Red Devils sconfitti all’Old Trafford 3-2 dall’Inter e disastrosi nei primi 45 minuti
Per il
Trofeo Pirelli si affrontano
Manchester United e
Inter all'Old Trafford. L'Inter si presenta con poche novità rispetto all'
Emirates Cup, mentre i Red Devils si presentano con un 4-4-2 con
Eagles ala destra,
Giggs seconda punta e un centrocampo molto rimaneggiato.
Nei primi minuti di gioco si intuisce subito che il Manchester United è spaccato in due tronconi: uno, quello composto da
Giggs,
Rooney e
Cristiano Ronaldo, capace di partire in velocità in contropiede e di ottime trame, l'altro, quello composto dal resto del team, in completa difficoltà e incapace di costruire azioni o di difendere con tranquillità. Dopo due minuti Ronaldo si rende pericoloso con un tiro da fuori che finisce largo. Ma quando al 17' minuto i Red Devils passano in vantaggio, il risultato sembra non essere giusto per quello che s'era visto fino a quel momento. Comunque l'azione del gol è pregevole, con un contropiede portato da Cristiano Ronaldo sulla sinistra, sovrapposizione sulla sua verticale da parte di
Evra che viene servito in velocità e mette in area un cross basso che
Eagles, libero all'altezza del dischetto, manca ma che Rooney raccoglie e scarica in porta portano avanti nel punteggio i Red Devils: sarà l'unico lampo in un primo tempo davvero inguardabile per i padroni di casa. Infatti il gol non cambia l'andazzo della partita e la difesa dello United sbanda clamorosamente al 22' su un cross dalla sinistra di
Figo che Evra al centro dell'area, scalato in diagonale, respinge di testa verso Vidic che non lo controlla né lo spazza e regala a
Suazo una palla facile facile ad un metro dalla porta che l'honduregno trasforma nell'1-1 ringraziando il difensore serbo, in perenne affanno sulla corsa dell'attaccante interista: una prestazione simile di Vidic la si era vista solo una volta lo scorso anno ed era il ritorno della semifinale di Champions contro il Milan con il serbo fuori condizione perché al rientro affrettato da un infortunio. Viene da pensare quindi che, in ottica
Community Shield e per le prime partite di Premier League, che il serbo sia in netto affanno fisico.
Subito dopo il gol di Suazo, Rooney cerca una reazione istantanea, ma il suo tiro da lontanissimo è deviato e finisce in angolo. L'Inter però continua ad avere il controllo del centrocampo,
Carrick s'impegna nel cercare di limitare le azioni nerazzurre ma è poco dinamico e comunque non ha supporto da
O'Shea, oggi in versione
Belfagor, ovvero fantasma. Si arriva così al 27' quando Evra perde palla sulla trequarti difensiva (su di lui c'era un evidente fallo) e
Stankovic fa partire subito una transizione fulminea, uno-due con Figo e cross basso del serbo con
Ibrahimovic che di prima batte
Van Der Sar per il gol del 2-1 con la difesa dello United che non riesce a far nulla. Raggiunto il vantaggio, l'Inter concede, per la prima volta nel match, campo agli avversari piazzandosi in modo più coperto, ma i Red Devils sono in netta confusione e i centrocampisti non riescono a fare gioco. E al 35' arriva un'altra transizione dell'Inter, con
Materazzi che recupera palla a centrocampo lanciando in velocità Ibrahimovic che sembra rallentare l'azione e poi serve Figo che subito vede lo spazio aperto lasciato colpevolmente dalla difesa avversaria davanti a Suazo e lo serve con un tocco filtrante e l'honduregno può quindi trovare il gol del 3-1. I calciatori del Manchester United sono colpiti nel segno e l'unica reazione arriva al 43' quando finalmente riesce a fare un'azione in velocità, con scambi tutti di prima tra Ronaldo,

Rooney, ancora Ronaldo, Carrick e tiro a giro di Rooney alto di poco. Una azione tipica del Manchester United che non nasconde però tutte le lacune mostrate nella prima frazione.
Il secondo tempo è meno interessante con la difesa del Manchester United che ha molti meno problemi a contenere
Adriano rispetto a quelli che aveva con Suazo. Lo stesso brasiliano su punizione angolata di Ronaldo si rende protagonista di un comico autogol mettendo di testa il pallone all'angolino sulla destra di
Julio Cesar nonostante vicino a lui non ci fosse nessuno del Manchester United. La partita sulla carta è riaperta, ma nonostante i Red Devils tengano meglio il controllo del centrocampo non hanno fluidità di gioco. Quindi le uniche occasioni le crea il solito Cristiano Ronaldo con due tiri fotocopia dal limite dell'area tutti diretti nell'angolo destro della porta interista, ma entrambi sono respinti prima da Julio Cesar e poi da
Toldo. Nel finale, Rooney prende velocità sulla fascia e crossa bene per
Ferdinand in proiezione offensiva che di sinistro spara alto una grande occasione per il 3-3.
Ma non avrebbe certo cambiato molto, visto che in queste partite non conta il risultato ma la prestazione che una squadra riesce a fare. Chiunque capisca di calcio e vuole analizzare questa partita avrà capito che il secondo tempo è abbastanza ininfluente tecnicamente. I Red Devils hanno pure qualche attenuante per la propria prestazione: il centrocampo “inventato” (mancavano
Scholes,
Hargreaves,
Park Ji-Sung,
Nani,
Anderson,
Fletcher) è la prima tra queste e possiamo aggiungerci il fatto (piuttosto rilevante) che in questa partita la squadra non ci ha messo la foga agonistica che è una sua delle componenti principali, ma possono bastare queste considerazioni a giustificare questo primo tempo? La squadra di
Ferguson ha evidenziato notevoli problemi fisici, con solo Cristiano Ronaldo che è apparso in buona forma, mentre tutti gli altri sono stati sovrastati: la tournè in Oriente è stata redditizia per le casse del club, ma potrebbe aver lasciato molte scorie sulla condizione fisica del team. Dal centrocampo non è nata una manovra degna di nota e gli unici pericoli i Red Devils li hanno creati solo con giocate personali dei tre fuoriclasse d'attacco. In questo contesto è difficile parlare di singoli giocatori, anche se credo che il peggiore di tutti sia stato un Vidic con una condizione fisica allarmante, specie considerato che domenica nel Community Shield si ritroverà davanti un
Drogba che sembra già abbastanza in palla. E' un'amichevole, certo, ma la prestazione offerta dovrebbe indurre Ferguson a pensarci su perché la squadra ha un organico eccezionale e proprio per questo non si deve perdere in match del genere. E poi, davvero non c'è bisogno di qualche rinforzo in difesa? Questa partita resterà un caso isolato o è un campanello d'allarme?
L'Inter,
dominata domenica dall'
Arsenal e
dominante oggi contro lo United (partite affrontate con un organico pressoché uguale), lascia in dote un ulteriore interrogativo: e se i Gunners facessero sul serio? D'altronde non si può pensare che domenica scorsa la squadra interista era in difficoltà atletica e dopo tre giorni è in grandi condizioni fisiche: quello che è variato nelle due partite è stato il rendimento dell'avversario affrontato. E se per i nerazzurri non bisogna parlare di eccessiva esaltazione oggi (come non si doveva parlare di eccessiva difficoltà per la partita di domenica), per gli equilibri della Premier League questa può essere una tappa importante.