
L'anno scorso al Manchester United bastò un rimpallo in area dopo un calcio di punizione per dare ad O'Shea il pallone della vittoria al 91', con i Red Devils anche in 10 per l'espulsione di Scholes. Quest'anno basta uno schema ben congeniato allo scadere del primo tempo per permettere a Carlos Tevez il tap-in vincente: negli ultimi due anni, Anfield è stata terra di conquista per gli uomini di Sir Alex Ferguson e se la vittoria dell'anno scorso è stata decisiva nella corsa al titolo dei Red Devils, quella di quest'anno può esserlo sia perché rilancia con forza il Manchester United, sia perché crea un primo gap pesante tra il Liverpool e le altre squadre. Gerrard e Co. infatti subiscono la seconda sconfitta consecutiva e adesso sono a -9 sul Manchester United (e a -10 sull'Arsenal capolista), ricordando però che i Reds devono recuperare la partita contro il West Ham e potenzialmente portarsi a -6 sui Red Devils. Il Liverpool aveva ben giocato il primo tempo, con un atteggiamento molto aggressivo in fase di pressing e aveva creato le uniche occasioni della prima frazione, prima che Tevez mettesse il suo sigillo e facesse girare completamente la partita, perché nel secondo tempo Ferdinand e Co. si son chiusi molto bene e il Liverpool ha faticato molto a creare occasioni. Per i Reds subire una sconfitta dagli storici rivali del Manchester United, e per giunta ad Anfield, è sempre un colpo molto duro e adesso dovranno immediatamente rialzarsi se vogliono puntare al titolo perché non c'è più tempo (e punti) da perdere, per giunta in un dicembre che sulla carta vedeva i Reds impegnati in un calendario leggermente meno duro rispetto alle altre big e quindi obbligati a recuperare qualche punto alle dirette avversarie: adesso il periodo natalizio dirà tutto sulle ambizioni da titolo del Liverpool, che dovrà cercare di vincere tutte e quattro le prossime partite per restare agganciato al treno di testa.
Per l'occasione, Benitez lascia da parte la rotazione e conferma la formazione che in settimana ha espugnato brillantemente il Velodrome di Marsiglia, con Fernando Torres affiancato da Dirk Kuyt. Nessuna novità di formazione anche per il Manchester United, con Ferguson che continua a dare fiducia a centrocampo al giovane Anderson, ragazzo che sta bruciando davvero le tappe con un impatto eccezionale con la Premier League.
La prima occasione del match è per i padroni di casa, che si rendono pericolosi pur in maniera piuttosto casuale al 3' minuto: punizione di Gerrard leggermente decentrata sulla destra, Vidic riesce a respingere ma la palla è rimessa in area da una rovesciata di Fernando Torres e finisce al centro dove Hyypia è pronto nella girata al volo di destro, ma il pallone termina alto.
L'inizio di partita è molto equilibrato ma subito c'è un ritmo infernale, con le due squadre che si aggrediscono molto a centrocampo e cercano di avere la meglio sul piano della corsa: proprio per questa corrispettiva pressione, il match fatica ad ingranare un piano preciso nei primi minuti.
Al 12' però il Liverpool arriva nuovamente al tiro, con Cristiano Ronaldo, che ancora non si era visto quasi mai, che perde banalmente palla in zona difensiva: Fernando Torres tenta la conclusione rasoterra dal limite, ma non chiude bene con il destro e il pallone termina largo.
E' il Manchester United ad avere più possesso palla e soprattutto più possesso del centrocampo, anche se i Red Devils non riescono mai a manovrare con calma perché di fronte hanno l'altissima pressione del Liverpool, che aggredisce gli avversari in ogni zona del campo per recuperare palla ed attaccare subito con pochi tocchi la porta avversaria. Questa pressione sugli avversari è portata già dagli attaccanti, con soprattutto Kuyt impegnato molto in quello che in gergo viene chiamato “lavoro sporco”: lavoro che dà i suoi frutti, perché il Manchester United fatica moltissimo a creare una limpida manovra e spesso i giocatori si ritrovano ad affrettare il passaggio, con il forte rischio di perdere palla.
Nella parte centrale del primo tempo poi si ci mette anche Van Der Sar con un paio di uscite rivedibili ad aumentare la sofferenza dei Red Devils: al 27' il portiere olandese sbaglia l'uscita in mischia su calcio d'angolo, subendo forse un leggero contatto con Fernando Torres, e perde palla. Nella mischia, Kewell prova la conclusione, ma Anderson è decisivo prima a salvare sulla linea e poi ad uscire immediatamente per contrastare Fernando Torres, perché la palla resta a pochi metri dalla porta e lo spagnolo non riesce ad indirizzarla dentro la rete con il colpo di testa proprio per la pressione dell'avversario: la palla termina così fuori di poco e il Manchester United si salva da questo grosso pericolo.
Gli attaccanti del Liverpool si muovono tantissimo, specialmente Fernando Torres che appare alla continua ricerca della zona giusta per poter affondare, anche se trova sempre delle perfette chiusure dai centrali avversari, con Ferdinand e Vidic che concedono poco agli attacchi in velocità dei Reds. Il match è caldissimo e ha momenti di pressing infuocato, con il ritmo che non accenna mai a calare.
Al 31' il Liverpool batte una punizione dalla trequarti, Van Der Sar inciampa su Vidic nell'uscita e perde il tempo dell'intervento, lasciando nuovamente la porta sguarnita: in area di rigore, Fernando Torres non riesce a trovare il colpo di testa perché sovrastato da Rio Ferdinand, il quale però finisce per toccare leggermente il pallone di testa. Evra è decisivo nell'intervento, perché anticipa Kuyt su un pallone che lentamente era diretto verso la porta: per la seconda volta il Liverpool non trova il colpo decisivo in mischia per approfittare dell'errore di Edwin Van Der Sar.
Nel primo tempo si fa preferire il Liverpool, perché arriva più costantemente nei pressi della porta avversaria, pur avendo un minore possesso di palla. Il Manchester United fatica ad accendere le sue stelle, con Cristiano Ronaldo poco nel vivo del gioco e che perde diversi palloni, mentre Rooney non riesce a farsi vedere moltissimo. E' buona invece la prestazione di Tevez, molto utile in fase di pressing: l'argentino dimostra grande determinazione aggredendo gli avversari con grande dinamicità, soprattutto quando il pallone finisce sui piedi del lento Javier Mascherano, ex compagno di Tevez nel Corinthians e per qualche mese nel West Ham, che subisce la pressione dell'avversario perdendo qualche pallone di troppo.
Al 43' il Manchester United batte sull'esterno un corner, con Giggs che tocca verso il limite dell'area per Rooney, la cui rasoiata bassa sembra diretta larga: il pallone supera il tuffo di Reina e sulla traiettoria irrompe Carlos Tevez, che sottoporta tocca dentro la porta vuota e realizza la rete del vantaggio del Manchester United. L'attaccante argentino è a pochi passi dalla porta ma in posizione regolare, in quanto al momento del tiro di Rooney è in linea con il portiere Reina, considerando che Benayoun era rimasto a protezione del palo. Lo 0-1 arriva proprio nel minuti finali del primo tempo, con il Manchester United che capitalizza la prima vera occasione del proprio match.
Il gol è un colpo pesante per il Liverpool, che nei primissimi minuti della ripresa appare stranito e commette qualche errore di troppo. Nel secondo tempo, inizia molto meglio il Manchester United che può ripartire in contropiede, cercando di colpire la sbilanciata retroguardia dei Reds e creando diverse potenziali occasioni in velocità. Dopo qualche minuto sottotono, il Liverpool si riesce a scuotere e torna aggressivo alla ricerca del pareggio,
premendo molto ma faticando ad entrare negli ultimi metri. Benitez cambia i compiti degli attaccanti, con Fernando Torres che rimane più stabilmente al centro dell'attacco e Dirk Kuyt a fare un lavoro molto dispendioso al suo fianco, muovendosi tantissimo alla caccia di palloni giocabili ma sbagliandone anche molti. E' un Liverpool deciso ma che non riesce ad affondare nella difesa del Manchester United, protetta benissimo anche dal pressing e dal filtro dell'eccellente Owen Hargreaves, che recupera un numero elevato di palloni ed è ben affiancato dalla sorprendente personalità di Anderson, giocatore che sulla carta non dovrebbe essere abituato al tono di queste sfide. Nella prima metà della ripresa i Reds non creano reali occasioni da rete: la squadra di Benitez mette in mezzo un gran numero di cross, ma Ferdinand e Vidic riescono sempre ad avere la meglio sugli avversari, costruendo un fortino davanti a Van Der Sar.
A confermare questa situazione, arriva l'occasione del 69': Riise mette in mezzo un cross dalla sinistra, Kuyt tenta la girata ma la conclusione è molto difficile ed infatti il pallone termina lentamente tra le braccia di Van Der Sar. L'impressione, infatti, è che il Liverpool ha bisogno di qualche grandissima giocata, del singolo o di squadra, per poter affondare contro un'attentissima difesa del Manchester United.
Gli ospiti sono sempre pronti a ripartire in contropiede e al 72' Tevez appoggia all'indietro per Hargreaves, la cui conclusione dalla distanza però termina alta.
Al 76' è Ryan Babel (entrato da qualche minuto al posto di Harry Kewell, autore di una discreta prestazione ma che non ha ancora i 90 minuti sulle gambe) a tentare la grande giocata: su un lancio lungo dalla difesa, Brown rinvia male con il colpo di testa e la palla termina sui piedi dell'olandese, che dalla sinistra prova il destro dal limite ad incrociare con buona potenza, ma la palla termina fuori di pochissimo. Questa era davvero una grande occasione per il Liverpool.
Il Manchester United ha grandissimi spazi per il contropiede e al 78' si accende per la prima ed unica volta della partita Cristiano Ronaldo: il portoghese è eccezionale nel controllo ad aggirare Hyypia e attacca con velocità l'area di rigore, per poi mettere un cross basso molto insidioso. Dall'altra parte arriva Rooney che da posizione ravvicinata non riesce a deviare il pallone in porta, sciupando una grande chance per chiudere la partita.
Il finale è infuocato, perché il Liverpool attacca a tutto organico e naturalmente lascia grandissimi spazi per il contropiede avversario: i Reds però sono confusionari nelle loro azioni e non riescono ad essere lucidi, perché nella zona centrale si crea spesso un mucchio di giocatori che consente al Manchester United di non lasciare alcuno spazio alle sortire avversarie. Il Liverpool ha bisogno di qualche spunto individuale per trovare l'episodio decisivo, ma questo spunto tarda ad arrivare: ad esempio, non arriva mai da Ryan Babel che partendo da sinistra fa sempre la stessa finta per portarsi sul destro, che viene subito letta dai giocatori del Manchester United e disinnescata con efficacia, con l'olandese che non tenta mai un altro tipo di giocata.
Il Liverpool ci prova alla disperata: all'85' Gerrard riprende una respinta e tenta il sinistro dal limite, ma la palla termina alta.
Al 90' su un lancio lungo si crea un discreto spazio: Fernando Torres spizza di testa, Crouch controlla il pallone e tenta il destro da fuori ma la conclusione è larga.
L'ultima occasione arriva al 92' minuto con una punizione dal limite dell'area: va Gerrard alla conclusione, con un destro a giro che termina alto e non dà tanti brividi a Van Der Sar.
Non c'è più tempo e il risultato premia il Manchester United, che anche quando non gioca benissimo e ha molti uomini chiave non in giornata riesce ad espugnare un campo difficilissimo come Anfield, dimostrando una cinicità assoluta: di fatto, nel secondo tempo i Red Devils non hanno sofferto neanche molto, perché sono stati bravi a controllare la partita e a non lasciare alcuno spazio agli avversari. Con i vari Rooney e Cristiano Ronaldo in giornata migliore, il Manchester United avrebbe addirittura chiuso la partita con i tanti contropiedi pericolosi creati nella ripresa. E' una vittoria però importantissima, che lancia il Manchester United in classifica e che pone la squadra di Sir Alex Ferguson nel ruolo di favorita principale per il titolo: i Red Devils dovranno stare attenti ai ritorni di Liverpool e Chelsea, oltre che all'Arsenal capolista, ma come organico sembrano poter essere superiori a tutti. Anche perché, dopo un inizio in sordina, Carlos Tevez si è messo a girare per il meglio nei meccanismi di gioco del Manchester United, mettendo pure a segno delle reti pesanti: l'argentino arriva a sette gol in questa Premier League, non male per un attaccante che parte molto da lontano e che ha il compito di aprire spazi agli inserimenti dei compagni. Inoltre, Tevez aveva già segnato il gol decisivo nell'altro big match vinto dagli uomini di Ferguson, ovvero quello contro il Chelsea, per cui si dimostra davvero determinante. Adesso anche per il Manchester United comincerà il duro periodo natalizio, che sarà inaugurato dal match casalingo contro l'Everton, squadra in ottime condizioni di forma.
Frena il Liverpool, sconfitto dal Manchester United nuovamente grazie ad un episodio (il gol di fatto è un mix tra schema ben architettato e colpo di fortuna, visto che il tiro di Rooney smarca di fatto Tevez) e poi incapace di avere la meglio della solida difesa del Manchester United: lo specchio di questa considerazione è il secondo tempo di Fernando Torres, che non riesce mai ad incidere perché stretto nella morsa di Ferdinand e Vidic. Così lo spagnolo, che era apparso molto vivo nel primo tempo, stavolta non riesce a trascinare i suoi, in una ripresa che ha visto il Liverpool soccombere sul piano tattico. Inoltre, i Reds pagano l'inutilità della presenza in campo di Javier Mascherano nelle fasi finali di gara, visto che l'argentino si è dimostrato totalmente incapace di manovrare con lucidità in una situazione in cui il Liverpool attaccava con forza. Come detto, è fondamentale per Benitez vincere tutte le partite del periodo natalizio per recuperare il terreno perduto prima che il gap diventi incolmabile: il calendario dei Reds vede Portsmouth in casa, Derby County e Manchester City in trasferta e, infine, il Wigan ad Anfield. Ci sono partite ostiche (il Manchester City finora ha sempre vinto in casa, mentre il Portsmouth proviene da sette vittorie consecutive in trasferta), ma una squadra che deve tornare in lotta per il titolo deve assolutamente puntare a tutti i dodici punti disponibili. I Reds torneranno in campo mercoledì per i quarti di finale di Carling Cup, andando a far visita al Chelsea in una sfida tra le due squadre deluse dai due big match domenicali.
Liverpool-Manchester United 0-1
Liverpool (4-4-2): Reina 6 – Arbeloa 6 Hyypia 6,5 Carragher 6,5 Riise 6,5 (80' Fabio Aurelio sv) – Benayoun 5,5 Gerrard 6,5 Mascherano 4 Kewell 6,5 (65' Babel 5) – Fernando Torres 6 Kuyt 5 (73' Crouch sv)
In panchina: Itandje, Lucas Leiva
Manager: Benitez 6
Manchester United (4-4-2): Van Der Sar 5 – Brown 6 Ferdinand 7 Vidic 7 Evra 6,5 – Cristiano Ronaldo 5 Anderson 6,5 (90' O'Shea) Hargreaves 8 Giggs 5,5 – Rooney 5,5 Tevez 7 (83' Carrick sv)
In panchina: Kuszczak, Saha, Fletcher
Manager: Ferguson 6,5
Arbitro: Mark Halsey (Lancashire) 6,5
Gol: 43' Tevez
Ammoniti: Gerrard, Mascherano (L), Evra, Anderson, Brown (MU)
A cura di:
Silvio Di Fede
Se ti è piaciuto l'articolo puoi leggerne altri sul blog personale di Silvio di Fede qui: http://silviodifede.blogspot.com