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La doppietta di Ballack tiene aperta la corsa per il titolo

27/04/2008
Premier League
Trentaseiesima Giornata Premier League
Chelsea - Manchester United
2-1
 
Premier League: grandi emozioni a Stamford Bridge, con il Chelsea che aggancia il Manchester United e lo mette sotto pressione

Il big match di Stamford Bridge mostra un Chelsea ed un Manchester United quasi irriconoscibili, i Blues perché sembrano i lontani parenti della squadra molle e poco intensa vista da quando Avram Grant è diventato il manager, i Red Devils perché appaiono nuovamente in grande difficoltà e giocano una partita insufficiente, assolutamente lontana dagli standard soliti degli uomini di Sir Alex Ferguson. Questi sono due dei tanti aspetti forniti dall'ultimo big match stagionale di Premier League, che permette al Chelsea di agganciare il Manchester United in vetta alla classifica grazie a questo successo per 2-1 e che permette quindi ai Blues di continuare a sperare nella vittoria del titolo: Avram Grant, però, si trova costretto a “gufare” nelle ultime due partite, perché al Chelsea non basta arrivare a pari punti per vincere la Premier League, in quanto il Manchester United (come spesso capita) ha una differenza reti nettamente migliore e difficilmente colmabile (+53 contro +37) e che quindi diventerebbe Campione d'Inghilterra per il secondo anno consecutivo qualora riuscisse a vincere le ultime due partite. Non è certo un'impresa impossibile, perché i Red Devils devono affrontare in casa un West Ham ormai con pochi stimoli, per poi far visita ad un Wigan che è vicinissimo alla salvezza ma ancora non ha la matematica certezza della permanenza in Premier League, ma in questo modo la squadra di Ferguson affronterà questi due match con una notevole pressione sulle spalle e quella consapevolezza di non poter più sbagliare, visto che tutto il margine di vantaggio è stato sprecato in queste ultime due giornate, con il pareggio di Blackburn e, appunto, la sconfitta di Stamford Bridge. Il Manchester United ha ancora tutto nelle proprie mani e in questo momento pesa come un macigno quel gol che Tevez ha realizzato all'88' minuto della trasferta di Blackburn, evitando un'altra sconfitta e portando a casa quel punto che adesso permette ai Red Devils di essere ancora con un minimo margine da gestire e di non essere dipendenti dai risultati di altre squadre. E' proprio questa invece la situazione del Chelsea, che deve vincere in casa del Newcastle (cosa non facilissima viste le condizioni fisiche dei Magpies) e in casa contro il Bolton e pregare in un ulteriore passo falso del Manchester United, una situazione non certo confortevole ma decisamente migliore di quella creatasi due giornate fa, quando i Blues scivolarono a -5 dalla vetta della classifica: la colpa fu un atteggiamento a tratti arrogante mostrato nel match interno contro il Wigan, la causa fu l'altro gol pesantissimo che rischia di decidere il titolo, ovvero la zampata di Emile Heskey che permise ai Latics di pareggiare al 92' a Stamford Bridge, stappando due punti vitali alle speranze di titolo di Avram Grant. Il Manchester United è ancora favorito per il titolo ma in questi ultimi 180 minuti tutto può ancora succedere, soprattutto perché (come costume inglese in ogni finale di stagione) nei campionati britannici non esistono squadre che regalano punti anche se ormai non hanno obiettivi e quindi sia West Ham che Wigan dovranno esser battuti sul campo, così come d'altro canto in Chelsea dovrà battere sul campo sia il Newcastle che il Bolton. Questo scontro diretto tra le due forze maggiori della Premier League è stato davvero spettacolare e soprattutto vibrante dall'inizio alla fine, con l'andamento della partita che ha saputo regalare mille emozioni e ha confermato che cos'è il calcio inglese. Come tutte le sfide thrilling che si rispettino, il match s'è deciso negli ultimi minuti con una decisione importante presa dal guardalinee, che ha visto e segnalato un fallo di mani di Carrick in area di rigore e che ha decretato un penalty realizzato da Ballack, con Van Der Sar che non è riuscito ad emulare un paio di precedenti favorevoli: il primo riguarda la scorsa stagione, quando alla penultima giornata il portierone olandese consegno il titolo ai Red Devils, parando un calcio di rigore a Darius Vassell, mentre ad inizio stagione l'ex Ajax si è ripetuto alla grande proprio contro il Chelsea nel Community Shield, quando la sfida fu decisa ai rigore e Van Der Sar fu perfetto nel parare tre realizzazioni su tre ai Blues. Questa volta la storia è stata diversa e Ballack ha mostrato la freddezza giusta e adesso il Manchester United sente il fiato del Chelsea sul proprio collo, in una volata finale che davvero si deciderà al fotofinish.

Il Chelsea scende in campo con il solito 4-1-4-1 e con tre cambi di formazione rispetto all'undici sceso in campo martedì scorso contro il Liverpool nell'andata della semifinale di Champions League: Obi Mikel va a prendere il posto di Makelele in mediana, Kalou quello di Malouda sulla corsia di sinistra, mentre Frank Lampard dà forfait per un grave lutto familiare, visto che giovedì scorso è venuta a mancare sua madre Pat per una grave forma di polmonite. Al posto di Lampard gioca Essien, che si piazza come interno destro, con Ballack postato come interno sinistro. Il Manchester United lascia a riposo Cristiano Ronaldo in vista del match contro il Barcellona di martedì prossimo e opta per un 4-4-1-1 con Rooney che va a fare l'unica punta, con Anderson ad agire alle sue spalle e i rientranti Nani e Giggs sulle due corsie. Un altro innesto a sorpresa è quello di Fletcher in mediana, mentre in difesa è importante il rientro di Vidic, che è reduce da qualche settimana un po' difficile visto che prima ha dovuto affrontare un infortunio al ginocchio e poi ha dovuto saltare la partita del Camp Nou di mercoledì scorso per un problema intestinale.

Passano meno di 30 secondi e Wes Brown rischia subito di combinare una delle sue solite frittate, con un retropassaggio folle che stava per prendere in controtempo Van Der Sar, il quale in tuffo riesce però a toccare il pallone e a salvarsi. L'azione prosegue e Essien cerca la botta da fuori con traiettoria a scendere, ma la palla termina comunque alta sulla traversa.

Dopo una partenza preoccupante per le tante difficoltà difensive provocate soprattutto dalle incursioni iniziali e ripetute di Kalou e Essien, il Manchester United prova a riprendere campo a difendersi con maggiore calma ma, come già successo mercoledì scorso al Camp Nou, i Red Devils sembrano avere un atteggiamento troppo remissivo e non riescono mai ad esprimere il proprio gioco. In questo inizio è Nani a provare di portare qualche iniziativa offensiva, provando a puntare continuamente Ashley Cole, non una cattiva idea. Fin dalle primissime battute, quindi, il match assume ritmi altissimi.

In estate, però, il Manchester United deve fare assolutamente un viaggio a Lourdes perché Nemanja Vidic è nuovamente sfortunatissimo e subisce un altro infortunio, facendo ricordare a tutti quella serie di incidenti che condizionò anche il finale della scorsa stagione del centrale serbo: questa volta, Vidic subisce una violenta e involontaria ginocchiata in faccia da Drogba, uscendo dal campo totalmente insanguinato. Al suo posto entra Hargreaves al 14' minuto, con l'ex Bayern Monaco che va a fare il terzino destro, con Brown al centro della difesa: in poche parole, l'assetto difensivo visto a Barcellona mercoledì scorso, con la sola eccezione della corsia di sinistra dove al posto di Evra c'è Silvestre.

Il Manchester United di tanto in tanto si crea qualche buona chance in contropiede ma deve recriminare sui tanti errori di uno sciupone Nani, egoista in alcuni casi, impreciso in altri. L'inerzia della partita, però, è totalmente in mano al Chelsea che dal primo minuto preme continuamente sull'acceleratore, mandando in bambola la difesa dei Red Devils con il continuo lavoro di Drogba e gli inserimenti da dietro a puntare i difensori avversari.

Al 21' un errore di controllo di Hargreaves a centrocampo crea un contropiede in superiorità numerica per il Chelsea, visto che il Manchester United era sbilanciato in avanti per sfruttare un calcio d'angolo: Joe Cole ha spazio e può spingere centralmente in velocità ma ignora il buon movimento di Essien sulla propria destra, intestardendosi troppo e permettendo a Carrick di toccargli il pallone da dietro. Ancora una volta, però, la difesa del Manchester United va in difficoltà quando deve liberare l'area di rigore e Silvestre spazza addosso a Carrick, con la palla che carambola per finire nei pressi di Joe Cole, il quale trova di riflesso una difficile coordinazione per la girata di destro che sorprende Van Der Sar ma che colpisce clamorosamente l'incrocio dei pali, salvando i Red Devils dal capitombolo.

Ma è un ottimo Chelsea, totalmente distante da quella squadra molle vista negli ultimi mesi grazie ad Avram Grant: questo Chelsea, invece, gioca con una determinazione e un ardore fisico che quasi sembra di rivedere la squadra dei tempi di Josè Mourinho, vista la notevole intensità e continuità di gioco che consente ai Blues di dominare a centrocampo e di puntare sempre verso gli ultimi metri. Dopo che Avram Grant ha nascosto per tutti questi mesi il Chelsea, nel match più importante è riapparso quel tipo di gioco ormai tipico dell'era Mourinho, un gioco probabilmente non spettacolare sul piano estetico ma incredibilmente intenso, con una forza d'urto a centrocampo che sembra macinare gli avversari e con i continui inserimenti di Joe Cole e soprattutto del fantastico Essien (anche lui espressosi a livelli mai visti negli ultimi mesi) a creare sempre nuovi sbocchi offensivi. Dopo mesi di critiche, finalmente si rivede un Chelsea convincente, proprio perché i giocatori sono tornati a mostrare quel furore agonistico antico e ormai cancellato dalla nuova gestione Grant-Ten Cate. Se i Blues tengono ritmi folli, il Manchester United cerca di rallentare il gioco ogni qual volta è in possesso di palla e ad addormentare la partita, ma è un intento decisamente fallito, perché in mediana Carrick soffre nettamente, mentre gli elementi offensivi non riescono ad esprimersi al meglio: Giggs è molto impreciso nei passaggi, Nani via via sembra sparire dalla partita e Anderson in partita non ci entra nemmeno. In questo modo Wayne Rooney finisce per essere totalmente isolato in avanti, proprio come lo era Cristiano Ronaldo mercoledì scorso a Camp Nou. Nell'ultimo quarto d'ora il Manchester United sembra difendersi un po' meglio, anche perché Fletcher appare in leggera crescita in fase di interdizione e riesce un po' a rompere l'intensità del Chelsea.

Ma al 46' minuto del primo tempo il Chelsea trova la solita fiammata prodotta dalla classe dei propri campioni: decentrato sulla destra e fuori area, Drogba protegge palla su Brown e lo fa ammattire con una serie di movimenti sul breve fino a quando trova lo spazio giusto per crossare a giro verso il secondo palo, I Blues onorano la memoria della madre di Lampard (deceduta giovedì scorso) dopo il gol dell'1-0 dove nessuno segue il perfetto inserimento di Ballack che in totale libertà può angolare con estrema precisione il proprio colpo di testa, non dando alcuna chance a Van Der Sar e realizzando così il meritatissimo 1-0. C'era una sola squadra in campo e quella squadra arriva all'intervallo con un giusto vantaggio. Molto bello anche il gesto dei giocatori del Chelsea, che celebrano il gol mostrando una maglietta che onora la memoria di Pat Lampard, la madre di Frankie Jr.

Dopo un primo tempo “alla Mourinho”, in avvio di ripresa riappare l'orribile Chelsea di Avram Grant, che chiede ai suoi di abbassare il baricentro e, di fatto, di smettere colpevolmente di giocare: è davvero impossibile che una squadra così incisiva nei primi 45 minuti sparisca dal campo così (per poi riapparire nei minuti successivi) se non per una precisa e errata indicazione derivante dalla panchina da qualche incompetente che Abramovich farebbe bene a sostituire nel corso dell'estate per non rendere quasi superfluo questa grande rosa di giocatori. Il Manchester United sembra essere un po' sotto shock e continua a faticare nel creare un gioco realmente incisivo e a trovare una necessaria intensità.

Il nuovo atteggiamento del Chelsea subisce al 56' una punizione anche severa: Paulo Ferreira batte una punizione a centrocampo verso Ricardo Carvalho, che va al retropassaggio verso Terry senza guardare e non accorgendosi quindi che in mezzo a loro è presente Rooney, il quale può scappare via da solo, puntare l'area e prepararsi il tiro e scagliare una conclusione chirurgica, che manda il pallone a baciare la base interna del palo per poi terminare in rete per l'1-1. Davvero incredibile la distrazione del Chelsea, soprattutto perché arrivata da un giocatore determinante in positivo come Ricardo Carvalho, che fino a quel momento era stato pressoché perfetto.

Dopo aver smesso di giocare e aver subito il pareggio, il Chelsea torna a riversarsi in attacco e a ritrovare l'intensità necessaria, mentre lo United torna a faticare proprio come succedeva nel primo tempo, senza che Ferguson sia riuscito a trovare delle giuste contromisure.

I Red Devils, però, inizialmente riescono ad allentare ogni tanto l'azione avversaria, tenendo più palla in avanti e proprio dopo un azione manovrata al 63' Giggs trova lo spazio per il tiro da fuori, con una conclusione che è potente ma che ha traiettoria troppo centrale, con Cech che devia in corner ma con qualche patema di troppo. Nel frattempo esce Rooney con un sospetto problema all'inguine da verificare anche in vista della Champions League e al suo posto entra Cristiano Ronaldo, che subito sul corner va a contatto con Ballack e i due vanno a muso duro, accendendo la partita anche sul piano nervoso e temperamentale: da qui in poi, infatti, il campo sarà anche una bolgia, con due squadre molto nervose, anche se va segnalato l'assenza di gesti realmente violenti o incivili. Infatti, quella tra Chelsea e Manchester United diventa una battaglia leale e anche per questo motivo è ancora più bella da osservare.

Al 65' Ferguson aumenta ulteriormente l'impatto difensivo della propria squadra, facendo uscire l'inesistente Anderson per l'ingresso di O'Shea: adesso Fletcher va a fare l'esterno a destra, O'Shea va in mediana con Carrick, Nani gioca largo sulla sinistra e Giggs parte alle spalle dell'unica punta Cristiano Ronaldo.

La contromossa di Avram Grant non si fa aspettare e aumenta l'impatto offensivo del Chelsea, visto che al 67' entra una punta come Anelka al posto di Paulo Ferreira, cambiando il 4-1-4-1 in un 4-4-2 con Essien a fare il terzino destro.

La partita è tesissima e al 73' il dannoso Nani regala un calcio di punizione dal limite al Chelsea, sbagliando in modo ingenuo un controllo dopo una respinta della difesa dei Red Devils e commettendo fallo su Terry: la punizione è in posizione fin troppo ghiotta, tant'è che sia Drogba che Ballack vogliono batterla e non riescono a mettersi d'accordo, arrivando a litigare in maniera molto evidente e rischiando di arrivare alle mani, sotto gli occhi di un incredulo Essien. Alla fine, ha la meglio Drogba che cerca l'incrocio dei pali dell'angolo protetto da Van Der Sar che però è molto attento e alza in corner, nonostante la folta barriera gli oscuri la visuale.

Il Chelsea continua a dominare soprattutto per la grande prova dei centrocampisti, con Ballack molto dinamico e pronto negli inserimenti e Obi Mikel che quasi somiglia al migliore Makelele per la sagacia tattica con cui riesce a svolgere il lavoro di interdizione. La partita rimane bellissima ed elettrizzante per l'importanza della posta in palio, ma nonostante la tensione spicca nel complesso l'ottimo arbitraggio di Alan Wiley, che sbaglia davvero pochissimo in un match davvero difficilissimo da tenere in mano: Wiley è davvero un arbitro strano perché è capace di sbagliare tutto in un match (come nel recente Liverpool-Blackburn) così come di azzeccare tutte le decisioni e in questo caso ha trovato la giornata giusta.

Grant le prova tutte e all'81' toglie anche Kalou e inserisce Andriy Shevchenko, con il Chelsea che adesso la butta sulla mischia e cerca il tutto per tutto per portare a casa la vittoria.

Il cronometro sembra frustrare le volontà dei Blues ma il momento topico arriva all'86' minuto, quando un cross di Essien viene toccato in maniera dubbia da Carrick in area di rigore. Wiley ha la visuale intasata e non riesce a vedere nulla, ma interviene il guardalinee a prendere la decisione più pesante possibile: è calcio di rigore per il Chelsea, il primo penalty stagionale assegnato a sfavore del Manchester United. Il guardalinee si prende le responsabilità di una decisione che potrebbe anche essere decisiva per le sorti del campionato ma i replay della tivù inglese sembrano confermare la bontà della sua segnalazione, in quanto Carrick intercetta il cross in maniera abbastanza scomposta. Stavolta nel Chelsea non ci sono litigi per la realizzazione e dal dischetto va Ballack, che spiazza Van Der Sar e calcia in maniera perfetta, realizzando il fondamentale gol del 2-1. Il primo giocatore che va ad abbracciare il tedesco è Ricardo Carvalho, che si sente decisamente sollevato vedendo che il suo precedente erroraccio non è diventato decisivo per le sorti del match.

Qualsiasi squadra avrebbe accusato pesantemente il colpo per aver subito in questo modo il gol a pochi minuti dal termine di un match dominato dall'avversario, ma questa squadra non può essere il Manchester United, che ha una reazione rabbiosa e importantissima, andando a creare due chance clamorose per il pareggio: all'89' Nani fa la prima cosa buona della sua partita controllando alla grande sulla sinistra un lancio lungo per poi toccare verso il centro dell'area. Carrick non arriva sul pallone per un contrasto regolare con Ballack mentre alle sua spalle arriva Cristiano Ronaldo che tira subito radente di sinistro, supera il possibile intervento di Cech e la palla sembra diretta verso l'angolino destro della porta ma a quel punto arriva un altro giocatore apparso in grandissima difficoltà per tutto l'incontro, ovvero Ashley Cole che ha avuto la bravura di intuire in anticipo il possibile andamento dell'azione e si era piazzato sulla linea di porta, trovandosi quindi nel posto giusto per salvare la porta e mantenere il Chelsea in vantaggio con un grande salvataggio.

Non è finita: al 91' il Manchester United batte una punizione e crea una mischia in area di rigore, O'Shea fa la sponda di testa e dall'altra parte arriva Fletcher che sempre in testa conclude ad incrociare, prendendo in controtempo Cech. Il pallone è diretto verso la porta ma anche qui arriva un salvataggio miracoloso: stavolta è Shevchenko a leggere il tempo il tiro e a trovare il pallone per spazzarlo con il sinistro, arrivando appena in tempo perché questo stava per attraversare la linea di porta. E' sicuramente il momento più importante della carriera dell'ucraino in Inghilterra, arrivato al Chelsea per segnare ma diventando decisivo per un salvataggio che vale anche più di un gol e che potrebbe valere la stagione.

Questo finale da batticuore rende ancora più incredibile la vittoria dei Blues, in una partita spettacolare che fa la gioia dei tifosi del Chelsea e la rabbia dei tifosi del Manchester United (come sempre nel calcio c'è una controparte), mentre per tutti i neutrali c'è la sensazione di aver passato due ore di pure emozioni e di grande sport, in un match che può anche essere un ulteriore spot per decantare la bellezza del calcio inglese, della Premier League e delle sue grandi squadre, di un movimento che a qualsiasi livello sa regalare spettacolo. A questo punto, che vinca la squadra migliore in questo testa a testa in vetta alla classifica.

Volendo il Chelsea è stato ancora una volta piuttosto fortunato nella serie di salvataggi sulla linea nel finale di gara, ma questa volta è una fortuna che i Blues si meritano totalmente, per il dominio impresso alla partita e per come questi giocatori hanno interpretato un match così importante. Con questo carattere tutto è possibile per i Blues, che mercoledì prossimo ospitano il Liverpool nel ritorno delle semifinali di Champions League e che il prossimo lunedì sono impegnati in una trasferta insidiosa contro il Newcastle.

D'altro canto, il Manchester United deve cambiare atteggiamento in questo finale di stagione se non vuole rovinare quanto di buono aveva fatto per tutto il resto dell'anno: in particolare, la squadra di Ferguson deve tornare ad essere propositiva contro qualsiasi avversario e imporre il proprio gioco, perché l'atteggiamento attendista non sembra essere nel dna di questa squadra e di questi giocatori. Adesso, i Red Devils aspettano il Barcellona cercando una vittoria che garantirebbe il biglietto per la finale di Champions League, mentre sabato prossimo diventa vitale ottenere una vittoria casalinga contro il West Ham per rimanere in vetta alla classifica.


Chelsea-Manchester United 2-1 (primo tempo: 1-0)

Chelsea (4-1-4-1):
Cech 5,5 – Paulo Ferreira 6,5 (66' Anelka 5) Ricardo Carvalho 5 Terry 6,5 Ashley Cole 6 – Obi Mikel 7,5 – Joe Cole 6,5 (87' Makelele sv) Essien 8,5 Ballack 8 Kalou 6 (81' Shevchenko 7) – Drogba 7,5

In panchina:
Cudicini, Belletti
Manager: Grant 6,5

Manchester United (4-4-1-1):
Van Der Sar 6 – Brown 4 Ferdinand 6,5 Vidic sv (14' Hargreaves 6,5) Silvestre 5,5 – Nani 3 Carrick 4 Fletcher 6 Giggs 5 – Anderson 3,5 (65' O'Shea 5,5) – Rooney 6,5 (63' Cristiano Ronaldo 6)

In panchina:
Kuszczak, Tevez
Manager: Ferguson 5

Arbitro:
Alan Wiley (Staffordshire) 8

Gol:
45'+1 Ballack (C), 57' Rooney (MU), 86' rigore Ballack (C)
Ammoniti: Ballack, Obi Mikel, Drogba (C), Brown, Van Der Sar, Ferdinand, Hargreaves (MU)

A cura di:
Silvio Di Fede

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Classifica

Squadra
Giocate
Punti
1
Manchester United
21
47
2
Liverpool
21
46
3
Chelsea
22
45
4
Aston Villa
22
44
5
Arsenal
22
41
6
Everton
21
35
7
Wigan Athletic
22
31
8
Hull City
22
27
9
Fulham
19
26
10
West Ham United
21
26
11
Manchester City
21
25
12
Bolton Wanderers
22
23
13
Newcastle United
22
23
14
Sunderland
22
23
15
Portsmouth
20
23
16
Blackburn Rovers
21
21
17
Middlesbrough
22
21
18
Stoke City
22
21
19
West Bromwich Albion
22
21
20
Tottenham Hotspur
21
20

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Partita
Risultato
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