liverpool e anche il pareggio infrasettimanale contro il Villarreal, giocando un calcio sublime per i primi 25 minuti per poi calare molto e pensare a difendersi senza riuscire a raddoppiare dopo la rete del vantaggio realizzata da Park Ji-Sung. Se l’undici di Ferguson gioca sempre di tecnica, la reazione del Chelsea è di nervi e di fisico, un po’ quello che succedeva con Mourinho e che sembrava un po’ fuori moda per le volontà stilistiche di Luiz Felipe Scolari, quasi come se l’assenza di Deco avesse tolto lucidità al gioco dei Blues, che però a furia di spingere forte e di far soffrire la difesa del Manchester United riesce a trovare il gol con Salomon Kalou, grazie ad un calcio piazzato letto molto male dai Red Devils. Nonostante abbiano entusiasmato poco, i Blues però sono riusciti a dimostrarsi non inferiori ai rivali, una dimostrazione che è fondamentale sul piano psicologico. Il gol di Kalou fa proseguire le varie serie di imbattibilità del Chelsea, che non perde in Premier League dal 16 Dicembre dello scorso anno, a causa di un gol di William Gallas che regalò i tre punti all’Arsenal, che è anche l’ultima squadra ad aver espugnato Stamford Bridge in campionato nel lontano 21 Febbraio del 2004, quando ad un gol immediato di Gudjohnsen risposero prima Vieira e poi Edu: sono passate la bellezza di 85 partite, ma difficilmente il Chelsea ha rischiato di perdere questa imbattibilità come in questo match, frutto anche di una solidità minore rispetto alla squadra della scorsa stagione e che quindi finisce per mettere i Blues più a rischio di debacle quando le stelle offensive non girano, come in questa occasione.

Il Chelsea sembra destinato a confermare quasi totalmente la formazione prevista alla vigilia, ma nel riscaldamento si fa male Deco e al suo posto Scolari è costretto a ripescare un Ballack in non eccezionali condizioni di forma. E’ ancora acciaccato anche Drogba, che prende posto solo in panchina, lasciando ancora una maglia da titolare per Anelka. Il Manchester United punta sul 4-4-2 che rivede Berbatov, schierato in attacco con Rooney, mentre c’è solo panchina anche per Cristiano Ronaldo, visto che sulle fasce Ferguson punta su Hargreaves a destra e Park Ji-Sung a sinistra. Novità anche in difesa, dove il posto dello squalificato Vidic viene preso dal giovane Evans.

Sembra chiaro come nel disegno tattico di Ferguson un ruolo fondamentale ce l’abbia Owen Hargreaves, schierato sulla destra per seguire quasi a uomo le avanzate di Ashley Cole su quella fascia ma soprattutto per attaccarlo per tutta la prima fase di partita, mettendolo in grossa difficoltà come al 5’ minuto, quando l’ex Bayern Monaco mette in mezzo un cross su cui si butta in scivolata Fletcher, che brucia Ricardo Carvalho sul tempo e manda il pallone fuori di poco.

La difesa del Chelsea commette ingenuità impensabili solo qualche mese fa: all’9’ minuto Cech esce fuori area su una palla lunga ma non rinvia in modo definitivo e non manda il pallone lontano, Berbatov rimanda palla in avanti in qualche modo e Rooney cerca la girata difficile per sorprendere Cech, che finisce per rincorrere un pallone velenosissimo e che va a sfiorare il palo e poi sul fondo. Davvero eccellente giocata di Rooney.

Pochi secondi dopo e dall’altra parte sponda di Anelka sulla propria destra per Joe Cole, Evra buca malamente l’intervento e l’inglese può andar via da solo, entra in area con grande spazio e cerca la conclusione verso il primo palo, mandando sull’esterno della rete dopo aver sfiorato il palo e andando vicinissimo alla rete del vantaggio.

Ci sono però problemi per il Chelsea, visto che al 12’ minuto Ricardo Carvalho è costretto ad uscire per un sospetto problema ai legamenti: al suo posto entra Alex, ma è noto come il Chelsea con il portoghese non perda quasi mai, visto che l’ultima sconfitta in campionato con Ricardo Carvalho in campo è del 5 Novembre del 2006, quando i Blues di Mourinho persero in rimonta al White Hart Lane contro il Tottenham.

Interessante e insolita la posizione di Obi Mikel, che in questo inizio difficoltoso per il Chelsea gioca in posizione molto arretrata, quasi da stopper piazzato un paio di metri avanti alla difesa, mentre Joe Cole ha il compito di attaccare continuamente Evra, anche perché sulla sinistra Malouda non si vede mai. La partita è elettrizzante, la qualità della manovra del Manchester United è molto alta, anche perché Berbatov nei primi 30 minuti è molto nel vivo del gioco e regala palloni deliziosi (per poi calare alla distanza, probabilmente perché di fatto ha perso la preparazione estiva per i tanti screzi avuti col Tottenham), mentre il Chelsea soffre tantissimo in difesa e si fa sempre prendere d’infilata.

Le occasioni fioccano per gli ospiti: al 16’ pessima palla persa da Anelka a centrocampo sull’attacco di Ferdinand, Berbatov fa capire perché Ferguson l’ha voluto così fortemente e sventaglia benissimo per Rooney, il quale viene raddoppiato e serve Ferdinand che ha seguito l’azione e che è rimasto solo in area. Il difensore centrale è un po’ lento nell’esecuzione del tiro ma poi calcia abbastanza bene, costringendo Cech ad un intervento molto difficile a mandare palla in corner.

Il gol però è nell’aria e arriva al 18’: grande combinazione da manuale dei Red Devils, con Evra che tocca a Berbatov, subito dietro per Rooney che verticalizza premiando il movimento in profondità di Evra, che entra sulla sinistra dell’area di rigore e poi tocca arretrato al limite per il tiro a rimorchio di Cech, che vede tardi la conclusione e non trattiene il pallone, lasciando a Park Ji-Sung una respinta corta da trasformare nel tap-in vincente per lo 0-1. Azione esemplare per un grande Manchester United in questo inizio di partita.

Col passare dei minuti il Manchester United abbassa il baricentro, cerca il contropiede (sprecando proprio al 45’ un’azione ghiottissima per un brutto tocco di Berbatov per Park Ji-Sung, che si sarebbe trovato liberissimo in area) ma subisce la reazione di nervi del Chelsea, che prova a mettere pressione ma è molto lento e ha poca qualità nel proprio gioco, perché Ballack e Lampard vengono subito aggrediti dai mediani avversari e non riescono a dare brillantezza alla manovra.

Il Chelsea preme ma va al tiro soltanto da lontano, ma al 32’ si fa male anche un giocatore del Manchester United, ovvero Van der Sar, che si scontra in uscita con un intervento brutto e probabilmente volontario di Malouda sul suo ginocchio: l’olandese prova a resistere qualche minuto ma non ce la fa ed entra Kuszczak.

Scolari non ne può più di un Malouda inesistente e all’intervallo lo toglie per far entrare Didier Drogba, che fa il centravanti con Anelka più defilato sulla sinistra, per un Chelsea ancora più disordinato tatticamente: l’ivoriano non è in grandi condizioni di forma e si vede che non ha lo stesso impatto fisico del solito, ma cambia comunque la prestazione del Chelsea, che trova un terminale più rabbioso di un Anelka poco grintoso.

Il Manchester United è in difficoltà in avvio di ripresa e allora Ferguson opta per un cambio a sorpresa: esce Scholes ed entra Cristiano Ronaldo, che va a fare l’esterno (prima a destra e poi a sinistra) con Hargreaves che stringe a fare il mediano. Lo United diventa temibilissimo in contropiede, ma Cristiano Ronaldo finisce per promettere molto nelle sue azioni ma nel non mantenere mai, mostrandosi molto fumoso. Oltretutto, la qualità del gioco di Berbatov è molto calata col passare dei minuti e il bulgaro commette molti errori, mostrando di non avere grande gamba in questo momento, e lì in avanti il solo caparbissimo Rooney non può bastare.

In questo avvio di stagione stanno diventando un po’ troppo consuete le dormite difensive di Evra, che al 66’ non segue un taglio da destra verso il centro-sinistra di Joe Cole per rincorrere un rilancio lungo, il nazionale inglese controlla e (come nel primo tempo) ha grandissimo spazio ma calcia malamente e centralmente, permettendo a Kuszczak una respinta non ortodossa ma utile. Errore imperdonabile di Joe Cole.

Il Chelsea preme più di nervi che di gioco ma crea diverse difficoltà alla difesa avversaria e cerca con rabbia il pareggio, in una partita che diventa una battaglia. Il Manchester United soffre moltissimo con i terzini Gary Neville e, soprattutto, Patrick Evra, ma centralmente ha due pilastri difficilmente superabili come Rio Ferdinand e soprattutto il giovane Johnny Evans, il quale sbaglia pochissimi interventi in tutto il match e regge pure l’impatto fisico con Drogba.

Al 73’ ancora Evra sbaglia la copertura, Joe Cole ne approfitta e affonda per crossare potente e basso verso il centro, Kuszczak non riesce ad intervenire e nell’area piccola Anelka deve solo spingere il pallone in rete ma invece che da attaccante si traveste da difensore e di fatto incespica sul pallone finendolo per respingere, salvando così il Manchester United.

Al74’ esce anche Ballack ed entra Kalou, che fa l’esterno sinistro nel nuovo 4-4-2, mentre nel Manchester United esce Park Ji-Sung (straordinario in fase di copertura) ed entra O’Shea, che va in mediana con Ronaldo stabilmente sulla sinistra e Rooney sulla destra.

Al 77’ il Manchester United spreca un’occasione che avrebbe dovuto chiudere il match: grandissima apertura di esterno destro di Fletcher verso la sinistra per Cristiano Ronaldo, che scatta in velocità e prende il fondo, a diverse alternative per scegliere l’assist tra cui anche un paio di rimorchi interessanti ma cerca un po’ a sorpresa (e erroneamente) il cross basso dentro, Berbatov non arriva sul pallone, sul secondo palo riprende Rooney e cerca il primo palo ma trova solo l’esterno della rete. Cristiano Ronaldo doveva però sfruttare meglio questo pallone e mostra carenza di lucidità.

Il gol sbagliato viene pagato all’80’: punizione da centrocampo battuta da Obi Mikel, Berbatov completa il suo brutto secondo tempo mancando la copertura su Kalou, il quale rimane solo e gira di testa verso l’angolino, Kuszczak non può nulla e il Chelsea trova il gol dell’1-1 che suona come una salvezza. Il Manchester United però non può e non deve prendere gol su punizione battuta da centrocampo.

Il finale è intensissimo ma il risultato non cambia, con il Manchester United che non riesce a riconquistare il vantaggio e alla fine torna a casa con un’occasione abbastanza sprecata per riagganciare immediatamente le avversarie dirette nella lotta per il titolo: è chiaro però che questa è una classifica bugiarda, vuoi perché i Red Devils hanno comunque una partita in meno e hanno già affrontato in trasferta due delle altre tre top four (che a loro volta devono far visita a tutti i campi delle tre rivali: considerando che l’anno scorso nelle 12 sfide tra top four c’è stata solo una vittoria in trasferta, si capisce che questi sono punti importanti che l’undici di Ferguson può recuperare a lungo andare), sia perché ancora i vari Cristiano Ronaldo e Berbatov devono trovare la condizione giusta. Le altre top four quindi non devono farsi già la bocca dolce e fare i conti senza l’oste, perché il Manchester United ha tutte le possibilità per rientrare, a cominciare dal match di sabato prossimo contro il Bolton. Prima, però, i Red Devils saranno impegnati in Carling Cup, in un match che li vedrà ospitare il Middlesbrough.

Il Chelsea nel finale non riesce a ribaltare il risultato ed è costretto a perdere la vetta della classifica, mantenendo comunque l’imbattibilità e mostrando come anche quest’anno in un modo o nell’altro riesca a far girare le partite a proprio favore, anche quando il gioco è tutt’altro che brillante. Anche i Blues saranno impegnati in settimana in Carling Cup, nella non semplice trasferta contro il Portsmouth, mentre la prossima giornata di campionato vedrà l’undici di Scolari impegnato in casa del neopromosso Stoke City.


Chelsea-Manchester United 1-1

Chelsea (4-3-2-1): Cech 5,5 – Bosingwa 6,5 Ricardo Carvalho sv (12’ Alex 6,5) Terry 5,5 Ashley Cole 4,5 – Ballack 5 (74’ Kalou 7) Obi Mikel 5,5 Lampard 5 – Joe Cole 5 Malouda 1 (46’ Drogba 6) – Anelka 3

In panchina: Cudicini, Bridge, Belletti, Paulo Ferreira
Manager: Luiz Felipe Scolari 5,5

Manchester United (4-4-2): Van der Sar 6 (32’ Kuszczak 6,5) – Neville 5,5 Ferdinand 7 Evans 8 Evra 5 – Hargreaves 6,5 Fletcher 7 Scholes 6 (55’ Cristiano Ronaldo 5) Park Ji-Sung 7,5 (75’ O’Shea 5) – Berbatov 5,5 Rooney 7

In panchina: Brown, Giggs, Nani, Tevez
Manager: Alex Ferguson 6,5

Arbitro: Mike Riley 5,5

Gol: 18’ Park Ji-Sung (MU), 80’ Kalou (C)
Ammoniti: Obi Mikel (C), Scholes, Ferdinand, Neville, Berbatov, Rooney, Evra, Cristiano Ronaldo (MU)

A cura di:
Silvio Di Fede

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Classifica

Squadra
Giocate
Punti
1
Manchester United
21
47
2
Liverpool
21
46
3
Chelsea
22
45
4
Aston Villa
22
44
5
Arsenal
22
41
6
Everton
21
35
7
Wigan Athletic
22
31
8
Hull City
22
27
9
Fulham
19
26
10
West Ham United
21
26
11
Manchester City
21
25
12
Bolton Wanderers
22
23
13
Newcastle United
22
23
14
Sunderland
22
23
15
Portsmouth
20
23
16
Blackburn Rovers
21
21
17
Middlesbrough
22
21
18
Stoke City
22
21
19
West Bromwich Albion
22
21
20
Tottenham Hotspur
21
20

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Partita
Risultato
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