FA Cup: dopo l’impresa di Anfield, i Tykes eliminano anche il Chelsea con una prova da leoni
Articolo Numero:
20242 del
9 Marzo 2008
Caltanissetta, Era dal 1995 che una delle top four inglesi non vinceva la FA Cup, evento capitato soltanto due volte nelle ultime venti edizioni (ovvero dal 1989 ad oggi): ebbene, l'eliminazione del
Chelsea per mano del
Barnsley dà già la certezza del fatto che questo evento si ripeterà in questa edizione, visto che le quattro grandi sono già uscite dalla coppa. Davvero un avvenimento incredibile, soprattutto in un'era di calcio dominato dal business, dove le squadre con maggior peso economico riesco a dominare sempre, basti guardare la Premier League dove le top four hanno quasi sempre i primi quattro posti assicurati, con qualche sporadica eccezione. Questa FA Cup invece dà una ventata di aria fresca, visto che le solito invitate al ballo hanno tutte perso il treno giusto e che in corsa rimangono le squadre più piccole, regalando un finale di manifestazione davvero imprevedibile, a coronamento di quella che può essere considerata una delle più belle edizioni di FA Cup della storia. Grande merito di questo va dato al Barnsley, capace di eliminare il
Liverpool al quinto turno andando a vincere ad Anfield e di sconfiggere ai quarti di finale anche il Chelsea, giocando con una stoica caparbietà e tutto sommato meritandosi questo prestigioso traguardo. Con i Tykes vince una concezione di gioco passata un po' di modo, ma che per decenni ha fatto la storia del calcio inglese: la squadra di
Simon Davey, infatti, ha espresso un calcio tutto concentrato sulla grinta, sulla voglia di fare e su un pizzico di incoscienza, che ha permesso a questa squadra di rendersi pericolosa in attacco con discreta continuità. Infine, una volta raggiunto il vantaggio, il Barnsley è stato ammirevole nel difenderlo, creando un pacchetto di mischia davanti all'area di rigore e riuscendo a resistere agli assalti disperati del Chelsea con un grande cuore, creando grande confusione in campo ma regalando anche un finale di gara davvero palpitante, pieno di mucchi in area da altri tempi. E allora è giusto che il Barnsley abbia questa soddisfazione di approdare a Wembley per la semifinale, perché una squadra capace di battere Liverpool e Chelsea non può arrivare lì per caso, ma vede premiato un lavoro di gruppo ed una grande umiltà che ha permesso ai Tykes di raggiungere due risultati impensabili. Ma la FA Cup è soprattutto questo, lotte fino all'ultimo, risultati imprevedibili e favole belle da raccontare: quest'anno, ad esempio, hanno avuto grande visibilità i cammini di
Havant & Waterlooville e
Bristol Rovers (con quest'ultimi che ancora sono in corsa e devono giocare il loro quarto di finale), a conferma di un'edizione di FA Cup davvero bella. Forse chi è abituato alle coppe nazionali che vengono considerate come un peso da sopportare queste emozioni difficilmente descrivibili non le riesce neppure a capire, ma basterebbe aprire un po' la propria mentalità per essere travolti da queste storie dal fascino tutto particolare. In tutto questo, va però analizzata la sconfitta del Chelsea: la squadra di
Avram Grant forse pensava di avere vita facile all'Oakwell Stadium e ha giocato a ritmi bassi, cercando (come sempre del resto) l'episodio giusto per arrivare al vantaggio e mettendo grande intensità soltanto dopo aver subito lo svantaggio. Era dal 1994/95 che il Chelsea non veniva eliminato da una squadra di divisione inferiore (quella volta fu il
Millwall) e questa è una nuova macchia sulla gestione di Avram Grant, il quale comincia a vedere scricchiolante la propria posizione e che sembra destinato ad andare via a fine stagione, con molti tabloid che danno
Frank Rijkaard come suo possibile erede. E' ancora presto per arrivare a queste conclusioni, ma è chiaro che l'israeliano si gioca tutto in questo finale di stagione e deve portare a casa uno dei due obiettivi rimasti, ovvero la Premier League o la Champions League.
Il Barnsley scende in campo con un 4-4-2 che vede due esterni abbastanza offensivi a centrocampo, ovvero
Martin Devaney a destra e il giamaicano J
amal Campbell-Ryce a sinistra, mentre in attacco l'ungherese
Ferenczi è affiancato dal corpulento nigeriano
Kayode Odejayi. Nel 4-1-4-1 del Chelsea ci sono diverse novità rispetto alla formazione scesa in campo Mercoledì scorso contro
l'Olympiacos, con
Belletti e
Bridge che vengono preferiti come esterni di difesa a
Paulo Ferreira e
Ashley Cole, mentre
Wright-Phillips torna a giocare in posizione più centrale. In attacco,
Nicolas Anelka viene preferito a
Didier Drogba, mentre in porta viene confermato
Carlo Cudicini, anche perché
Petr Cech soffre di una distorsione alla caviglia.
La partita ha fin da subito grandi ritmi (tipici da FA Cup), con il Barnsley che gioca con grande dinamismo e pressa molto gli avversari, per poi provare ad attaccarli in velocità. I Tykes puntano molto sulle qualità di
Jamal Campbell-Ryce sulla fascia sinistra, giocatore dotato di buona tecnica e grande velocità. Spicca anche
Kayode Odejayi, molto bravo a proteggere palla con il fisico, difendendosi bene dai difensori avversari per poi fare la sponda ai propri compagni di squadra. Il Chelsea va in netta difficoltà sulle folate avversarie, mentre le uniche cose interessanti create dai Blues partono sempre da iniziative di
Joe Cole, mentre
Michael Ballack non riesce ad avere alcun impatto nel gioco della propria squadra.
Per avere la prima occasione del match bisogna arrivare al 21', quando il Chelsea rischia di combinarla grossa:
Terry fa un retropassaggio alto verso
Cudicini, il portiere decide di far rimbalzare il pallone a terra e poi lo controlla anche con il petto e quando prova a rilanciare si trova davanti Odejayi che tocca il pallone, creando un rimpallo che fa finire la sfera larga. Davvero grande rischio corso dai Blues.
Il Chelsea comincia ad avere maggiore possesso del territorio ma è poco brillante, perché come al solito il gioco ha poca lucidità e i Blues finiscono per attaccare cercando l'episodio buono per sbloccare il match. Sono tante le individualità che giocano male nella squadra di Grant, in particolare
Florent Malouda che continua a proporre delle prestazioni totalmente anonime da quando è arrivato in Inghilterra, così
Anelka è costretto ad allargarsi spesso sulla sinistra, ma anche l'ex
Bolton finisce per non essere mai incisivo.
Nel finale di primo tempo, il Barnsley ha le due grandi fiammate per passare in vantaggio: punizione da centrocampo battuta lunga verso l'area di rigore,
Ricardo Carvalho prova l'intervento di testa ma va a vuoto,

da posizione abbastanza ravvicinata
Istvan Ferenczi controlla il pallone e gira molto bene di destro, con una conclusione che sarebbe imparabile per Cudicini ma che sbatte sul palo e va sul fondo. Grande chance per i Tykes, con l'attaccante ungherese Ferenczi che è molto bravo in questa occasione.
Un minuto dopo è sempre il Barnsley a sfiorare il vantaggio: sponda aerea di Ferenczi, il capitano
Brian Howard di prima apre in profondità per Odejayi che prende il tempo in velocità su Ricardo Carvalho e prova ad incrociare da posizione defilata con una conclusione velenosa, Cudicini è però attenta a mandare il pallone in corner di piede.
Dopo un grande primo tempo del Barnsley, il Chelsea prova a scuotersi in avvio di ripresa, puntando un paio di volte l'area di rigore con pericolosità ma arrivando sempre male alla conclusione, finendo quindi per creare poche vere occasioni. Il Barnsley è costretto ad abbassare il proprio baricentro, ma riesce comunque a tenere bene in fase di pressing anche perché il capitano Brian Howard (l'uomo che realizzò il gol decisivo ad Anfield al 93' minuto) è un motorino instancabile dal grande dinamismo e recupera un numero impressionante di palloni. Ma è tutto il Barnsley ad essere compatto, difendendo magari con un po' di disordine ma con grande cuore.
Il Chelsea prova a crescere ma è sempre legato unicamente alle invenzioni di Joe Cole, come succede al 57': l'ex
West Ham riceve palla sul fondo della fascia destra e crossa morbido, sul secondo palo
Terry fa la sponda di testa liberando a pochi passi Anelka, il francese è troppo macchinoso nel controllo e quando calcia finisce per trovare il disperato salvataggio di
Bobby Hassell che devia il pallone alto.
Al 62' il Chelsea fa uscire il pessimo Malouda per l'ingresso di
Salomon Kalou: il francese Malouda sta davvero diventando un oggetto misterioso nella stagione dei Blues e probabilmente ha mancato completamente l'ambientamento alla vita inglese.
Il Chelsea spinge ma in una delle prime azioni offensive della ripresa il Barnsley colpisce:
Devaney approfitta della sovrapposizione di
Marciano Van Homoet sulla destra per crossare con buona libertà, sul secondo palo Cudicini esce malissimo e si fa sovrastare dallo stacco di Odejayi, il quale da pochi passi colpisce di testa e trova la porta sguarnita, realizzando la rete dell'1-0. Inizia il tripudio all'Oakwell Stadium, che adesso sogna davvero la semifinale di FA Cup. A realizzare questo gol storico e Kayode Odejayi, centravanti nigeriano cugino di
Ade Akinbiyi (attaccante del
Burnley ma che l'anno scorso militava in Premier League con lo
Sheffield United) e che ha girovagato nelle serie minori inglesi, iniziando con il
Bristol City per poi giocare nel
Forest Green Rovers (squadra di Conference) e nel
Cheltenham, per poi essere acquistato il 31 Maggio scorso dal Barnsley per 200mila sterline. La sua esperienza ad Oakwell inizia bene, andando a segno nel 2-0 inflitto allo
Scunthorpe, ma da quel momento inizia un digiuno di gol di 28 partite, che lo porta al punto di essere addirittura fischiato dai propri tifosi. Odejayi ha trovato il modo migliore per farsi perdonare, giocando una partita splendida contro il Chelsea e chiudendo il proprio digiuno proprio con questo gol storico.
Da questo momento, inizia l'assalto all'arma bianca del Chelsea, con il Barnsley che si difende con il cuore e badando soltanto al sodo, spazzando via tutti i palloni recuperati senza alcun complimento. Il Chelsea stesso attacca con grande confusione e gli ultimi 20 minuti saranno pieni di mischie incredibili vicino all'area di rigore, con i Tykes che provano disperatamente a mantenere il vantaggio. Nonostante provino il tutto per tutto, alla fin fine i Blues creano lo stesso poco.
Al 74' il Chelsea sostituisce
Belletti con
Pizarro: i Blues non hanno più un modulo preciso e l'unico dettame dato da Grant è quello di gettarsi tutti all'attacco.
L'unica vera occasione in questo concitatissimo finale arriva al 76', con Joe Cole che tocca orizzontale per
Wright-Phillips, il quale controlla bene per girarsi ma poi manda largo con il tiro di sinistro.
Il Barnsley resiste con i denti e il Chelsea al 91' dovrebbe pure terminare in inferiorità numerica: Ricardo Carvalho, infatti, affossa Howard che stava andandosene da solo in contropiede, ma l'arbitro prende la decisione sbagliata estraendo soltanto il cartellino giallo per il difensore portoghese.
I Tykes resistono fino alla fine e portano a casa un risultato davvero prestigioso e davvero voluto, come dimostrato dall'invasione di campo dei tifosi al fischio finale dell'arbitro che regala (dopo le lotte e le mischie in area dei Tykes nel finale) un'altra scena d'altri tempi, a corredo di un'impresa fantastica del Barnsley. Gli uomini di Davey sognano in grande per questa FA Cup, ma adesso devono tornare a pensare alla Championship per mantenere una posizione tranquilla di classifica, a cominciare dal match di Martedì prossimo che vede l'
Ipswich arrivare all'Oakwell Stadium.
Il Chelsea detentore della coppa esce così, dopo una partita deludente che lancia ulteriori ombre sulla gestione di Avram Grant. I Blues torneranno in campo Mercoledì prossimo, quando affronteranno a Stamford Bridge una partita sulla carta molto semplice contro il
Derby County.
Barnsley-Chelsea 1-0 (primo tempo: 0-0)
Barnsley (4-4-2): Steele 6,5 – Van Homoet 6,5 Foster 7 Souza 6,5 Kozluk 6 – Devaney 6,5 (73' Togwell sv) Hassell 7 Howard 8 Campbell-Ryce 6,5 – Odejayi 8,5 (80' Coulson sv) Ferenczi 6
In panchina: Nardiello, Butterfield, Leon
Manager: Davey 7,5
Chelsea (4-1-4-1): Cudicini 4 – Belletti 5,5 (74' Pizarro sv) Ricardo Carvalho 5,5 Terry 6 Bridge 6,5 – Essien 5 – Joe Cole 6,5 Wright-Phillips 5 Ballack 4 Malouda 3 (62' Kalou 4,5) – Anelka 4,5
In panchina: Hilario, Obi Mikel, Ben Haim
Manager: Grant 5
Arbitro: Steve Bennett (Kent) 5,5
Gol: 66' Odejayi
Ammoniti: Kozluk (B), Ricardo Carvalho (C)
Questi sono i risultati dei quarti di finale di FA Cup:
Sabato 8 Marzo:
Barnsley-Chelsea 1-0: 66' Odejayi
Manchester United-Portsmouth 0-1: 78' rigore Muntari
Domenica 9 Marzo:
ore 15.00
Middlesbrough-Cardiff City
ore 19.00
Bristol Rovers-West Bromwich