Il motore diesel del Manchester United deve ancora prendere giri e prendere velocità: questa è l’indicazione più precisa che regala la prima giornata di Premier League, con i Red Devils che per il secondo anno consecutivo si trovano costretti al pareggio nel match di apertura del campionato e che come l’anno scorso pagano qualche assenza ma soprattutto pagano un ritardo fisico, dovuto probabilmente ad una preparazione fisica tesa a far rendere al meglio la squadra nei periodi cruciali della stagione, una preparazione che lo scorso anno ha avuto grandissimo successo. Se nella scorsa Premier League era stato il Reading a guadagnare in qualche modo un punto alla prima di campionato ad Old Trafford (salvandosi da un incredibile bombardamento dei Red Devils che però non ebbe successo), quest’anno ad ottenere il pareggio è un ordinatissimo Newcastle, messo bene in campo da Kevin Keegan e autore di una buonissima prova difensiva che permette ai Magpies di non sentirsi soltanto miracolati dall’aver trovato un Manchester United pieno di assenze e costretto a giocare per buona parte del match con O’Shea e Fletcher a centrocampo (quindi occasione ghiotta per i Magpies per ottenere un risultato positivo), ma di poter essere anche orgogliosi della prestazione offerta, della personalità mostrata, di un atteggiamento tattico davvero positivo. E’ il modo migliore per iniziare la stagione per il Newcastle, squadra che troppo spesso in passato ha promesso e promesso con campagne acquisti sontuose e ricche di nomi importanti ma che poi è andata a deludere in campionato, e che quest’anno s’è limitata ad una campagna acquisti meno pomposa e più intelligente ma che adesso regala una squadra promettente, grazie anche alle belle prove di tutti i neo arrivati schierati da Kevin Keegan. Passo falso iniziale quindi per il Manchester United, che in alcuni frangenti del primo tempo ha saputo mostrare il proprio strepitoso potenziale offensivo, creando diverse grandi occasioni ma faticando al momento di fare il forcing decisivo per ottenere il gol della vittoria, probabile segno di una condizione fisica non eccezionale. Di una cosa, però, Sir Alex Ferguson può andare fiero, della voglia e della rabbia agonistica mostrata da tutti i suoi giocatori (anche a costo di beccarsi un po’ come successo tra Ferdinand e Giggs per un movimento non soddisfacente del difensore), dato che potrebbe essere non scontato alla prima giornata di campionato per una squadra reduce dall’aver vinto Premier League e Champions League, un segnale chiaro da lanciare a tutte le avversarie: una volta ritrovata la condizione fisica, il Manchester United tornerà all’attacco per confermare (o magari aumentare, visto che ci sono anche le varie Supercoppe o Mondiali per Club da disputare) i successi della scorsa stagione.
Il Manchester United recupera Wayne Rooney per l’esordio in campionato ma è costretto a perdere Carlos Tevez, volato in Argentina per un improvviso lutto familiare: al suo posto gioca il giovane Fraizer Campbell, prossimo 21enne reduce da una grande stagione all’Hull City e alla seconda presenza in Premier League, visto che lo scorso anno entrò nel finale del derby perso in casa del Manchester City. Nessuna novità di formazione invece per il Newcastle, che si dispone con un 4-4-1-1 che vede Milner e Jonas sulle corsie e Duff alle spalle di Martins.
I ritmi non sono certo altissimi all’inizio del match: il Newcastle gioca di rimessa e con buon dinamismo in rottura a centrocampo, con un pressing che tende a rallentare il gioco dello United, che però di tanto in tanto trova delle accelerazioni fulminee e mostra tutto il suo potenziale offensivo come al 7’ minuto, quando affonda sulla sinistra con Rooney, il quale crossa di esterno destro alla perfezione, al centro da distanza ravvicinata Campbell incorna a colpo sicuro ed è pronto ad esultare per il suo primo gol in Premier League, ma Given respinge incredibilmente: il replay mostra come di fatto il pallone sbatta in pieno volto di Given, per la più incredibile delle parate.
Il portiere irlandese però è bravissimo anche con le parate “vere” e lo dimostra al 13’: cross in area di rigore, Giggs manca il tiro ma Milner non riesce a controllare, ne approfitta Rooney che amministra il pallone e trova una bella conclusione radente e abbastanza angolata, Given però ha una reattività spettacolare e riesce ad arpionare il pallone, sulla respinta si avventa Scholes che cerca il tiro da distanza ravvicinata ma Given si rialza prontamente, chiude lo specchio della porta e respinge ancora una volta in modo splendido.
Il Newcastle è molto ordinato e al 22’ trova a sorpresa il vantaggio: corner da destra di Guthrie, al centro stacca in cielo Obafemi Martins che incorna splendidamente, Scholes sulla linea non riesce nel salvataggio miracoloso, Van der Sar non può davvero nulla e la palla entra per la rete dello 0-1. Bravissimo Martins nello splendido stacco, nonostante il nigeriano non sia certo un gigante, ma è anche aiutato da Fletcher, che si perde totalmente la marcatura dell’attaccante avversario e gli consente di saltare liberamente.
Il Newcastle rimane in 10 uomini perché Taylor si fa male proprio nella mischia nel corner che vale in vantaggio e il Manchester United ne approfitta, con Fletcher che si riscatta: Giggs punta Milner nell’uno contro uno e crossa da fermo un pallone basso diretto verso il dischetto, Fletcher si inserisce, prende il tempo a tutti (in particolare a N’Zogbia) e tocca preciso in porta, sorprendendo Given e realizzando la rete dell’immediato 1-1. Reazione da grande squadra dei Red Devils, ma Newcastle che non riesce a difendere un vantaggio sorprendente: vero che i Magpies erano rimasti in 10 per questi due minuti, ma va considerato anche che pure Carrick si era fatto male e che era in campo quasi da fermo, venendo infatti sostituito subito dopo da O’Shea, che va a piazzarsi a centrocampo, non certo il miglior rimedio per il gioco del Manchester United. L’uscita dell’ex Tottenham, infatti, finisce per privare la squadra di quelle accelerazioni fulminee dei primi minuti, perché con O’Shea in mediana la squadra di Ferguson non fa girare il pallone con la stessa precisione.
Nel Newcastle è buonissimo l’esordio di Jonas, autore di qualche sgroppata di grande progressione e molto combattivo anche in fase di non possesso palla, mentre nei padroni di casa Fraizer Campbell è molto discontinuo.
La ripresa ha ritmi blandissimi e il Manchester United non riesce più ad arrivare con grande continuità agli ultimi metri, anche perché non è eccelso neppure il movimento senza palla, segno anche di una condizione fisica ancora imperfetta da parte della squadra: probabile, quindi, che la preparazione fisica dello staff dei Red Devils sia stata simile alla scorsa stagione, quando i primi due mesi non furono brillantissimi ma poi la squadra tenne ritmi altissimi fino a Maggio, andando a vincere in Inghilterra e in Europa. Il Newcastle tiene bene il campo, copre in difesa con sicurezza decisamente maggiore rispetto all’anno scorso (buono l’innesto di Coloccini, appena arrivato ma già abbastanza integrato) e poi è bravo ad alleggerire il gioco nella metà campo avversaria, riuscendo quindi ad evitare di schiacciarsi all’indietro: è una tattica difensiva davvero buona, che mostra la bontà del lavoro di Kevin Keegan. Su tutti spicca un Danny Guthrie molto ordinato, sicuramente più dei vari Barton e Geremi che erano arrivati nel corso della gestione Allardyce, presente in tribuna a guardare la sua ex squadra: Guthrie si piazza in regia, lotta con grinta, gioca sempre a testa alta e sbaglia pochissimi palloni, un lavoro forse oscuro ma assolutamente perfetto.
Il Manchester United però ha la qualità offensiva che gli permette di crearsi comunque delle occasioni buone, nonostante una giornata opaca, forza che spesso porterà punti importanti ai Red Devils: al 57’ Campbell va incontro al pallone al limite, manda fuori causa N’Zogbia e tira basso e molto angolato, Given è un gatto e artiglia il pallone per mandarlo in corner, con un altro ottimo intervento di uno dei portiere più forti della Premier League.
Dopo il gol subito, i Red Devils cambiano le marcature sui calci piazzati e su Martins si piazza O’Shea, che però al 62’ cerca l’anticipo sul corner di Guthrie e buca l’intervento, alle sue spalle Martins si ritrova il pallone davanti e non ha il tempo per reagire e deviare il pallone volutamente di testa, con la palla che termina comunque alta di poco, facendo correre un brivido ai tifosi di casa.
Un minuto dopo, Ferguson si gioca le poche carte che ha: esce Giggs ed entra il 19enne Rodrigo Possebon, che si piazza in regia al fianco di Scholes, con O’Shea terzino sinistro e Evra ala sinistra. Il giovane brasiliano mostra qualche buon movimento, ma di fatto la forza propulsiva di Evra perde parecchio se il giocatore è costretto a partire qualche metro più avanti.
Al 74’ i Red Devils sembrano trovare la scossa per cambiare il match: corner da destra, allo stacco va Nemanja Vidic che nonostante un ponte di Taylor riesce a schiacciare il colpo di testa, la palla rimbalza a terra e poi si alza, superando Butt appostato sulla linea e andando ad incocciare sulla traversa.
Il forcing finale però non arriva: Scholes è poco brillante fisicamente e non riesce a dare continuità al gioco, ma c’è anche diverso merito del Newcastle, che riesce a fare una buona partita difensiva senza ricorrere alle barricate o a furbizie non molto simpatiche.
La tattica difensiva però è sempre molto rischiosa e può portarti a perdere in qualsiasi momento, anche per un episodio e questo quasi arriva al 94’: Butt commette una sciocchezza, atterrando il giovane brasiliano Rafael Da Silva (terzino scuola Fluminense, arrivato insieme al gemello Fabio Da Silva) proprio ad un centimetro dalla linea dell’area di rigore. La punizione dal limite è battuta da Rooney che cerca un tiro troppo difficile e che termina sul fondo, spegnendo le ultime speranze dei Red Devils.
Pareggio quindi per i Red Devils, che partono proprio come lo scorso anno, ovvero vincendo il Community Shield ai rigori e pareggiando la prima di campionato in casa: lo scorso anno arrivarono solo due punti nelle prime tre partite ma poi una rimonta eccellente. Per completare il revival della scorsa stagione arriva la trasferta del Fratton Park, visto che anche lo scorso anno il Manchester United fece visita al Portsmouth alla seconda giornata.
Il Newcastle porta a casa un punto soddisfacente, che fa ben sperare i Magpies per una stagione di miglior livello rispetto alle ultime: la squadra di Keegan sembra molto più organizzata di quella dell’anno scorso, ma forse avrebbe bisogno di una punta di peso importante da schierare nei match “da vincere” come quello di sabato prossimo come il Bolton, visto che Viduka è spesso infortunato e che Ameobi (comunque impalpabile quando è in campo) è destinato ad approdare all’Ipswich Town.
Manchester United-Newcastle 1-1
Manchester United (4-4-2): Van der Sar 6,5 – Brown 6 Ferdinand 6,5 Vidic 6 Evra 6 – Fletcher 6 Carrick 6,5 (25’ O’Shea 5) Scholes 5,5 Giggs 5,5 (63’ Possebon 6) – Rooney 6 Campbell 5 (80’ Rafael Da Silva sv)
In panchina: Kuszczak, Neville, Evans, Gibson
Manager: Alex Ferguson 6
Newcastle (4-4-1-1): Given 7,5 – Beye 7 Taylor 6,5 Coloccini 6,5 N’Zogbia 5 – Milner 6,5 Butt 6,5 Guthrie 8 Jonas 7 – Duff 6 – Martins 7
In panchina: Harper, Josè Enrique, Bassong, Smith, Geremi, Edgar, Donaldson
Manager: Kevin Keegan 7
Arbitro: Mike Riley 6,5
Gol: 22’ Martins (N), 24’ Fletcher (MU)
Ammoniti: Brown, Campbell, Rooney (MU)
A cura di:
Silvio Di Fede
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