Come era prevedibile già da mesi, appena finita la stagione il Chelsea ha chiuso le porte ad Avram Grant e risolto il suo contratto per affidarsi ad un “vero” manager: la notizia ufficiale è stata data proprio dal sito dei Blues a soli tre giorni di distanza dalla sconfitta nella finale di Champions League, con il club londinese che vuole subito mettere da parte questi 8 mesi conditi da tante polemiche e da situazioni poco chiare, per poi ripartire subito con un nuovo progetto e preparare la campagna acquisti estiva.
Come detto, la carriera di Avram Grant come manager del Chelsea è durata soltanto 8 mesi (per alcuni, anzi, è stato un periodo anche troppo lungo), ma l’israeliano era già arrivato allo Stamford Bridge nel corso della scorsa estate, “imposto” da Roman Abramovich al manager Mourinho, che di fatto non sapeva nulla del suo ingaggio. L’israeliano è finito per fare una sorta di magazziniere nei due mesi di convivenza con Mourinho, visto che il suo ruolo era proprio quello di spostare i birilli e gli altri attrezzi nel corso degli allenamenti. Dopo il deludente pareggio casalingo contro il Rosenborg, Mourinho e Abramovich ebbero una lite che portò all’esonero del manager portoghese e alla clamorosa quanto inspiegabile promozione di Avram Grant come manager del club, affiancato da Ten Cate come vice: per qualcuno, però, le reali funzioni tattiche erano svolte dall’olandese e Grant era un semplice manager di facciata. Il suo esordio fu proprio ad Old Trafford contro il Manchester United, la stessa squadra che ha sancito la sua sconfitta nella finale di Champions League e la stessa squadra che ha conquistato la Premier League proprio davanti al Chelsea.
I risultati raggiunti dal Chelsea in questi otto mesi sono stati anche abbastanza sorprendenti vista la poca capacità mostrata dal manager, resosi protagonista di tanti errori tattici (non ultimo, l’utilizzo di Anelka sulla corsia di destra, cosa provata anche nella finale di Champions League). Per fortuna dei Blues, la qualità dei giocatori ha avuto la meglio sugli scempi del manager e questo è avvenuto soprattutto in Champions League, visto che il Chelsea non ha alzato al cielo la coppa anche a causa di diverse situazioni sfortunati.
Grant di certo non mancherà al calcio inglese, viste anche le futili e stupide polemiche create dal manager israeliano negli ultimi mesi, visto che Grant ha trovato modo di lamentarsi su tutto, in particolare su degli arbitraggi che riteneva favorevoli al Manchester United, neanche si trovasse ad allenare un club italiano.
La notizia del suo addio era già nell’aria da mesi e da tempo si sono scatenate diverse voci per individuare il nome del nuovo manager del Chelsea: la presenza di Ten Cate fa pensare che il favorito alla panchina dei Blues sia Frank Rijkaard, il quale ha appena lasciato il Barcellona dopo due stagioni abbastanza anonime, precedute però da una serie di grandi successi (una Champions League, due titoli spagnoli e due Supercoppe di Spagna) in quelle stagioni in cui il suo vice era proprio Ten Cate. Un altro nome possibile è quello di Guus Hiddink, mentre secondo il Sun sono stati addirittura riaperti i contatti con Josè Mourinho, per quello che sarebbe un clamoroso ritorno.
Non sono chiare le posizioni dei due assistenti di Grant al Chelsea, con Ten Cate che vedrebbe decisamente alzare le proprie possibilità di permanenza a Stamford Bridge in caso di arrivo di Rijkaard, mentre è tutto da chiarire il futuro di Steve Clarke.