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La cannonata di Scholes porta il Manchester United a Mosca

30/04/2008
Champions League
Ritorno Semifinale di Champions League
Manchester United - Barcellona
1-0
 
Champions League: i Red Devils soffrono ma il Barcellona non crea molto sottoporta e allora la finale di Champions League sarà tutta inglese

Il più grande rammarico della carriera di Paul Scholes è sicuramente quello di non esser riuscito a partecipare alla finale di Champions League del 1999: il centrocampista del Manchester United, infatti, subì al Delle Alpi un cartellino giallo pesantissimo nella semifinale di ritorno contro la Juventus e, essendo diffidato, scattò una squalifica che gli costrinse ad andare a Camp Nou solo da spettatore, a guardare i compagni di squadra vincere una incredibile finale contro il Bayern Monaco ribaltando lo svantaggio iniziale con i due gol di Sheringham e Solskjaer arrivati a tempo scaduto. Nove anni dopo, Paul Scholes si rifà con gli interessi, trascinando la sua squadra alla finale del Luzhniki Stadium di Mosca mettendo a segno l'unica rete del doppio confronto contro il Barcellona e facendolo con grandissimo stile, con uno dei più bei gol di quest'edizione di Champions League. E allora quest'anno la finale del torneo continentale più ambito è una faccenda tutta inglese, visto che i Red Devils affronteranno in finale la vincente del confronto tra Chelsea e Liverpool, rendendo certo il ritorno della coppa dalle grandi orecchie in terra d'Albione, a tre anni di distanza dal successo del Liverpool. E' sicuramente un momento importante per la storia del calcio inglese moderno, giunto in un periodo in cui la Nazionale dei Tre Leoni si lecca ancora le ferite per l'esclusione dagli Europei della prossima estate e arrivato a sancire in maniera indelebile la superiorità del calcio inglese, sia per l'organizzazione dei club, sia per il potere economico che rende la Premier League il campionato più allettante e più bello del mondo e che in conseguenza rafforza le rose delle squadre inglesi con la maggior parte dei giocatori più forti del mondo. Questo è un dato chiaro, anche perché per il secondo anno consecutivo tre squadre inglesi avevano occupato i quattro posti per le semifinali di Champions League, anche se lo scorso anno i club di Sua Maestà si scordarono un dettaglio non da poco, ovvero di portare la coppa in Inghilterra: a tre settimane dalla finale del 21 Maggio, invece, possiamo dire che questo buco è stato già coperto. Il Manchester United visto in questa semifinale di ritorno è stato più convincente di quello dell'andata al Camp Nou, anche se non si può essere completamente soddisfatti per questa prestazione: i Red Devils, infatti, sono andati abbastanza a sprazzi per quanto riguarda il gioco offensivo, nonostante il gol iniziale di Paul Scholes abbia sicuramente aiutato il morale della squadra. S'è dimostrato invece a due facce l'assetto difensivo, con la terza linea che ha patito molto nel primo tempo e ha rischiato di combinare diversi pasticci, riprendendo però una sicurezza più confortante nel corso della ripresa, grazie soprattutto alla grande leadership di Rio Ferdinand, lui sì autore di una prestazione quasi perfetta. Sicuramente, parlando della squadra più forte al mondo (per gioco e qualità dei calciatori), ci si aspetterebbe un cammino migliore in Champions League, dove la squadra di Sir Alex Ferguson arriva sì all'atto finale, ma senza aver mai proposto una prestazione totalmente convincente: di certo, s'è visto un gruppo dal grande carattere, ma né Lione, né Roma, né Barcellona sono state eliminate senza qualche patema di troppo. Nonostante ciò, il risultato raggiunto è sicuramente importantissimo, con il Manchester United che arriva alla sua terza finale di Champions League (o Coppa dei Campioni): come dice sempre Sir Alex Ferguson, questo è un numero che non rende merito alla grande storia dei Red Devils e per questo motivo il manager scozzese è completamente concentrato alla terza vittoria della Champions League. Fallisce invece l'assalto al trono europeo portato dal Barcellona, squadra che ha giocato soltanto il quarto d'ora iniziale con la giusta vigoria ma che poi è apparsa troppo lenta nel suo e troppo legata all'invenzione del singolo giocatore, cosa che ha messo per tutto il primo tempo in netta difficoltà l'undici inglese ma che poi non ha portato a molto: i Blaugrana possono decisamente rammaricarsi per non aver creato nessuna vera occasione in tutto il match d'andata e aver fatto lo stesso anche nella ripresa del match di ritorno, dopo un primo tempo che invece era stato buono. Adesso, però, al Camp Nou sarà tempo di rivoluzione e il primo a pagare sarà Frank Rijkaard, anche se il vero errore del presidente La Porta è stato quello di non cambiare allenatore dopo l'incredibile Liga gettata al vento nella passata stagione. Di fatto, con la conferma dell'olandese è nata un'annata impalpabile, con il Barcellona che non è mai entrato nella lotta per il titolo e che adesso rischia di dover giocare anche il preliminare di Champions League perché il Villarreal sembra avere tutte le carte in regola per conquistare il secondo posto. In secondo piano, i Blaugrana dovranno cambiare molti giocatori (da Deco a Ronaldinho, per fare due nomi) perché il progetto di gioco è miseramente fallito e non ha più funzionato dopo la Champions League conquista nel 2006.

Il Manchester United si presenta in campo con due defezioni davvero importanti come quelle di Vidic e Rooney, usciti entrambi per infortunio durante il bag match di sabato scorso contro il Manchester United: in difesa, quindi, Hargreaves torna a fare il terzino destro, con Brown che scala a fare il centrale difensivo, mentre il modulo scelto da Ferguson è un 4-4-2 molto dinamico e senza punti di riferimenti, dove Cristiano Ronaldo e Tevez fanno le punte e Nani e Park Ji-Sung partono come esterni di centrocampo. Nel Barcellona c'è un solo cambio di formazione rispetto al match di andata e riguarda l'uscita dello squalificato Marquez e l'innesto di Puyol, che salto il match del Camp Nou proprio per squalifica. E' confermata, quindi, la presenza di Iniesta nel tridente d'attacco, mentre Henry (il vecchio “nemico” del Manchester United) siede ancora in panchina.

Un po' a sorpresa, l'inizio di gara vede un Barcellona decisamente più aggressivo a centrocampo, con i catalani che mettono una foga agonistica mai vista in tutto il match di andata e aggrediscono il Manchester United anche con il pressing in mediana, una cosa abbastanza inusuale nella stagione della squadra di Rijkaard. Il pressing sembra anche funzionare discretamente, perché la difesa del Manchester United va in difficoltà e soprattutto sembra andare in apprensione, non riuscendo mai a dare la dovuta sicurezza alla squadra. Il Barcellona, quindi, finisce per prendere in mano il gioco e creare qualche insidia nei primi minuti, soprattutto perché Xavi sembra più in palla rispetto all'andata e trotterella per il campo regalando una maggiore creatività: il problema per i Blaugrana è che troppo presto il loro regista calerà e tornerà ai ritmi compassati dell'andata. Il Manchester United fatica davvero e guadagnare metri anche perché in questa prima fase di gara non c'è gioco a centrocampo e i Red Devils ricorrono sempre al lancio lungo, che diventa sempre preda dei vari Puyol e Milito.

Proprio nel periodo di grande difficoltà, i Red Devils trovano il modo di aprire la partita al 14' minuto: terribile azione difensiva di Zambrotta, che prima si fa scappare Cristiano Ronaldo rovinando al suolo per poi riuscire a rientrare, strappare il pallone al portoghese e spazzando malissimo, andando a regalare palla a Scholes che da lontano ha il tempo per prendere la mira, fa rimbalzare il pallone a terra e poi scarica una splendida conclusione che va a finire sotto l'incrocio dei pali, realizzando il gol dell'1-0 con un vero capolavoro. Victor Valdes prova il tuffo volante ma è inutile, perché il tiro è spettacolare e imparabile.

Il Barcellona accusa il colpo ma prova comunque a rispondere al 20' in contropiede: Messi salta Scholes ma non arriva nessuno a chiudere, perché Wes Brown difende in maniera terribile e gli lascia tutto lo spazio per convergere verso il centro per trovare la conclusione verso l'angolino più lontano, trovando per un Van Der Sar pronto nella respinta bassa.

Nel secondo terzo del primo tempo, però, il Manchester United ha più coraggio e crea alcune insidie per la difesa avversaria: al 21' Cristiano Ronaldo va a prendersi una lancio lungo sulla fascia sinistra e appoggia all'indietro per il bel movimento a smarcarsi di Park Ji-Sung, il quale prova a piazzare il piatto destro ma la palla esce fuori ma non di molto.

In questa fase centrale di primo tempo il Manchester United ha sicuramente più vigoria e più forza a centrocampo, Paul Scholes scaglia il suo destro che risulterà imparabile per Victor Valdes e porta il Manchester United alla finale di Champions League soprattutto perché il gol fa crescere la prestazione di Paul Scholes e i Red Devils riescono a farsi molto più vivi in attacco dove tra l'altro nessuno ha una posizione fissa e tutti tendono a scambiarsi lungo il fronte offensiva, con la difesa del Barcellona che fa fatica a leggere questi continui movimenti e che va in affanno. Oltretutto, il Manchester United lavora bene in fase di pressing, con Park Ji-Sung che in particolare fa impazzire Deco e gli strappa diversi pallone. Dall'altra parte, il gioco del Barcellona è tornato a farsi eccessivamente lento, anche se la pressione dei tre d'attacco (Iniesta, Eto'o e Messi) sui possessi dei difensori avversari o anche di Van Der Sar portano a qualche buon recupero offensiva, anche se a questa squadra sembra sempre mancare qualcosa.

Nel finale di prima frazione, però, il Barcellona torna a farsi più vivo: al 34' un taglio di Iniesta sorprende Hargreaves e permette allo spagnolo di trovare un po' di spazio per poi trovare il tocco orizzontale in area di rigore, il servizio però è impreciso ma la difesa dei Red Devils non ne approfitta e si addormenta, lasciando che a prendere il pallone vagante sia Eto'o. Il camerunese va in appoggio su Deco, il quale prova il tiro dal limite che è insidioso ma termina alto. Davvero inconcepibile la distrazione della difesa del Manchester United.

La partita è godibile e ci sono tante occasioni perché le due difese fanno acqua: nei padroni di casa in particolare sono Brown, Hargreaves e Carrick a non convincere per nulla nel loro atteggiamento difensivo, ma i Red Devils devono ringraziare Rio Ferdinand, che tiene in piedi la baracca con alcuni straordinari interventi. Nel finale di tempo il gioco torna in mano al Barcellona e il Manchester United ha nuovamente poca continuità nelle incursioni offensive.

Al 37' il Barcellona va in avanti con una manovra lenta, finché Eto'o e messi cercando una combinazione stretta, ma l'argentino sbaglia il passaggio mandandolo troppo lungo. Ancora una volta, però, la difesa del Manchester United non va a riconquistare quel pallone e a riprenderlo è Deco, il quale tira basso dal limite e la palla sfiora il palo. Il primo tempo della retroguardia dei Red Devils è davvero pessimo.

Il Manchester United soffre molto ma al 41' va vicinissimo al raddoppio: cross da sinistra da fermo di Park Ji-Sung con traiettoria a giro, Milito e Abidal si fanno sovrastare dallo stacco di Nani ma il suo colpo di testa va fuori di poco, con Victor Valdes che era rimasto fermo.

Nella ripresa cambia l'atteggiamento difensivo del Manchester United, che può contare su un ottimo Evra, il quale ha concesso davvero poco a Messi. Il Barcellona dà sempre l'impressione di poter far male in avanti con una giocata degli attaccanti o anche singola, il vero problema è però che non c'è continuità di gioco: Deco sbaglia tantissimi palloni, Xavi è tornato lento e Yaya Tourè sembra un pesce fuor d'acqua in questa squadra di palleggiatori, in quanto il suo gioco punta più sulla potenza fisica che sulla tecnica. Nel primo quarto d'ora della ripresa il Manchester United vuole chiudere la pratica per non trovarsi a soffrire nei minuti finali e riesce a dare più continuità all'azione di Cristiano Ronaldo, con il Barcellona che sembra avere paura anche solo della presenza del portoghese.

La ripresa a meno occasioni e forse la migliore arriva al 57' ed è per i padroni di casa: giocata a due sul limite dell'area tra Cristiano Ronaldo e Tevez che permette l'inserimento in velocità dell'argentino, il quale va alla conclusione inseguito da tutta la difesa avversaria ma la sua botta non è angolata e permette a Victor Valdes la respinta.

Al 60' Rijkaard prova a dare più peso in attacco e toglie Iniesta per inserire Thierry Henry, che va proprio a piazzarsi sulla sinistra del tridente offensivo.

La partita cambia nuovamente padrone perché adesso è di nuovo il Barcellona a manovrare con continuità, anche se nella ripresa trova meno spazio nella difesa avversaria rispetto al primo tempo e lo stesso Henry finisce per essere imbrigliato nelle marcature dei Red Devils e non ha spunti davvero degni di nota.

Al 71' Rijkaard cambia ancora in attacco e toglie un Eto'o positivo nel primo tempo ma decisamente in ombra nella ripresa: al suo posto entra Bojan Krkic, ma anche il suo ingresso avrà stessa sorte di quello di Henry.

I tentativi a rete del Barcellona in questa ripresa non sono certo granché: al 78' i catalani battono un corner da sinistra verso il centro dell'area, Henry si muove nell'area piccola ma non angola il colpo di testa, con Van Der Sar che può bloccare facilmente.

All'81' Cristiano Ronaldo decide di interrompere il poco educativo duello verbale con Zambrotta e si sposta sulla destra dove crea una buona ripartenza, stringendo al centro puntando Milito e andando alla conclusione dal limite, ma il suo sinistro radente finisce per essere schiacciato e termina largo.

Un minuto ci prova ancora Henry a dare un dispiacere ai tifosi del Manchester United, ricevendo palla sulla sinistra dell'area di rigore e provando un destro a giro che ha buona traiettoria ma che è molto debole e Van Der Sar lo blocca sicuro in presa plastica.

Nel finale il Barcellona tenta il tutto per tutto e cerca di creare delle mischie offensive ma non sembra avere la necessaria convinzione, mentre il Manchester United riesce a difendersi molto compatto e persino Brown si rende autore di un paio di salvataggi importanti.

Agli spagnoli non basta il recupero infinito per l'infortunio di Evra (che si prende una scarpata in faccia da Deco e che esce dal campo in barella): il Barcellona in avanti non punge e il Manchester United accede in finale di Champions League. Il fischio finale è anche una liberazione per la sofferenza dei tifosi di Old Trafford che adesso possono intonare a tutta voce il loro “Glory Glory Man United”. Alla fine il doppio confronto lo vince la squadra più forte, anche se questa non è riuscita ad esprimere tutto il suo potenziale. Questa è un'analisi che Ferguson dovrà sicuramente fare in vista della finale di Mosca, ma intanto può godersi questa gioia per poi ripensare al campionato, visto che c'è un primo posto da difendere con i denti nel match interno contro il West Ham.

Per il Barcellona questa delusione è davvero difficile da ammortizzare, anche perché la stagione finisce per essere fallimentare dopo la pomposa campagna acquisti e tutti i proclami fatti in estate: La Porta e il suo staff avranno molto da riflettere per cambiare le cose al Camp Nou. A questo punto, il Barça deve concentrarsi sulla difficile rincorsa al secondo posto, a cominciare dal match interno contro un Valencia che ha bisogno di punti salvezza: sarà un derby tra due delle tre squadre (insieme al Saragozza) più deludenti della stagione spagnola.


Manchester United-Barcellona 1-0 (primo tempo: 1-0)
(aggregate: 1-0)

Manchester United (4-4-2):
Van Der Sar 6 – Hargreaves 5,5 Ferdinand 8 Brown 5,5 Evra 7,5 (93' Silvestre sv) – Nani 6 (76' Giggs sv) Scholes 7 (76' Fletcher sv) Carrick 5,5 Park-Ji Sung 6,5 – Cristiano Ronaldo 6 Tevez 6,5

In panchina:
Kuszczak, Anderson, O'Shea, Welbeck
Manager: Ferguson 6

Barcellona (4-3-3):
Victor Valdes 6 – Zambrotta 4,5 Puyol 6 Milito 5 Abidal 5 – Deco 5 Tourè 5,5 (88' Gudjohnsen sv) Xavi 5,5 – Messi 6 Eto'o 6 (72' Bojan 5) Iniesta 5,5 (60' Henry 5,5)

In panchina:
Josè Pinto, Edmilson, Sylvinho, Thuram
Manager: Rijkaard 5

Arbitro:
Herbert Fandel (Germania) 5,5

Gol:
14' Scholes
Ammoniti: Carrick, Cristiano Ronaldo (MU), Zambrotta, Deco, Tourè (B)


Questi sono i risultati del ritorno delle semifinali di Champions League:

Martedì 29 Aprile:


Manchester United-Barcellona 1-0 (aggregate: 1-0):
14' Scholes

Mercoledì 30 Aprile:

ore 20.45

Chelsea-Liverpool (and. 1-1)

A cura di:
Silvio Di Fede

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Classifica

Squadra
Giocate
Punti
1
Manchester United
21
47
2
Liverpool
21
46
3
Chelsea
22
45
4
Aston Villa
22
44
5
Arsenal
22
41
6
Everton
21
35
7
Wigan Athletic
22
31
8
Hull City
22
27
9
Fulham
19
26
10
West Ham United
21
26
11
Manchester City
21
25
12
Bolton Wanderers
22
23
13
Newcastle United
22
23
14
Sunderland
22
23
15
Portsmouth
20
23
16
Blackburn Rovers
21
21
17
Middlesbrough
22
21
18
Stoke City
22
21
19
West Bromwich Albion
22
21
20
Tottenham Hotspur
21
20

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Partita
Risultato
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