Analizziamo reparto per reparto la situazione delle venti squadre di Premier League dopo le prime nove giornate: concludiamo con Manchester United e Arsenal
Siamo arrivati all'ultima puntata della nostra analisi sull'avvio di stagione delle venti squadre di Premier League e concludiamo analizzando le due squadre di testa, il Manchester United e la capolista Arsenal.
MANCHESTER UNITED:
La squadra di Sir Alex Ferguson era partita con il freno a mano tirato, due punti nelle prime tre partite, ma da quel momento in poi non ha più subito reti e ha vinto tutte le partite giocate, recuperando posizioni in classifica nonostante una brillantezza non ancora eccellente. Nelle prime nove partite, soltanto in due occasioni il Manchester United è riuscito a realizzare più di una rete (due contro il Chelsea e quattro contro il Wigan) e il fatto che siano comunque sempre nella parte alta della classifica fa capire la quantità di risorse che può disporre questa squadra, in altezza che le stelle tornino a risplendere pienamente.
Classifica: I Red Devils sono al secondo posto della classifica con 20 punti e provengono da sei vittorie consecutive. All'Old Trafford sono arrivati 13 punti, mentre 7 sono i punti ottenuti in trasferta.
Difesa: Il Manchester United ha subito soltanto due gol in campionato, frutto di una bella azione del Portsmouth e di un tiro di Geovanni deviato da Vidic nel derby contro il Manchester City. Nelle sei partite vinte, quindi, sono arrivati altrettanti clean sheet, rendendo il settore difensivo quello più in forma di questo inizio di stagione. Sempre sicure le prove di Edwin Van Der Sar, che però durante la partita contro il Birmingham City s'è infortunato e ha dovuto lasciare il posto a Tomasz Kuszczak. A destra è Gary Neville è sempre fermo in infermeria dal marzo scorso e il suo posto è stato preso da Wes Brown, le cui prove sono state sufficienti finora. Nemanja Vidic ha avuto qualche passaggio a vuoto durante le primissime partite, derivati soprattutto da una scarsa condizione fisica: il serbo ha saputo riprendersi e riprendere sicurezza nella fase difensiva, fermo restando la sua pericolosità sui calci piazzati offensivi. A sinistra restano buone le prestazioni di Patrick Evra, da cui però si ci attende ancora qualcosina in più.
Il migliore del reparto: Rio Ferdinand. Regista e leader difensivo, ha discreti meriti riguardo ai pochissimi gol subiti dalla squadra.
Centrocampo: E' stato (ed è ancora) il reparto più falcidiato dagli infortuni. E' mancato molto l'apporto del centrocampo alla fase offensiva e questo ha influito anche nella difficoltà dei Red Devils di andare a segno, considerando che lo scorso anno molti gol provenivano proprio dal centrocampo, gol che quest'anno non stanno arrivando con la stessa continuità. Nelle ultime due partite ha ritrovato la via della rete Cristiano Ronaldo, il cui inizio di stagione è stato influenzato dal rosso diretto ricevuto durante la trasferta di Portsmouth, che ha costretto il portoghese a tre giornate di squalifica. Inoltre, le sue prestazioni non erano state neanche molto esaltanti, mentre nelle ultime partite sembra in grande ripresa e sembra pronto a ripetere le prestazioni della scorsa annata. Nani ha provato a non far rimpiangere Cristiano Ronaldo ma le sue prestazioni non sono state costanti perché il 20enne è ancora inesperto e, secondo i piani di Ferguson, avrebbe dovuto avere un approccio più soft con la Premier League: le varie indisponibilità di giocatori offensivi, invece, hanno costretto il manager scozzese a giocare subito la carta Nani, giocatore che ha già dimostrato ottime qualità e che è stato decisivo nel match contro il Tottenham realizzando un grandissimo gol. Non eccezionale neanche l'inizio di stagione di Ryan Giggs, che probabilmente avrebbe avuto bisogno di rifiatare maggiormente, ma ha dovuto giocare quasi tutte le partite proprio per colmare le indisponibilità dei propri compagni. Promettenti ma, per lo stesso discorso fatto per Nani, ancora piuttosto grezze sono le qualità di Anderson de Abreu Olivei, elemento dalla ottima tecnica ma ancora un po' leggerino nelle giocate, ma con ampi margini di crescita per diventare un top player nei prossimi anni. Al centro, sono state buone le prestazioni di Owen Hargreaves, che però è quasi sempre acciaccato e spesso è stato indisponibile. Non lucidissimo invece l'avvio di stagione di Paul Scholes, che spesso ha avuto difficoltà nel dare velocità alla manovra offensiva.
Il migliore del reparto: Michael Carrick. In un reparto che è stato spesso altalenante, premiamo Carrick in quanto le sue prestazioni sono state le più costanti, anche se l'ex Tottenham dovrebbe essere più lucido nella partecipazione alla manovra. Carrick, però, starà fermo per circa un mese per infortunio e questo, visti anche i problemi fisici di Hargreaves, è un problema per il Manchester United.
Attacco: Considerato il fatto che il Manchester United è una squadra che storicamente segna tantissimi gol, l'aver realizzato soltanto undici gol nelle prime nove partite di campionato è un risultato insoddisfacente, ma il dato più importante è che, nonostante ciò, i Red Devils occupano comunque il secondo posto in classifica e non hanno perso un numero eccessivo di punti rispetto alle avversarie dirette, perché questo stentato avvio di stagione in termini realizzativi ha mille scusanti e molto probabilmente la squadra di Ferguson presto tornerà a medie realizzative più consone al proprio blasone. Le scusanti sono le stesse già elencate per il centrocampo, ovvero gli infortuni e le assenze. Nel caso specifico parliamo di Louis Saha e di Wayne Rooney. Mentre il francese sembra avere un fisico piuttosto fragile e incappa spesso in infortuni, lo stop di Rooney è stato molto sfortunato, perché l'attaccante della Nazionale inglese si è fratturato un piede subendo uno sfortunato pestone durante il primo match di campionato. Queste assenze sono state molto importanti, in quanto Saha è l'unica vera prima punta dell'organico, numero insufficiente considerati anche i continui problemi fisici del giocatore, mentre Rooney è la seconda punta che maggiormente riesce ad adattarsi (anche se non sempre alla perfezione) al ruolo di fulcro offensivo. Di fatto, quindi, il Manchester United si è ritrovato senza attaccanti di ruolo, problema che ha limitato non poco le prestazioni dei Red Devils: per questo motivo i risultati ottenuti fin qui posso essere considerati più che positivi, perché il Manchester United avrebbe potuto perdere diversi punti in più rispetto alle concorrenti. Adesso che i giocatori offensivi dei Red Devils stanno tornando in forma, sono le avversarie a doversi preoccupare.
Il migliore del reparto: Carlos Tevez. Non ha neanche avuto il tempo di allenarsi con la squadra che l'infortunio di Rooney ha costretto Ferguson a lanciarlo subito nella mischia in un ruolo, quello di prima punta, che ha messo in grande difficoltà l'argentino. Tevez, infatti, è sembrato spesso fuori dal gioco e ha faticato molto a giocare in un ruolo che lo limita molto. Nelle ultime settimane sono rientrati Saha (anche se non stabilmente, visto che s'è infortunato nuovamente) e Rooney e Tevez ha potuto giocare nel suo ruolo congeniale, quello di seconda punta, e le prestazioni sono notevolmente migliorate. L'argentino gioca sempre con grandissima determinazione, ha la tecnica adatta per aumentare il tasso qualitativo della squadra e, lui che non è propriamente un bomber, ha saputo trovare anche due reti importanti nelle ultime tre partite: Tevez, infatti, ha sbloccato i match contro Chelsea e Wigan con due bei gol.
ARSENAL:
In estate molti erano diffidenti sulle possibilità di vertice della squadra di Arsene Wenger, soprattutto considerando l'addio del leader e del bomber Thierry Henry. Invece l'avvio stagionale dei Gunners è stato quasi perfetto, in quanto l'Arsenal ha vinto dodici delle tredici partite ufficiali giocate finora, pareggiando soltanto nella trasferta di Blackburn, con la complicità di una papera di Lehmann che ha regalato ai Rovers la rete del pareggio. Inoltre il gioco espresso è stato di altissimo livello, con la squadra di Wenger che ha saputo dare spettacolo ma che,

nelle partite più complicate, ha saputo tirare fuori quella grinta e quella determinazione che troppo spesso lo scorso anno era venuta a mancare. Resta da vedere quanto a lungo durerà il momento d'oro dell'Arsenal per capire se davvero possono tornare a fare un campionato di vertice.
Classifica: I Gunners occupano il primo posto della classifica con 22 punti, due in più del Manchester United, nonostante i Red Devils abbiano giocato una partita in più.
Difesa: Nonostante la grande partenza, il reparto difensivo ha ancora qualcosa che non va: parliamo soprattutto dei portieri e dei pochi difensori centrali presenti in rosa. Prima di infortunarsi, Jens Lehmann aveva giocato due partite, regalando un gol al Fulham dopo appena 20 secondi nella partita d'esordio, sbagliando clamorosamente un rinvio, mentre nella partita seguente ha mancato la presa in modo assurdo su un tiro centrale di Dunn del Blackburn, facendo finire la palla dentro la sua rete. L'infortunio di Lehmann, però, non ha certo calmato le coronarie dei tifosi dei Gunners, considerando che il secondo portiere Manuel Almunia non garantisce certo maggiore sicurezza e sta alternando parate discrete ad errori da dilettante. Nonostante ciò, i Gunners hanno vinto quasi tutte le partite, e questo rende l'idea di quanto positivo sia stato l'inizio di stagione dell'Arsenal. Avvio di stagione che però non nasconde un problema concreto come quello dei portieri. Altro problema è lo scarso numero di difensori centrali: alle spalle dell'ottima coppia titolare Tourè-Gallas, infatti, c'è soltanto Philippe Senderos in grado di ricoprire quel ruolo. Ruolo che Wenger ha dovuto affidare anche a Gilberto Silva, che però non è abituato a giocare in difesa e spesso s'è fatto trovare fuori posizione. Il problema è divenuto subito realtà, perché Gallas s'è infortunato dopo due partite (e soltanto sabato dovrebbe rientrare), lasciando pressoché scoperto il suo ruolo. Inoltre, già dall'anno scorso Senderos appare molto incerto e commette qualche errore di troppo. Sarà indispensabile trovare qualche rinforzo in questo ruolo, anche perché l'ottimo Kolo Tourè a inizio anno sarà impegnato nella Coppa d'Africa. L'ivoriano è il punto fermo di questo reparto grazie alla sua esplosività fisica e al suo senso della posizione. Inizio discreto di stagione di Gael Clichy, terzino sinistro velocissimo e di buona tecnica, che però ha avuto qualche distrazione difensiva in questo avvio di stagione.
Il migliore del reparto: Bacary Sagna. Acquistato in estate dall'Auxerre, il francese s'è imposto subito all'attenzione generale grazie a delle ottime prestazioni sulla fascia destra, dove potrebbe togliere il posto da titolare ad Ebouè. Non ha la stessa esplosività dell'ivoriano in fase offensiva (anche se anche lui la sa fare molto bene), ma è molto più sicuro in quella difensiva, come ha dimostrato soprattutto contro il Tottenham, dove ha ben fronteggiato un Gareth Bale in ottima giornata.
Centrocampo: E' la base e il fulcro dello spettacolare gioco voluto da Wenger. La seconda linea dei Gunners ha subito qualche infortunio di troppo, soprattutto sulle fasce, ma dispone di una grande quantità di uomini che permette all'Arsenal un ottimo standard di rendimento, anche se a giocare sono le “riserve”. Simbolo di ciò è Abou Diaby, 21enne francese centrocampista centrale di ruolo, ma costretto a sacrificarsi sulla fascia sinistra: nonostante ciò le sue prestazioni sono rimaste di buonissimo livello, con Diaby che è riuscito comunque ad esprimere la sua qualità, puntando anche molto ad accentrarsi nel corso di alcune azioni per “riprendere” il suo ruolo naturale. Restando sulle fasce, discreto è stato il rendimento di Thomas Rosicky, che però sta soffrendo qualche acciacco di troppo, mentre Alexander Hleb è diventato uno degli uomini chiave per il gioco voluto da Wenger, con la sua capacità di creare spazio per i compagni e l'ottima visione dell'assist. Restando sulla fascia destra, ci si attende ancora il salto di qualità di Theo Walcott, giocatore che salta spesso l'uomo ma che altrettanto spesso non riesce a quantificare le sue giocate perché sbaglia il cross o il passaggio di ritorno per il compagno: nell'ultimo match contro il Sunderland, però, è stato proprio lui a fare l'assist decisivo nel gol della vittoria e Wenger spera che il 18enne dia maggiore continuità a questo episodio, in modo da riuscire a sfruttare pienamente le sue potenzialità. In mediana, inizio di stagione difficile per Gilberto Silva, che ha giocato poco e quando lo ha fatto ha dovuto sacrificarsi nel ruolo di difensore centrale, anche perché Mathieu Flamini ha iniziato alla grande la stagione, diventando fondamentale per gli equilibri del reparto grazie alla sua umiltà, al suo ritmo di gioco e alla sua interdizione. Da non dimenticare neanche Denilson Pereira Neves, 19enne di grande qualità, e Lassana Diarra, acquistato dal Chelsea ma che finora ha trovato poco spazio.
Il migliore del reparto: Cesc Fabregas. A suon di grandi prestazioni sta confermando di essere uno dei migliori centrocampisti del mondo. Leader del reparto, è eccezionale nella regia grazie ad un'ottima visione di gioco, continuo e dinamico nella corsa, qualità che consente ai suoi di tenere alto il ritmo del match o al catalano di recuperare un buon numero di palloni, quest'anno ha ritrovato con continuità anche la via della rete, mettendo a segno quattro gol in campionato (più tre nelle altre competizioni), alcuni dei quali decisivi. Ha soltanto 20 anni ma gioca con una sorprendente maturità. E' il futuro dell'Arsenal, sempre che si affretti a smentire alcune insistenti voci di mercato che stanno facendo arrabbiare la dirigenza della squadra londinese.
Attacco: Bisognava sostituire Henry, il più grande realizzatore della storia del club. Il francese non è stato rimpiazzato da un singolo acquisto a dalle singole prestazioni di un giocatore, ma è proprio il rendimento dell'intero reparto a non far rimpiangere il nuovo attaccante del Barcellona: nelle prime partite s'è vista la grande determinazione di Van Persie, poi è rientrato in forma Adebayor, successivamente ha deciso qualche partita Fabregas e, infine, è tornato decisivo Van Persie. E' proprio il gruppo la forza di questo Arsenal. In estate, Wenger ha acquistato il brasiliano (ma nazionale della Croazia) Eduardo Da Silva, che però è ancora in fase di ambientamento al nuovo campionato. Ottime le prestazioni di Emmanuel Adebayor, che ha saltato le primissime partite per infortunio ma che ha subito saputo trovare la piena forma con prestazioni di altissima intensità (lui che è un giocatore di grande movimento), condite anche da sei gol che lo hanno portato alla vetta della classifica dei cannonieri, insieme a Benjani del Portsmouth. Da seguire anche il danese Nicklas Bendtner, che finora non ha trovato una maglia da titolare.
Il migliore del reparto: Robin Van Persie. Difficile scegliere chi è stato il migliore a livello di prestazioni tra l'olandese e Adebayor, ma la scelta cade su Van Persie perché è stato più continuo e perché s'è addossato tutte le responsabilità dell'attacco nelle prime partite, quando Adebayor è rimasto fuori. Notevole la sua determinazione e la sua cattiveria agonistica, aggiunta alla solita fantasia e alla solita capacità di realizzare gol bellissimi. Fin qui è andato a segno ben cinque volte, ma è risultato decisivo nelle ultime due vittorie contro West Ham e Sunderland.
10/10
Finisce qui la nostra analisi sulle prime nove giornate di Premier League che ci ha accompagnato durante la sosta per le partite delle Nazionali. Nel prossimo week-end ritorna la Premier League, con match subito importantissimi come il derby tra Everton e Liverpool o la sfida tra Aston Villa e Manchester United, mentre la capolista Arsenal attende il Bolton all'Emirates Stadium.