
Con la vittoria del Manchester United sulla Roma sono sei le partite tra ottavi e quarti di finale tra squadre inglesi e squadre italiane, che hanno segnato una superiorità netta e palese a favore dei sudditi della Regina: tenendo conto solo di questi scontri, le squadre di Premier League hanno ottenuto cinque vittorie ed un pareggio (soltanto l'Arsenal ha pareggiato all'Emirates Stadium contro il Milan), bilancio reso ancora più evidente dagli otto gol realizzati contro gli zero subiti. Questo vuol dire che, nonostante “le squadre inglesi dormano sempre sui calci piazzati” (cit. Marcello Lippi martedì sera su Sky), il tanto strombazzato calcio italiano non è riuscito neppure a segnare un gol neanche per consolazione, e su una distanza abbastanza lunga come 6 partite questo è un dato inconfutabile. E allora, avanti tutta le squadre di Premier League, checché ne dicano gli urlatori feroci alla Caressa, gente capace soltanto a sbraitare vanamente, lasciando a casa la obiettività che dovrebbe far parte della professione del giornalista, ma incapace di pronunciare nel modo corretto i nomi dei giocatori (vedi Hargreaves), perché questa è la professionalità: per fortuna, la stessa Sky Italia propone la possibilità di sentire solo l'audio dello stadio e per gli amanti del calcio vero è possibile lo stesso guardare la partita senza sorbirsi le chiacchiere e i rumori molesti di certe telecronache. E' una netta conferma questa delle squadre inglesi, perché per il terzo anno consecutivo ben tre squadre della Premier League accedono tra le quattro semifinaliste, cosa che se accade una volta può anche esser considerata casuale, ma che se viene confermata crea un dato ineluttabile sulla qualità di queste squadre e, nel complesso, anche di un campionato come quello inglese che riesce sempre ad impegnarle severamente. A completare il fantastico trio è il Manchester United, che chiude ad Old Trafford la pratica Roma in un match di ritorno caratterizzato da due “tuffi”: il primo molto antisportivo di Mancini è da “cheater” ma per l'arbitro vale un rigore che De Rossi sbaglia, il secondo di Carlos Tevez è da vero campione per la coordinazione che l'argentino riesce a trovare per realizzare il gol che sigilla partita e qualificazione. I Red Devils avevano pure fatto riposare alcuni elementi fondamentali ma in realtà non hanno convinto fino in fondo, perché nell'intervallo tra il calcio di rigore sbagliato da De Rossi e il gol di Tevez sono sembrati un po' disuniti e hanno faticato per fare la partita, cosa che invece la squadra di Ferguson aveva fatto nella prima mezz'ora e in modo delizioso, con un predominio di pura classe in cui è mancato soltanto il gol. E' un peccato che un episodio così controverso come quel rigore abbia interrotto quel grande calcio spettacolare, perché quei 30 minuti iniziali sono stati una pura lezione di gioco. Della Roma c'è poco da aggiungere, perché la squadra di Spalletti aveva oggettivamente pochissime speranze di qualificarsi all'Old Trafford e aveva gettato tutto all'andata: la squadra italiana ha provato a mordere anche nella partita di ritorno ma non c'è riuscita con la sufficiente incisività che ci vuole a questi livelli.
Il Manchester United deve provare a quantificare il 2-0 ottenuto in Italia all'andata e si presenta a questo match di ritorno con una formazione un po' a sorpresa, visto che Ferguson lascia in panchina sia Cristiano Ronaldo che Rooney, lasciandoli riposare in vista dell'importantissima sfida di domenica prossima contro l'Arsenal: non sono certo tante le squadre che possono permettersi di fare rotazione massiccia in un quarto di finale di Champions League, visto che a riposo rimangono anche Evra e Scholes. Il 4-1-4-1 dei Red Devils vede quindi Tevez unica punta, mentre Hargreaves gioca sul centro-destra, con Carrick a fare il mediano davanti alla difesa, la quale deve fare a meno di Vidic, sostituito dal giovane Piquè. Nella Roma ci sono due novità rispetto al match di andata: rientra Juan e prende il posto di Tonetto, con Cassetti a fare il terzino sinistro e Panucci a destra, mentre a centrocampo Perrotta prende il posto di Aquilani.
Prima della partita c'è un minuto di silenzio, che dovrebbe essere di solo silenzio (come accade sempre in Inghilterra) ma che viene rovinato da diversi spettatori poco intelligenti che preferiscono cantare cori contro la Lazio: una vera vergogna, sottolineata poi dai fischi di tutto l'Old Trafford. Questo è essere incivili.
Il Manchester United inizia bene la partita e al 6' minuto crea la prima occasione: Carrick riceve palla sulla trequarti e verticalizza subito, Panucci è piazzato molto male e rimane un paio di metri dietro la linea difensiva della Roma, tenendo in gioco Park Ji-Sung che sorprende quindi alle spalle i difensori centrali e poi schiaccia troppo la conclusione e la palla termina larga.
Dopo la brutta prova difensiva di Middlesbrough, il Manchester United sembra molto concentrato dietro e prova ad inserirsi in avanti con il solito continuo movimento di tutti gli uomini offensivi, che creano tanti pericoli per la difesa della Roma. In particolare, parte benissimo dai blocchi Park Ji-Sung, che recupera un paio di buoni palloni in interdizione ed è molto mobile, spingendo molto sulla sua corsia. Di fatto, il Manchester United domina i giochi in questo inizio, mostrando diverse ottime azioni.
L'azionale corale del 10' minuto è addirittura splendida: palla in diagonale su cui Tevez fa velo lasciando scorrere per Giggs, che premia l'ennesimo inserimento in avanti di un determinatissimo Owen Hargreaves con uno splendido lancio a cambiare gioco, l'anglo-canadese, però solo davanti a Doni non ha la freddezza di superarlo con la conclusione e finisce per tirare troppo addosso al portiere, con la palla che finisce la corsa in corner. Il Manchester United, però, è davvero molto pericoloso.
Al 16' Tevez controlla un buon pallone di petto a centrocampo e serve subito sul centro-destra per un altro inserimento in area di Hargreaves che poi mette dentro un buon pallone basso che Giggs, dall'altra parte, calcia subito di controbalzo, trovando una buona traiettoria ma anche una buona respinta di Doni, che riesce a rispondere con un buon movimento nonostante il tiro del mago gallese lo abbia preso in controtempo.
L'inizio di partita di Owen Hargreaves è davvero stratosferico, con l'ex mediano del Bayern Monaco che sembra essere presente in ogni zona del campo, correndo per tre giocatori: il nazionale inglese è una spina nel fianco della difesa per i suoi continui inserimenti in velocità e a puntare in area, ma non fa di certo mancare il solito preziosissimo lavoro di interdizione. A soffrire degli attacchi di Hargreaves sono in particolare Juan e Cassetti, che compongono la cerniera nel centro-sinistra della difesa della Roma ma che non ci capiscono davvero nulla. La partita è molto godibile e ha un gran ritmo, soprattutto per merito di un ottimo Manchester United, a cui manca soltanto il gol per chiudere definitivamente questa pratica.
I Red Devils non ci riescono neppure al 23' nonostante un'altra splendida azione palla a terra: Park Ji-Sung lascia scorrere il pallone sulla fascia destra per Hargreaves che va sul fondo e mette dentro una gran palla bassa per l'inserimento in area dello stesso Park Ji-Sung, il quale però buca la conclusione con il piatto. La palla prosegue la propria traiettoria fino al limite dell'area dove arriva Anderson a cercare la botta di prima con il sinistro, ma la sua conclusione finisce troppo centrale e Doni può bloccare. In questo avvio, però, c'è sempre lo zampino di Hargreaves nelle azioni più belle dei padroni di casa.
Padroni di casa che sono padroni del campo e dominano la partita fino a quando l'arbitro Ovrebo non sceglie di fare il protagonista,
premiando un tuffo di Mancini su presunto intervento di Brown al 30' minuto: in realtà è proprio il brasiliano a simulare, andando a strisciare il piede destro per cercare il contatto con il difensore, ma l'arbitro è a due passi e abbocca come un dilettante, assegnando il calcio di rigore. Dal dischetto va un nervosissimo De Rossi che calcia molto male e manda il pallone alle stelle, salvando il Manchester United da uno svantaggio che sarebbe stato davvero ingiusto, sia per il gioco espresso che per l'inesistenza di questo penalty, dopo il quale Mancini verrà fischiato (e giustamente) per tutta la partita dai tifosi del Manchester United che gli affibbiano anche l'etichetta di “cheater”, ovvero imbroglione.
Il rigore cambia la partita e l'atteggiamento del Manchester United, che invece di trovare maggiore carica dall'errore dell'avversario finisce per pagare un po' di paura, arretrando il baricentro e dando più spazio di manovra alla Roma, ma gli italiani non gestiscono bene il pallone e commettono tanti errori negli spazi brevi.
Il trend prosegue anche in avvio di ripresa, dove la Roma crea anche un paio di occasioni: al 49' Vucinic ci prova da lontano, la conclusione non è granché ed è pure centrale ma il Manchester United trova modo di complicarsi la vita da solo, perché Van Der Sar respinge cortissimo e non si rialza da terra a riprendere il pallone che era rimasto lì a pochi passi, al “rimbalzo” (per usare un termine cestistico) Ferdinand non taglia fuori Cassetti e si fa anche anticipare, ma i Red Devils in qualche modo riescono poi a chiudere e a salvarsi dal pasticcio creato.
Al 57' Pizarro batte un corner da destra, Juan prende il tempo a Brown e stacca per colpire di testa, dando al pallone una traiettoria ben angolata ma anche troppo poca forza, permettendo quindi a Van Der Sar di bloccare facilmente.
La Roma prova a giocarsi le ultime carte in attacco, ma di fatto fa fatica a creare delle vere occasioni da gol, nonostante una discreta pressione. Il Manchester United torna ad andare un po' in difficoltà e torna a soffrire in difesa, anche perché Ferdinand non appare in condizioni fisiche perfette ma stringe i denti per restare in campo ed aiutare i compagni nel momento di maggiore difficoltà del match. Il Manchester United ha quindi un netto calo che dura per circa venti minuti, con Anderson in particolare che appare sparito dalla partita. A metà ripresa il Manchester United ritrova sicurezza, anche se non trova più quella fluidità offensiva vista nel primo tempo. Contemporaneamente, però, la Roma si innervosisce, capendo di non esser riuscita a creare grandi palle gol nel periodo più favorevole di partita: Panucci, in particolare, finisce per andare diverse volte a contatto con Anderson.
Al 69' Spalletti prova l'ultima mossa della disperazione, con l'uscita dal campo dell'impalpabile Pizarro e l'ingresso di Giuly, che va a fare il trequartista con Perrotta arretrato in mediana.
La speranza dell'allenatore italiano, però, dura appena un minuto, perché il Manchester United colpisce: break di Tevez che apre sulla destra per la spinta del solito Hargreaves, il quale mette un cross al centro che viene spinto in rete dallo stesso Tevez con un tuffo di testa eccellente e anche molto difficile, perché la palla stava scendendo tantissimo nella propria traiettoria e l'argentino la colpisce di testa quando essa era quasi a terra. E' un gol splendido che vale l'1-0 e che chiude quei conti qualificazione che erano già stati chiusi all'andata.
Il finale è pura accademia e Ferguson all'81' dà la passerella d'onore a Gary Neville, che rientra finalmente da tutta la serie di infortuni che gli ha impedito di scendere in campo per oltre un anno e va subito a riprendersi la fascia da capitano. Il pubblico è tutto per lui e ogni suo tocco di palla corrisponde ad un'ovazione.
Il Manchester United va a crearsi anche l'ultima occasione all'88': verticalizzazione per Rooney (entrato al 74' minuto) per Park Ji-Sung, che si presenta solo davanti al portiere anche perché la propria posizione di partenza è irregolare e non viene segnalata dal guardalinee, Doni però esce puntualmente e manda la palla oltre la traversa con una buona parata sul tiro del sudcoreano.
Il Manchester United accede quindi alle semifinali in maniera molto brillante e rimane la squadra favorita per alzare il trofeo, anche se adesso il pensiero di Ferguson è già proiettato verso il campionato, visto che domenica prossima c'è una partita fondamentale contro l'Arsenal, con i Red Devils che cercano la vittoria per tenere il Chelsea a distanza di sicurezza.
Manchester United-Roma 1-0 (primo tempo: 0-0)
(aggregate: 3-0)
Manchester United (4-1-4-1): Van Der Sar 6 – Brown 5,5 Ferdinand 6 Piquè 6,5 Silvestre 6 – Carrick 5,5 (74' O'Shea sv) – Park Ji-Sung 6,5 Hargreaves 8,5 Anderson 5 (81' Neville sv) Giggs 5,5 (74' Rooney sv) – Tevez 7
In panchina: Kuszczak, Cristiano Ronaldo, Scholes, Welbeck
Manager: Ferguson 6,5
Roma (4-2-3-1): Doni 7 – Panucci 5 Mexes 6 Juan 4,5 Cassetti 5 (56' Tonetto 5,5) – Pizarro 5 (69' Giuly 5) De Rossi 5 – Taddei 6 (81' Esposito sv) Perrotta 6 Mancini 3 – Vucinic 5,5
In panchina: Curci, Cicinho, Aquilani, Brighi
Manager: Spalletti 5,5
Arbitro: Tom Ovrebo (Norvegia) 3
Gol: 70' Tevez
Ammonito: Perrotta (R)
In semifinale, il Manchester United dovrà affrontare una partita decisamente affascinante, visto che l'avversario dei Red Devils sarà il Barcellona: la squadra di Rijkaard ha bissato l'1-0 dell'andata con un omologo risultato al Camp Nou contro lo Schalke 04, ma non può certo essere felice per la prestazione. Anzi, nel primo tempo a dominare è la squadra tedesca che però, come all'andata, ha il demerito di non quantificare la propria supremazia e finisce per pagare in maniera pesante nel finale di primo tempo, quando la difesa dello Schalke 04 pasticcia in area di rigore e permette a Yaya Tourè di realizzare l'unico gol della partita. Nella ripresa la squadra di Slomka sparisce dal campo e per il Barcellona è più facile controllare, ma Rijkaard dovrà risolvere molti problemi in vista di questa semifinale davvero complicata.
Questi sono i risultati nei match di ritorno dei quarti di finale di Champions League:
Martedì 8 Aprile:
Chelsea-Fenerbahce 2-0 (aggregate: 1-2): 4' Ballack, 87' Lampard
Liverpool-Arsenal 4-2 (aggregate: 5-3): 13' Diaby (A), 30' Hyypia (L), 69' Fernando Torres (L), 84' Adebayor (A), 86' rigore Gerrard (L), 92' Babel (L)
Mercoledì 9 Aprile:
Barcellona-Schalke 04 1-0 (aggregate: 2-0): 43' Tourè
Manchester United-Roma 1-0 (aggregate: 3-0): 70' Tevez
Questi sono gli abbinamenti per le due semifinali di Champions League:
Liverpool-Chelsea
Barcellona-Manchester United
Questo è invece il programma della prossima giornata di Premier League che si giocherà nel corso del prossimo weekend:
Sabato 12 Aprile:
ore 16.00
Birmingham City-Everton
Bolton-West Ham
Derby County-Aston Villa
Reading-Fulham
Sunderland-Manchester City
Tottenham-Middlesbrough
ore 18.15
Portsmouth-Newcastle
Domenica 13 Aprile:
ore 14.30
Liverpool-Blackburn
ore 17.00
Manchester United-Arsenal
Lunedì 14 Aprile:
ore 21.00
Chelsea-Wigan
A cura di:
Silvio Di Fede
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