Anticipazioni della dodicesima giornata di Premier League, che vedrà lo scontro diretto tra le due squadre appaiate in vetta alla classifica
La dodicesima giornata di Premier League si apre in grande stile: alle 13.45 (ora italiana) ci sarà l'attesissimo calcio d'inizio del big match
Arsenal-Manchester United. Si affrontano le due squadre che al momento sono appaiate in vetta alla classifica, anche se i Gunners hanno disputato una partita in meno, e due delle (se non “le”) squadre più spettacolari al mondo: lo spettacolo dell'Arsenal risiede nella manovra elegante e frizzante, spesso imprimendo ritmi alti al gioco, mentre il Manchester United è più bruciante nelle accelerazioni, sia con giocate individuali che con triangolazioni ad alto coefficiente estetico, come evidenziato perfettamente dalla terza rete realizzata al Middlesbrough sabato scorso. Nel calcio non è certo sicuro che la sfida tra due squadre molto divertenti dia matematicamente una sfida spettacolare, ma insomma le basi ci sono tutte. Come c'è la rivalità tra Gunners e Red Devils, dominatori quasi indiscussi di un decennio di Premier League (dalla seconda metà degli anni '90 alla prima degli anni 2000), prima dell'avvento del Chelsea dallo sterminato portafoglio di
Abramovich: di certo, le sfide tra queste due grandi squadre non sono mai banali. Col passare degli anni è cambiato anche lo schema tecnico di questa sfida: restano epiche le sfide dall'alto tono agonistico, dominate dagli scontri tra
Roy Keane e
Patrick Vieira, ma adesso la sfida si giocherà in un versante sicuramente più tecnico, anche per sfruttare le grandi qualità dei giocatori delle due squadre. E' sfida nella sfida anche per
Arsene Wenger e
Sir Alex Ferguson, due manager che in passato non se le sono certo mandate a dire: quella di sabato, però, parte con toni meno accesi, soprattutto per merito del manager del Manchester United, che in estate dava i Gunners tra le squadre in grado di vincere il titolo nonostante la cessione di
Thierry Henry, che sembrava aver indebolito pesantemente l'Arsenal. Lo scozzese ha proseguito questa linea nelle dichiarazioni pre-match, confermando la sua sensazione prestagionale e, anzi, affermando che Arsenal e Manchester United saranno le due squadre che si giocheranno la Premier League fino all'ultima giornata. Era da un paio di anni che la sfida tra Gunners e Red Devils non era così calda per le zone alte della classifica, ma il fascino di questo scontro è rimasto totalmente intatto. Arsene Wenger potrebbe confermare la formazione scesa in campo domenica scorsa contro il Liverpool, con
Adebayor unica punta nel 4-4-1-1.
Eduardo Da Silva (autore di una doppietta in Carling Cup) e, soprattutto,
Theo Walcott però premono per un posto nell'undici titolare, che farebbe variare il modulo tattico nel più canonico 4-4-2. E' pesante comunque l'assenza di
Robin Van Persie che, insieme a
Philippe Senderos (l'altro assente dei Gunners), dovrebbe rientrare dopo la sosta per le Nazionali, ovvero tra due giornate. Per il resto, dovrebbero restare ancora fuori gli
“scontenti” Jens Lehmann e
Gilberto Silva, a cui di nuovo saranno preferiti rispettivamente
Manuel Almunia e
Mathieu Flamini. Sir Alex Ferguson affronta la trasferta dell'Emirates Stadium con alcune buone notizie, visto il rientro tra i convocati di
Louis Saha e
Michael Carrick. Quest'ultimo potrebbe anche trovare un posto da titolare, vista la pesante assenza di
Paul Scholes (che starà fermo fino a gennaio): dando per sicuro titolare
Owen Hargreaves, nelle ultime partite in mediana ha giocato (e bene) il giovane
Anderson, ragazzo che però difetta di esperienza, visto che questo sarà il suo primo big match in Inghilterra. Per questo motivo Ferguson potrebbe decidere di preferirgli Carrick, perdendo magari qualcosa in fase di costruzione ma guadagnando molto sul lato dell'esperienza. Per il resto, sarà il solito Manchester United, con
Rooney-Tevez coppia d'attacco e
Giggs preferito a
Nani. C'è tutto per vedere una grande sfida tra due squadre in grande forma: se i Gunners hanno iniziato la stagione con 15 vittorie in 17 partite ufficiali, i Red Devils hanno vinto le ultime otto partite di Premier League. E allora, tutti pronti a goderci questo grande spettacolo.
Ma la giornata di Premier League non sarà monopolizzata dal big match, visto il grande interesse che suscitano le altre sfide, a partire da
Blackburn-Liverpool. L'anno scorso, nel match del Boxing Day, furono i Rovers ad avere la meglio, chiudendo una serie negativa di 17 partite senza vittorie contro i Reds. All'Ewood Park arriva un Liverpool un po' sfiancato dall'ultima serie di risultati e di prestazioni non esaltanti, mentre il Blackburn ha trovato una continuità impressionante di risultati e appare in ottima forma: questa per i Reds è una trasferta durissima che, soprattutto in caso di risultato positivo, può essere un viatico fondamentale per la stagione. La scorsa domenica, contro l'Arsenal,
Rafa Benitez ha perso nuovamente due elementi fondamentali come
Xabi Alonso e
Fernando Torres, che, insieme a
Daniel Agger, dovrebbero rientrare tra due settimane. Torna invece tra i convocati
Harry Kewell, che però ha poche chances di scendere in campo.
Steven Gerrard dovrebbe tornare a giocare largo sulla destra, mentre si preannuncia una nuova esclusione per
Peter Crouch, a cui Rafa Benitez preferisce ancora una volta una prima linea formata da
Kuyt e
Voronin, fondamentalmente due seconde punte. Nessun problema invece per
Mark Hughes, che mercoledì in Carling Cup ha ritrovato
Morten Gamst Pedersen, a segno contro il Portsmouth e autore di un'ottima prestazione dopo un inizio di stagione piuttosto appannato. Allora è molto probabile la sua presenza dal primo minuto, insieme a quella di
David Bentley, recuperato dopo un leggero infortunio subito in Carling Cup.
Wigan-Chelsea è una sfida tra due squadre agli antipodi come condizione fisica, visto che il Chelsea (a parte la sofferta qualificazione in Carling Cup) è reduce da una serie di ottimi risultati, mentre il Wigan ha ottenuto soltanto un punto nelle ultime sei partite, tra l'altro contro una squadra in difficoltà come il Fulham. Il Chelsea parte con tutti i favori del pronostico e vuole ottenere una vittoria anche per guadagnare punti sulle avversarie dirette, approfittando del big match dell'Emirates Stadium. Per il Wigan (al terzo anno di Premier League della sua storia) questo è il diciannovesimo match contro una delle Big Four della Premier League: nelle precedenti diciotto sfide i Latics non hanno ottenuto neppure un punto.
Chris Hutchings recupera giocatori importanti come
Valencia,
Sibierski,
Melchiot e
Landzaat: l'unico assenza sarà
Emile Heskey, anche se è in dubbio la presenza di
Marcus Bent, unica punta nel solito 4-5-1 dei Latics. Nel Chelsea, sarà ancora assente
John Terry, ma la difesa dei Blues presenta due centrali di grande livello come
Alex e
Ricardo Carvalho. Torna dalla squalifica
Wayne Bridge, che potrebbe partire titolare come terzino sinistro visti i problemi fisici di
Paulo Ferreira. Per il resto è confermato il 4-3-3 tanto caro all'ex manager
Josè Mourinho.
Bella partita anche
Newcastle-Portsmouth, con il Newcastle che è reduce dall'ennesima delusione esterna stagionale (sconfitta contro il Reading in una partita giocata molto male dai Magpies), ma che in casa (nonostante un gioco non ancora brillante) va molto bene. Gli uomini di
Sam Allardyce sono quindi i favoriti contro un Portsmouth reduce da una settimana mediocre sul piano dei risultati (pareggio interno contro il West Ham in Premier League e sconfitta interna contro il Blackburn in Carling Cup) che ha interrotto il momento magico dei Pompeys. Nel Newcastle mancherà ancora
Mark Viduka,

quindi in campo dovrebbe scendere la stessa formazione vista a Reading, con
Faye che ha recuperato da un leggero problema fisico,
Joey Barton in regia,
Emre largo a sinistra e i due bassi d'attacco
Owen-Martins. Situazione simile anche per il Portsmouth, che conferma la formazione scesa in campo sabato prossimo vista la non eccezionale condizione di forma di
Kanu.
In
Middlesbrough-Tottenham vedremo l'esordio di
Juande Ramos in Premier League, contro un Middlesbrough in continua difficoltà. Entrambe le squadre vogliono trovare una vittoria scaccia-crisi, ma il risultato più probabile sembra essere un pareggio. Nel Boro, sarà assente il grande ex di giornata
Mido, quindi in attacco ci sarà nuovamente spazio per la coppia d'attacco
Aliadiere-Tuncay. Nel Tottenham, continua a restare in infermeria
Gareth Bale (una delle poche cose buone lasciate in eredità da
Martin Jol), mentre
Paul Robinson ritorna disponibile e riprenderà la maglia numero uno degli Spurs. Per il resto, Juande Ramos non riporterà nessun notevole cambio di formazione.
Manchester City-Sunderland è il Monday Night della giornata, con il Manchester City che sembra aver già ammortizzato il pesante 6-0 incassato dal Chelsea sabato scorso con la vittoria infrasettimanale di Bolton in Carling Cup, dove Eriksson ha volutamente confermato gli stessi undici titolari presenti nella batosta di Stamford Bridge. I Citizens partono quindi favoriti, visto il perfetto ruolino interno (sei vittorie in sei partite), ma il Sunderland è sempre un avversario da prendere con le molle, anche se nelle ultime partite ha letteralmente buttato via alcuni punti importanti. Nel Manchester City non ci sarà
Micah Richards, uscito nella partita di mercoledì scorso con un problema al ginocchio che ha preoccupato molto lo staff medico dei Citizens: per fortuna, il giovane difensore ha riportato soltanto una contusione e nessun danno ai legamenti e dovrebbe già essere pronto per la successiva partita. Richards sarà sostituito da
Onuoha, che andrà a giocare a destra con lo spostamento al centro di
Corluka: dovrebbero essere queste le uniche variazioni di formazione, con
Samaras favorito per il ruolo di unica punta sul rientrante
Mpenza. Il Sunderland deve fare i conti con due assenze pesanti in difesa, viste le squalifiche di
McShane ed
Halford: probabile l'esordio dal primo minuto per
Ian Harte sulla fascia sinistra.
In
Everton-Birmingham City scendono in campo due squadre che hanno bisogno di punti: l'Everton per iniziare una striscia di risultati positivi, il Birmingham City per sbloccarsi completamente nelle partite in trasferta. Sembrano favoriti i padroni di casa, che giocheranno senza
Leighton Baines, sostituito probabilmente dal
“jolly” Joleon Lescott, mentre
Phil Neville e
Tony Hibbert rientrano dalla squalifica, dopo il cartellino rosso ricevuto da entrambi nel derby contro il Liverpool.
David Moyes dovrebbe confermare il 4-4-1-1, con
Tim Cahill a supporto dell'unica punta
Yakubu. Nel Birmingham City ci sono due rientri importanti, quelli di
Johan Djorou e di
Mikael Forssell: entrambi potrebbero giocare dal primo minuto, con
Forssell che dovrebbe affiancare
Jerome in attacco, con conseguente dirottamento di
Olivier Kapo sulla sinistra, dopo che il francese aveva giocato da seconda punta nelle ultime partite.
Steve Bruce potrebbe umanamente scegliere di non utilizzare
Wilson Palacios, proveniente da una settimana terribile visto il sequestro subito dal fratello di quindici anni.
In
Aston Villa-Derby County, i Villans vogliono riprendere la serie di vittorie casalinghe, interrotte dalla pesante sconfitta ottenuta contro il Manchester United, mentre il Derby County continua il suo difficile approccio alla Premier League. Sulla carta è favorito l'Aston Villa, che ritrova
Scott Carson e
Nigel Reo-Coker dopo la squalifica, con entrambi che dovrebbero ritrovare il posto nell'undici titolare. Martin O'Neill dovrebbe optare per un 4-4-2 piuttosto duttile, vista la presenza di
Petrov sulla destra e di
Ashley Young sulla sinistra, con il primo pronto ad accentrarsi e Young pronto ad avanzare per trasformare il modulo in un 4-3-3. In attacco, è pronto al rientro
John Carew, che dovrebbe partire dalla panchina. Il Derby County affronta la trasferta di Birmingham con il pesante dubbio sulle condizioni fisiche di
Kenny Miller: il manager
Billy Davies farà di tutto per poterlo recuperare.
West Ham-Bolton sarà il posticipo domenicale, con il West Ham che parte leggermente favorito, vista la buona partita che il Bolton ha giocato la scorsa settimana contro l'Aston Villa. La lista degli infortunati del West Ham è impressionante:
Ashton, Bellamy, Collins, Davenport, Dyer, Faubert, Ferdinand, Ljungberg, Mullins, Parker e
Zamora. Con questi undici giocatori (alcuni indispensabili per gli Hammers) l'infermeria del West Ham è assolutamente al completo.
Alan Curbishley spera almeno di recuperare
Mark Noble per la sfida di domenica. Anche per il Bolton non arrivano belle notizie dall'infermeria, visto che i Trotters dovranno fare a meno di
Nicolas Anelka, vero e proprio giocatore chiave della squadra.
Chiudiamo con
Fulham-Reading, partita che vedrà il Reading provare a riprendere un equilibrio difensivo che in trasferta è clamorosamente mancato nelle ultime giornate, mentre il Fulham è alla disperata ricerca di punti. Il pareggio sembra essere il risultato più probabile. Nel Fulham,
Clint Dempsey dovrebbe giocare a centrocampo, con
Lawrie Sanchez che sembra voler dare fiducia alla coppia d'attacco
Healy-Kamara. Il Reading dovrebbe confermare la formazione che ha battuto il Newcastle sabato scorso, con
Kevin Doyle nuovamente spostato a centrocampo.
Questo è il programma della dodicesima giornata:
Sabato 3 Novembre:
ore 13.45
Arsenal-Manchester United
ore 16.00
Aston Villa-Derby County
Everton-Birmingham City
Fulham-Reading
Middlesbrough-Tottenham
Newcastle-Portsmouth
Wigan-Chelsea
ore 18.15
Blackburn-Liverpool
Domenica 4 Novembre:
ore 17.00
West Ham-Bolton
Lunedì 5 Novembre:
ore 21.00
Manchester City-Sunderland
Classifica:
Arsenal, Manchester United 26;
Manchester City 22;
Chelsea, Blackburn 21;
Liverpool 20;
Portsmouth 19;
Newcastle 17;
Everton 16;
Aston Villa 15;
West Ham 14;
Reading 13;
Birmingham City 11;
Fulham, Sunderland 9;
Wigan, Middlesbrough 8;
Tottenham 7;
Bolton, Derby County 6
Arsenal, Blackburn, Liverpool, Newcastle, Aston Villa e West Ham con una partita in meno