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Ryan Giggs entra nella storia, per il Manchester United è il 17esimo titolo

11/05/2008
Premier League
Trentottesima Giornata Premier League
Wigan - Manchester United
2-0
 
Premier League: il Wigan gioca una buona partita ma non riesce a rovinare la festa dei Red Devils, che vincono 2-0 e conquistano la Premier League

L'ultima giornata non regala la sorpresa finale in vetta alla classifica, lascia a bocca asciutta un Chelsea che pregava nel sorpasso e premia per l'ennesima volta quello squadrone che è il Manchester United, ancora una volta dimostratosi il collettivo più forte e ancora una volta impegnato ad alzare trofei prestigiosi: i Red Devils si laureano campioni d'Inghilterra per la seconda volta consecutiva, la 17esima volta nella loro storia e adesso “vedono” nel mirino il Liverpool, che ormai da decenni è la squadra più titolata d'Inghilterra con i suoi 18 campionati vinti, un successo che però i Reds non riassaporano più dal 1990, quando ancora non c'era stata la riformulazione dei campionati inglesi e la conseguente nascita della Premier League, datata 1992. Premier League che è completamente dominata dal Manchester United, che l'ha conquistata ben 10 volte, tutte con Sir Alex Ferguson al timone: questo significa che negli ultimi 16 anni i Red Devils hanno lasciato solo le briciole agli avversari, lasciando soltanto tre titoli all'Arsenal, due al Chelsea e uno al Blackburn nel 1994, tra l'altro titolo che il Manchester United avrebbe pure vinto se non fosse incappato all'ultima giornata nel pareggio ad Upton Park contro il West Ham. Avram Grant (l'israeliano che al primo anno in Inghilterra vuole già cambiare tutte le regole) sperava in un simile finale, ma il Manchester United anche in quest'ultima partita ha saputo reggere alle pressioni: non si può dire che i Red Devils siano stati brillantissimi al JJB Stadium di Wigan, perché la tensione ha un po' imballato le gambe dei giocatori in alcune fasi del match, ma alla fine il risultato parla chiaro e dice che Ferguson ha ottenuto quella vittoria che serviva e alla fine ha potuto festeggiare per un successo meritatissimo. A sbloccare la partita è stato il solito Cristiano Ronaldo (giocatore dell'anno in Premier League e capocannoniere con 31 gol in 34 partite giocate, un ruolino davvero pazzesco), a chiuderla in maniera provvidenziale e a regalare un finale senza sofferenze è l'uomo della storia, quel Ryan Giggs che ha conquistato tutti e 10 le Premier League dell'era Ferguson e che proprio in questo match è diventato il giocatore più presente della storia del Manchester United, raggiungendo le 758 presenze di Bobby Charlton, una cifra che potrà superare in un'altra occasione importante, ovvero la finale di Champions League del 21 Maggio: a 34 anni il gallese non ha più il passo dei tempi d'oro, ma la classe è rimasta intatta e col passare del tempo è cresciuta la capacità di lettura della partita, che nelle giornate di grazia permette a Giggs di essere presente in ogni zona di campi pur senza sprecare eccessive energie. Non si può dire che questa per il Manchester United sia stata una stagione semplice, per il modo in cui era partito il campionato (due soli punti ottenuti nelle prime tre partite), per qualche passo falso evitabilissimo (le trasferte contro Bolton e West Ham in primis) e perché di avversari a contendere lo scettro quest'anno ce n'erano due: inizialmente sembrava l'Arsenal il vero osso duro da affrontare, ma i Gunners si sono sciolti dopo esser arrivati addirittura a +5 sui Red Devils (dopo la sconfitta interna nel derby contro il Manchester City) e non sono più riusciti a reggere alla pressione, non entrando di fatto nella lotta finale per il titolo. Nelle ultime settimane, invece, ben più ostico era diventato l'ostacolo rappresentato dal Chelsea, che nonostante una stagione piena di scellerità nel settore tecnico (l'esonero di Mourinho e l'arrivo di un Avram Grant più dannoso che altro) è riuscito a sfruttare la grande qualità del proprio organico, ha vinto lo scontro diretto della terzultima giornata e ha finito il campionato affiancato al Manchester United: la differenza reti premiava largamente i Red Devils, ma i Blues alla fine hanno impattato con il Bolton e hanno finito il campionato due punti sotto gli avversari, con la possibilità di trovare però la rivincita nella finale di Champions League di Mosca. A guardare il trionfo del Manchester United è Steve Bruce, ex capitano dei Red Devils all'epoca dei primi tre titoli vinti da Ferguson: il suo Wigan, però, non è stato certo quello sparring partner sceso in campo solo per fare la comparsa, visto che ha onorato i principi dello sport (cosa che succede sempre nel calcio inglese ma che è sempre bene sottolineare) giocando anche una buona partita, provando ad approfittare di qualche momento di difficoltà dell'avversario e creando quelle occasioni che potevano anche rovinare la festa di Ferguson. D'altronde, però, c'è molto più gusto a vincere giocando delle partite vere come quella del JJB Stadium che affrontando degli avversari accomodanti (come spesso succede in altri campionati), perché anche uno squadrone come il Manchester United può avere la sensazione di essersi dovuto sudare questo successo anche all'ultima giornata: e allora se la squadra di Ferguson merita gli applausi, la prestazione del Wigan merita tutti gli onori del casi. Onori che vanno dati anche al lavoro Bruce, che è arrivato al JJB Stadium quando la squadra si trovava all'ultimo posto dopo la pessima gestione Hutchings e l'ha portata ad una salvezza anche tranquilla: senza di lui, invece, il Birmingham City ha avuto il percorso inverso ed è retrocesso in Championship, a confermare quanto determinante sia il suo operato.

Il Wigan si presenta con un 4-4-2 che non ha grandi novità a centrocampo e attacco, ma che vede una difesa decisamente ridisegnata rispetto alle ultime partite, anche per le assenze di Melchiot e Kilbane: Emerson Boyce si piazza nell'insolita posizione di terzino destro, per dare spazio al centro della difesa al ripescato Titus Bramble, mentre sulla sinistra c'è la prima chance da titolare in Premier League per Maynor Figueroa. La grande novità del Manchester United riguarda il recupero di Wayne Rooney, che non solo partecipa alla partita ma lo fa dal primo minuto, segno che il suo fastidio all'anca è meno grande di quello che alcuni giornali (soprattutto quelli dell'area di Manchester) temevano: l'ex Everton affianca Tevez in attacco e permette a Cristiano Ronaldo di tornare a giocare largo a destra, mentre Park Ji-Sung trova spazio sulla corsia mancina.

La prima occasione è però per il Wigan: Koumas accentra sempre molto la sua posizione e va tante volte al tiro e al 7' minuto proprio centralmente trova spazio per andare avanti, ma il gallese finisce per strozzare troppo il tiro, mandandolo lentamente largo.

Il Manchester United sembra faticare ad entrare in partita e comincia a rilento, con il Wigan che appare più attivo e soprattutto più dinamico a centrocampo: i Latics sono molto solidi in difesa (nonostante la presenza di Bramble, uno che non conosce la parola “sicurezza”) e si fanno trovare sempre molto compatti dietro la linea della palla, non regalando spazi ad una manovra del Manchester United che appare troppo lenta.

Al 19' arriva il primo tentativo dei Red Devils: Scholes riprende una respinta dopo un corner, si prepara molto bene per il tiro da fuori ma poi calcia male di sinistro ad incrociare, mandando il pallone molto largo rispetto alla porta di Kirkland.

Il Wigan fa la sua partita e lo fa molto bene, creando un'altra occasione al 23': corner da destra battuto da Koumas, al centro Bent trova lo stacco giusto in mezzo a due avversari ma non schiaccia il suo colpo di testa, mandando il pallone alto sulla traversa.

A scaldare i guanti di Kirkland ci pensa il solito Cristiano Ronaldo: al 26' il portoghese batte una punizione da 25 metri con la solita battuta potente e velenosa, con la traiettoria bassa che è molto angolata ma che trova un Kirkland prontissimo a respingere.

Il Manchester United non è ancora intenso nella sua manovra ma si notano diversi segnali di risveglio, soprattutto grazie ad un concentratissimo Cristiano Ronaldo, che sulla destra sfrutta le imprecisioni di posizione di Figueroa per diventare la spina nel fianco dei difensori avversari.

La difesa del Wigan va in bambola al 33' su un attacco a percussione, sulla palla vagante in area si avventa Rooney ma viene frenato da un intervento in ritardo di Boyce, che probabilmente avrebbe dovuto evitare quel tackle: l'arbitro Bennett fischia il netto calcio di rigore e dal dischetto va Cristiano Ronaldo, La grande gioia di Sir Alex Ferguson, il dominatore della Premier League degli ultimi anniche tira rasoterra sulla sua destra, non angola in modo particolare il tiro ma ciò che importa è che riesca a spiazzare Kirkland, realizzando così la rete dello 0-1. Il tabellino indica 34 partite (di cui 31 da titolare e 3 partendo dalla panchina) e 31 gol nel corso di questo campionato: se non avessimo visto tutti con i nostri occhi le imprese del portoghese, penseremmo che qualche hacker ha truccato i numeri, perché sembrano irreali.

Questo tipo di partite senza vie di uscita possono essere cambiate da qualche episodio sfavorevole e uno di questi per il Manchester United per poco non arriva al 36': Palacios conquista palla a centrocampo e prova a partire in contropiede, Scholes lo ferma con una spallata evidente e intenzionale e viene salvato dall'arbitro dalla seconda ammonizione, che in questo caso poteva assolutamente starci. Scholes è abbastanza fortunato, perché Bennett è notoriamente un arbitro molto permaloso e, anche conoscendo le abitudini dell'arbitro, sicuramente l'ha scampata bella: un eventuale espulsione del centrocampista avrebbe potuto complicare seriamente la partita dei Red Devils.

Il Wigan però dimostra di esserci e appena un minuto dopo si rende molto pericoloso: Valencia salta netto Evra sulla destra con un grande controllo e crossa molto profondo, sul secondo palo Bent aspetta che il pallone scenda e tenta la girata al volo. La sua conclusione è molto bella ma termina sull'esterno della rete.

Il Wigan continua a fare bene a centrocampo, ma il Manchester United ha preso più fiducia dopo il gol e di conseguenza il suo possesso palla è molto più confortevole.

I Red Devils sanno che non possono permettersi di tenere la partita aperta per non correre rischi nel finale di gara (considerando anche che il Wigan in stagione ha segnato il gol del pareggio dei minuti di recupero in match contro altre top four come Liverpool e Chelsea e che quindi ha la tendenza a non mollare mai) e prende dall'assalto la difesa dei Latics nei primi minuti della ripresa: al 49' ci prova ancora Cristiano Ronaldo su punizione, alzando stavolta la traiettoria del proprio tiro ma non trovando una grande angolazione, permettendo così a Kirkland di alzare in corner.

Al 53' il Manchester United meriterebbe il secondo rigore, ma Bennett commette il suo secondo errore grave della giornata: Scholes riceve palla sul fondo e subisce un tackle abbastanza stupido da parte di Bramble, perché il difensore è in netto ritardo e colpisce solo le gambe dell'avversario. L'arbitro forse si fa condizionare da qualche polemica del primo tempo (il Wigan aveva anche reclamato un rigore per fallo di mano di Ferdinand, ma in questo caso non sembrava esserci alcuna scorrettezza) e non concede un penalty abbastanza chiaro ai Red Devils.

Il Manchester United però insiste e un minuto dopo Park Ji-Sung batte un corner da destra, al centro Cristiano Ronaldo si libera bene ma vede il pallone soltanto all'ultimo istante perché davanti a lui era staccato anche Vidic e il portoghese non riesce a colpire di testa il pallone ma lo tocca con la spalla: il tiro non quindi la direzione voluta ma la palla esce comunque di poco.

Al 56' si scatena un Rooney apparso in condizioni confortanti: il nazionale inglese controlla defilato sulla sinistro una palla lunga, si accentra puntando Bramble in uno contro uno e approfitta dello spazio lasciatogli dal difensore per tentare il tiro radente verso il primo palo, ma Kirkland è davvero eccellente nell'intervento che devia il pallone sul fondo.

Il Manchester United meriterebbe il raddoppio in questa fase di gioco ma trova davanti un Kirkland splendido: al 59' Figueroa buca malamente lasciando spazio a Carrick per il cross, Scharner manca l'intervento e la palla finisce a Tevez che calcia di potenza, trova una leggera deviazione dello stesso Scharner ma Kirkland non si lascia ingannare e si salva bene con i piedi.

Il secondo gol sembra essere nell'aria ma arriva invece la notizia del vantaggio del Chelsea contro il Bolton, notizia che toglie qualsiasi margine d'errore ai Red Devils: un gol del Wigan consentirebbe il sorpasso dei Blues. Questo sembra bloccare le gambe dei giocatori del Manchester United, che adesso abbassano il loro baricentro e lasciano campo al Wigan, che così può uscire per la prima volta nella ripresa dalla propria metà campo e si può riorganizzare, cominciando via via a farsi rivedere in attacco con una certa insidiosità.

E' un finale di sofferenza per il Manchester United e il momento più difficile per tutti i tifosi è quello del 69': punizione da trequarti destra battuta da Koumas a giro verso l'area di rigore, Heskey gira benissimo e con precisione di testa verso la porta, Van der Sar rimane fermo perché preso in controtempo e per il Manchester United il momento è da brividi, ma il pallone termina alto di poco e la capolista può tirare un sospiro di sollievo.

Il Manchester United sembra nervoso e il Wigan può premere, anche se non con grande intensità.

All'80', però, i Red Devils riescono a tenere un buon possesso in attacco, muovono i propri elementi offensivi per non dare punti di riferimento agli avversari e creano lo spazio giusto per trovare il gol che assicura il titolo: Rooney si defila sulla sinistra e serve l'assist, Bramble si addormenta al centro della difesa, tiene in gioco Giggs e gli lascia pure grande spazio e il gallese non può sbagliare con il sinistro, piazzando il pallone con precisione per eludere l'uscita bassa e disperata di Kirkland e trovando la rete dello 0-2, quello della vera liberazione per il Manchester United, quello che mette in ghiaccio la vittoria e quindi il titolo. E' significativo che a segnare questo gol così prezioso sia proprio Ryan Giggs, un giocatore che è già nella storia e che nei momenti decisivi non sia mai trovare impreparato.

Il Wigan però continua a provarci con orgoglio e all'87' sfiora il gol della bandiera: in realtà fa tutto il Manchester United, visto che sul corner da destra è Wes Brown a colpire all'indietro di testa, sulla linea però c'è Giggs appostato a salvare tutto con tranquillità.

Ma ormai nulla può togliere il successo al Manchester United, un successo che non arriva neanche per la sola differenza reti favorevole, visto che a Stamford Bridge arriva anche il pareggio del Bolton che fa terminare la stagione del Chelsea a -2 dei Campioni d'Inghilterra. E' una vittoria davvero meritata, perché a vincere il titolo è davvero la squadra più forte, quella che più di tutte ha mostrato una evidente superiorità e quella che può davvero aprire un dominio di successi, anche perché l'età media di molti giocatori fondamentali è davvero bassa. Adesso, però, i Red Devils vogliono completare la stagione conquistando anche l'Europa, perché giorno 21 saranno a Mosca a contendere al Chelsea la vittoria della Champions League.

Finisce con onore la stagione del Wigan, che gioca la sua buona partita e si ritaglia uno spazio nella festa del Manchester United, guadagnandosi il meritato giro di campo per celebrare la salvezza: il JJB Stadium ospiterà le partite della Premier League per la quarta stagione consecutiva, un bel risultato per un club che cerca di stabilizzarsi ai massimi livelli.


Wigan-Manchester United 0-2 (primo tempo: 0-1)

Wigan (4-4-2):
Kirkland 7,5 – Boyce 5,5 Bramble 5 Scharner 6 Figueroa 5 – Valencia 6 Palacios 5,5 Michael Brown 6,5 (81' King sv) Koumas 6,5 – Heskey 6 Bent 6 (70' Sibierski 5,5)

In panchina:
Pollitt, Taylor, Skoko
Manager: Bruce 6

Manchester United (4-4-2):
Van der Sar 6 – Wes Brown 6 Ferdinand 6,5 Vidic 6 Evra 6 – Cristiano Ronaldo 7 Scholes 6 (67' Hargreaves 6,5) Carrick 5,5 Park Ji-Sung 6 (67' Giggs 7) – Rooney 6,5 Tevez 5,5

In panchina:
Kuszczak, Saha, Silvestre
Manager: Ferguson 6,5

Arbitro:
Steve Bennett (Kent) 4

Gol:
33' Cristiano Ronaldo, 80' Giggs
Ammoniti: Palacios, Heskey, Valencia (W), Scholes, Rooney (MU)

Silvio Di Fede

A cura di:
Silvio Di Fede

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Classifica

Squadra
Giocate
Punti
1
Manchester United
21
47
2
Liverpool
21
46
3
Chelsea
22
45
4
Aston Villa
22
44
5
Arsenal
22
41
6
Everton
21
35
7
Wigan Athletic
22
31
8
Hull City
22
27
9
Fulham
19
26
10
West Ham United
21
26
11
Manchester City
21
25
12
Bolton Wanderers
22
23
13
Newcastle United
22
23
14
Sunderland
22
23
15
Portsmouth
20
23
16
Blackburn Rovers
21
21
17
Middlesbrough
22
21
18
Stoke City
22
21
19
West Bromwich Albion
22
21
20
Tottenham Hotspur
21
20

Ultime 10 partite

Partita
Risultato
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