
Il Manchester United ha il sussulto finale e ottiene il pareggio in un match di altissima intensità e dai tanti episodi, a cominciare dalla rete del pareggio che appare “dubbia” nell'assegnazione: il gol infatti, è stato attribuito a Carlos Tevez, ma la dinamica non è chiara e di fatto potrebbe essere un autogol di Dawson. Non cambia però la sostanza, con i Red Devils che portano a casa un punto che lascia adito a due possibili letture: quella positivistica parla di un punto guadagnato contro un avversario insidioso grazie al colpo di coda finale, quella più negativa invece di un pareggio che costa la vetta della classifica. E' un po' la storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto ed entrambe le versioni hanno molto di vero. Grande merito va dato al Tottenham, capace di imbrigliare per 70 minuti il Manchester United per poi subire l'assalto finale: gli Spurs, però, nella ripresa sprecano alcuni contropiedi ghiottissimi e devono essere rammaricati per non aver chiuso la partita, anche perché sarebbe stato un mezzo miracolo uscire con un clean sheet dopo la fortissima pressione messa in atto dalla squadra di Sir Alex Ferguson.
Il Tottenham presenta dal primo minuto due dei nuovi acquisti effettuati da Juande Ramos, il quale ha pensato bene di puntellare una difesa decisamente poco solida: c'è l'esordio al White Hart Lane per Jonathan Woodgate, mentre il terzino Alan Hutton indossa per la prima volta la maglia degli Spurs. Nonostante alcune dichiarazioni e gesti poco carini, Pascal Chimbonda è rimasto al White Hart Lane e si trova costretto ad adattarsi sulla fascia sinistra. Il Manchester United scende in campo con la migliore formazione disponibile, con Paul Scholes che si riprende il posto in regia lasciando in panchina il brasiliano Anderson. A fianco di Scholes gioca Hargreaves, mentre Giggs e Tevez tornano a giocare dal primo minuto dopo il turno di riposo di mercoledì scorso.
L'inizio del match è molto equilibrato ma anche molto aperto, nonostante si arrivi quasi a metà di prima frazione prima di vedere il primo vero brivido della partita. Il Tottenham vuole imporre il proprio gioco a centrocampo e punta molto sulle corsie esterne, specialmente con Aaron Lennon che sembra subito in buona giornata e capace di mettere in grande difficoltà un Evra che non sta attraversando un grande periodo di forma. Il Tottenham, però, non ha grande brillantezza nel gioco, dovuta soprattutto all'assenza di movimento senza palla e anche alla poca presenza di Robbie Keane, mai nel vivo del gioco. Il Manchester United sembra attendere gli avversari per poi provare a ripartire in contropiede e non ha la solita solidità in mediana.
Al 21', però, a ripartire bene è il Tottenham grazie ad una ripartenza portata avanti da Jermaine Jenas, Hargreaves lo ferma in area di rigore ma Lennon ha seguito l'azione e riprende il pallone, accentrandosi per entrare in area di rigore con un'accelerazione irresistibile per poi mettere dentro un cross basso, Van Der Sar si distende in tuffo e riesce a toccare il pallone, che però viene raccolto da Berbatov per il facile tap-in vincente. E' la rete dell'1-0, grazie soprattutto alle grandi doti di Lennon. Il gol però nasce da una situazione decisamente paradossale e gestita malissimo dall'arbitro Clattenburg: il contatto tra Hargreaves e Jenas è sicuramente falloso e da calcio di rigore, ma l'arbitro lascia proseguire dando probabilmente il vantaggio. A quel punto, però, Jenas nella caduta tocca involontariamente ma abbastanza nettamente il pallone con il braccio, prima che questi vada finire su Lennon: di fatto, per dare il vantaggio Clattenburg ha fatto proseguire un'azione visibilmente irregolare, gestendo malissimo la situazione.
La partita adesso cambia sensibilmente perché adesso è il Tottenham ad abbassare il baricentro per aspettare il Manchester United, riuscendo a dare poco spazio ai Red Devils grazie ad un buon pressing.
Al 33' c'è la prima buona manovra del Manchester United, che libera Rooney sulla destra: l'ex Everton mette dentro un cross morbido, Cristiano Ronaldo è solo in area e gira di testa ma non trova la precisione e manda il pallone largo.
Al 36' è nuovamente irrefrenabile l'accelerazione di Lennon sulla destra: l'esterno mette dentro un pallone morbido per la girata di Berbatov dal centro dell'area, ma il bulgaro non trova la coordinazione giusta e spedisce la conclusione alta.
Il Manchester United fatica molto a manovrare, soprattutto perché Paul Scholes non appare in grande giornata e non ha alcun impatto a centrocampo. In questo modo, faticano ad accendersi anche i fuoriclasse d'attacco, con Ryan Giggs che non si fa mai vedere, Rooney che combina poco e Carlos Tevez che corre molto ma spesso non ha lucidità. Così, a provarci con più continuità è Cristiano Ronaldo, che spesso si spinge in avanti quasi a fare lui la seconda punta, per provare a sfruttare il proprio feeling realizzativo. I Red Devils appaiono anche eccessivamente nervosi e contestano ogni decisione dell'arbitro Clattenburg, che di suo ci mette un arbitraggio francamente penoso ma che di certo non va soltanto dalla parte del Tottenham, con un certo equilibrio nei suoi errori-orrori. Il nervosismo dei giocatori del Manchester United è dettato soprattutto dal loro ultimo precedente con Clattenburg, che arbitrò Bolton-Manchester United, sfida vinta dai Trotters con Ferguson che insultò l'arbitro durante l'intervallo e subì anche una discreta squalifica: sotto accusa fu la condotta arbitrale, con il manager scozzese che si lamentò della troppa permissività di Clattenburg per il gioco fin troppo fisico del Bolton.
Di certo Ferguson non potrà lamentarsi di Robbie Keane, che al 56' omaggia i Red Devils di un clamoroso regalo: splendida serpentina di Berbatov in mezzo a tre avversari che libera una prateria per Robbie Keane al limite dell'area, l'irlandese ha lo spazio per fare quello che vuole ma cerca una conclusione debolissima che di fatto si trasforma in un passaggio per Van Der Sar. Questo è un gol letteralmente mangiato,
con Keane che rovina brutalmente uno splendido saggio di classe di Dimitar Berbatov.
La partita è molto tesa e di conseguenza intensa, ma in generale non c'è grande lucidità: il ritmo però è altissimo e la partita può comunque essere considerata bella, perché c'è sempre l'impressione che qualcosa d'importante possa accadere da un momento all'altro. Al 60' accade che Ferguson sostituisce Scholes e Giggs per inserire Anderson e Nani e sono cambi che ci stanno tutti, visto che sia Scholes che Giggs erano assolutamente impalpabili. Sono anche cambi che mutano il volto dei Red Devils, che prendono sempre più ritmo e diventano sempre più insidiosi, fino ad effettuare una pressione asfissiante negli ultimi 20 minuti. Per gran parte del secondo tempo, però, mancano le vere occasioni da rete per il Manchester United. Il Tottenham prova a resistere grazie all'ottima partita in interdizione di Huddlestone e anche Malbranque riesce a rendersi molto utile in copertura. Come al solito a deludere è Jenas, sempre eccessivamente assente nelle fasi calde delle partite.
Al 66' prova Malbranque a rendersi insidioso con palleggio e tiro da fuori, con palla troppo centrale e bloccata bene da Van Der Sar.
Anderson ha nettamente cambiato il ritmo della manovra diventando il migliore in campo del Manchester United e al 76' trova un grande break: il brasiliano si muove splendidamente per crearsi lo spazio per il tiro da fuori che è basso e insidioso e trova l'ottima risposta di Cerny a deviare in corner.
Diventa sempre più forte la pressione dei Red Devils, con Nani davvero molto attivo.
All'82' il Manchester United riesce a creare una superiorità numerica in fase d'attacco e Rooney tocca un pallone rasoterra per Tevez che è solo al centro: l'argentino però controlla male e Chimbonda riesce ad esibirsi in un recupero alla disperata a mandare il pallone in corner e a salvare gli Spurs da un grande pericolo.
Il Manchester United non molla e fa benissimo perché al 94' riesce a guadagnarsi un calcio d'angolo, che con i tre minuti di recupero assegnati è anche l'ultimo pallone del match: avanza in attacco anche Van Der Sar ma Nani crossa verso l'area piccola dove Tevez è lasciato incredibilmente solo dalla retroguardia degli Spurs. Forse Tevez tocca il pallone in girata, forse Dawson lo anticipa di testa, fatto sta che il pallone termina in rete e i Red Devils trovano l'1-1 proprio all'ultima azione del match. La regia e i siti inglesi nel dubbio assegnano il gol a Tevez, ma la forte impressione è che sia Dawson a toccare il pallone e a realizzare l'autogol.
Cambia poco per il Manchester United che porta a casa un buon punto e per Sir Alex Ferguson che nel post-partita non nasconde la propria furia verso l'arbitro Clattenburg: lo scozzese se la prende con molte decisioni a cominciare dai sette ammoniti del Manchester United, numero decisamente abnorme e insolito ma va anche considerato che ben tre ammonizioni sono dovute a proteste, oltre a Tevez ammonito per essersi tolto la maglietta nell'esultanza dopo il gol, per cui in questo caso non è solo colpa dell'arbitro ma molto di un nervosismo evitabile dei Red Devils. Per Ferguson è molto bruciante il giallo subito da Rooney, che in questo modo salterà il derby contro il Manchester City di domenica scorsa: non è la decisione in sé a far infuriare il manager scozzese, perché il giallo ci sta tutto per l'evidente e imbarazzante simulazione di Rooney alla ricerca di un calcio di rigore, ma viene messa sotto accusa l'inesistente coerenza di Clattenburg, che proprio qualche minuto dopo non avrebbe fatto lo stesso con un simile tentativo di Huddlestone, che tra l'altro era già stato ammonito. L'ultimo episodio che non è andato giù a Ferguson riguarda il primo tempo e precisamente un fallaccio di Jenas su Cristiano Ronaldo: il manager scozzese ha dichiarato che l'intervento era da rosso diretto, decisione che francamente sarebbe stata esagerata, ma Clattenburg s'è decisamente superato perché non ha neppure ammonito il mediano degli Spurs. Forse non ha inciso sul risultato, ma di certo l'arbitraggio è stato pessimo, anche se qualche lamentela del manager scozzese è eccessiva: adesso, tutti attendiamo la prossima puntata della saga “Ferguson vs Clattenburg”, sperando che la Federazione non abbia intenzione di designare proprio questo arbitro per il derby di Manchester di domenica prossima.
Il Tottenham era riuscito a resistere, ma un grosso errore difensivo è costato la rete del pareggio all'ultima azione: una di quelle distrazioni tipiche della gestione Jol che ancora è residuata e ancora fa danni in casa Spurs. Va però sottolineata l'ottimo inserimento degli acquisti voluti da Juande Ramos proprio in difesa: Alan Hutton è stato puntuale sia in fase difensiva che in quella di spinta, sovrapponendosi molto spesso con Lennon (tipo di gioco che piace molto al manager spagnolo, che proponeva molto questa schema al Siviglia con Daniel Alves e Jesus Navas), mentre Jonathan Woodgate ha fornita una prova pulita e senza sbavature. Adesso, gli Spurs sono attesi da una trasferta sulla carta semplice, visto che la prossima meta è Pride Park, tana del Derby County.
Tottenham-Manchester United 1-1 (primo tempo: 1-0)
Tottenham (4-4-2): Cerny 6,5 – Hutton 7 Woodgate 7 Dawson 5 Chimbonda 5,5 – Lennon 7 (79' Boateng sv) Jenas 5 Huddlestone 7 Malbranque 6,5 – Berbatov 7,5 Keane 3 (90' O'Hara sv)
In panchina: Robinson, Lee Young-Pyo, Taarabt
Manager: Juande Ramos 6,5
Manchester United (4-4-2): Van Der Sar 6 – Brown 6 Ferdinand 6,5 Vidic 5,5 Evra 5 – Cristiano Ronaldo 6 Scholes 4,5 (60' Anderson 7,5) Hargreaves 5,5 (46' Carrick 6) Giggs 4 (60' Nani 6,5) – Rooney 5,5 Tevez 6,5
In panchina: Kuszczak, O'Shea
Manager: Ferguson 6
Arbitro: Mark Clattenburg (Tyne & Wear) 3
Gol: 21' Berbatov (T), 94' Tevez (MU)
Ammoniti: Woodgate, Huddlestone, Cerny (T), Van Der Sar, Cristiano Ronaldo, Brown, Nani, Vidic, Rooney, Tevez (MU)
A cura di:
Silvio Di Fede
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