Analizziamo reparto per reparto la situazione delle venti squadre di Premier League dopo le prime nove giornate: oggi parliamo di Reading e West Ham
Siamo ormai arrivati a metà della nostra analisi delle venti squadre di Premier League. Oggi parleremo di Reading e West Ham.
READING:
La squadra di Steve Coppell ha quasi totalmente confermato l'organico che nella scorsa stagione ha sorpreso tutti e portato il Reading ad una tranquilla salvezza. Ma l'effetto sorpresa sembra essere scemato e le cose per i Royals sono diventate più difficili, anche se la squadra sta reggendo discretamente contro queste difficoltà. Il vero problema, però, riguarda il reparto offensivo, troppo in difficoltà per garantire già adesso una salvezza tranquilla.
Classifica: I Royals sono al dodicesimo posto della classifica con 10 punti, ottenuti grazie a tre vittorie casalinghe ed un pareggio esterno (quello ottenuto all'Old Trafford contro il Manchester United)
Difesa: L'inizio di stagione della difesa del Reading ha avuto un andamento abbastanza particolare, visto che questo reparto s'è comportato piuttosto bene in sei partite su nove, sbagliando però abbastanza clamorosamente le altre tre. Sotto accusa sono i tre gol subiti dal Bolton (squadra piazzata sul fondo della classifica), gli altrettanti subiti in casa dal West Ham facendosi sorprendere sempre in contropiede e, infine, i sette subiti nell'incredibile trasferta di Portsmouth, dove la difesa dei Royals è sembrata davvero immobile. E' piuttosto difficile capire il motivo di questa altalena di prestazioni. In porta è stato discreto l'inizio di stagione di Marcus Hahnemann. Ivar Ingimarsson ha cominciato con buone prestazioni, Andre Bikey ha saputo rendersi utile, senza infamia e senza lode finora il rendimento di Graeme Murty. Al contrario, non soddisfano le prestazioni di Michael Duberry, difensore di esperienza ma apparso troppo lento, e di Liam Rosenior, che non sembra essersi ambientato nella nuova squadra.
Il migliore del reparto: Nicky Shorey. S'è guadagnato il posto di vice di Ashley Cole sulla fascia mancina della Nazionale e questo inizio di stagione sembra confermare la brillante annata d'esordio in Premier League.
Centrocampo: L'unica vera differenza rispetto al Reading dell'anno scorso riguarda proprio il reparto di centrocampo con la partenza di Steve Sidwell, andato a rinforzare il Chelsea. Il Reading ha così acquistato due giocatori per non far sentire la sua mancanza, ma finora né Kalifa Cissè né Emerse Faè hanno convinto appieno, tant'è che hanno giocato poche volte. Di fatto i compiti di Sidwell non sono stati ripresi da nessun giocatore, anche se James Harper in quel ruolo sta giocando molto bene, ma Harper è più abile negli inserimenti più che nella costruzione di gioco. Da non dimenticare anche l'importante lavoro in fase di filtro di Brynjar Gunnarsson.
Il migliore del reparto: Stephen Hunt. Diventato tristemente famoso l'anno scorso per quel brutto intervento che mise in rischia la carriera (e la vita) di Petr Cech, l'irlandese è anche un ottimo giocatore, capace di mettere in difficoltà i difensori con il proprio dinamismo sulla fascia sinistra e abile anche tecnicamente. Il suo problema è nella testa: infatti molto spesso si dimentica che il calcio va giocato con il pallone e non con le provocazioni agli avversari. Questi suoi atteggiamenti sono un vero peccato, perché Hunt le qualità per far bene ce le ha.
Attacco: I numeri parlano chiaro: nelle prime nove giornate il Reading è andato a segno soltanto dieci volte, considerando anche che quattro derivano dal folle 7-4 di Portsmouth e che tra l'altro furono tutte reti fortunose, considerando che tre gol furono dei tiri deviati dagli avversari e l'altro causato da un'uscita inspiegabile di David James. I problemi derivano dal fatto che Kevin Doyle e Leroy Lita, protagonisti della passata stagione, si sono improvvisamente appannati, Lita per problemi caratteriali ed extra-calcistici, Doyle perché non riesce a trovare la via della rete, considerando che il suo primo gol in questa Premier League l'ha realizzato soltanto nell'ultima giornata.
Il migliore del reparto: Dave Kitson. Il suo esordio stagionale è stato assurdo: entrato in campo da appena 20 secondi nel match contro il Manchester United ha deciso di abbattere Evra con un tackle pericolosissimo che gli è valso il giustissimo cartellino rosso. Pagate le tre giornate di squalifica, Kitson ha finalmente avuto un impatto positivo con il campo ed è al momento il miglior marcatore dei suoi con le tre reti realizzate.
WEST HAM:
Il buon avvio di stagione è stato rovinato dalla serie (ancora aperta) di tre sconfitte consecutive, figlie di un gioco che stenta a decollare e che si basa molto sulle qualità di velocità di Bellamy,

che però ha saltato questi ultimi match per infortunio. Senza il gallese, la squadra di Alan Curbishley ha espresso un gioco troppo prevedibile, non riuscendo ad essere brillante in fase offensiva. Gli Hammers dovrebbero fare un viaggio a Lourdes, considerato il fatto che troppi giocatori importanti sono fermi per infortuni.
Classifica: Gli Hammers occupano l'undicesima piazza con 10 punti. A conferma del fatto che questa squadra preferisce il gioco di rimessa, il West Ham ha ottenuto più punti in trasferta (sei punti, frutto di due vittorie e due sconfitte) che in casa (quattro punti, frutto di una vittoria, un pareggio ed una sconfitta). Da non dimenticare, però, che gli Hammers hanno disputato una partita in meno.
Difesa: Grazie anche all'aiuto del centrocampo, la fase difensiva funziona discretamente visto che gli Hammers hanno subito soltanto otto gol. Ha un po' faticato Matthew Upson in questo inizio di stagione, mentre sono state positive le prove di Lucas Neill, Anton Ferdinand e George McCartney.
Il migliore del reparto: Robert Green. Ha iniziato ottimamente la stagione, ben protetto dai compagni di reparto ma anche brillante nel guidare il reparto e sicuro negli interventi. Al momento è il miglior portiere inglese, ma il ct Steve McClaren sembra non essersene accorto e in Nazionale punta su Robinson.
Centrocampo: La seconda linea degli Hammers ha due facce. Quella positiva è quella di filtro con un reparto molto compatto, abile nell'interdizione e nel pressare bene le “menti” del centrocampo avversario. Quella negativa riguarda la fase di costruzione del gioco, con il West Ham che manca in modo molto evidente di un regista ed è molto prevedibile e lento nella manovra con difesa avversaria schierata. Per questo motivo gli Hammers si sono trovati molto bene nel giocare di ripartenza, grazie agli inserimenti dei centrocampisti o ai lanci per la velocità di Bellamy. Molto dipende anche dal fatto che il centrocampista più importante acquistato quest'estate, Scott Parker, ha giocato finora soltanto 45 minuti a causa di diversi infortuni e che un altro acquisto importante, Julien Faubert, si è fatto male gravemente durante il precampionato e non rientrerà prima del 2008. Da non dimenticare anche il grave infortunio subito da Kieron Dyer, che starà fermo per diversi mesi a causa di una frattura alla gamba. L'altro giocatore acquistato è Freddie Ljungberg, ma lo svedese sta confermando il declino fisico che ha dimostrato negli ultimi due anni con l'Arsenal e il suo apporto non è stato importante. Altalenante è il rendimento di Lee Bowyer, autore di due reti ma incostante nelle sue prestazioni. Molto importante in fase di filtro è Hayden Mullins, ottimo del dare equilibrio al reparto ma non certo adatto a funzioni di regista. Buonissimo l'inizio di stagione di Matthew Etherington, sempre utile con la sua corsa nella fascia mancina.
Il migliore del reparto: Mark Noble. Non è il regista che servirebbe moltissimo al West Ham ma le sue prestazioni sono sempre interessante. Giocatore molto dinamico, corre moltissimo nell'arco dei 90 minuti ed è instancabile in fase di pressing e negli inserimenti offensivi. Ha soli 20 anni e può ancora crescere molto per diventare un cardine importante per il presente e per il futuro degli Hammers.
Attacco: E' un reparto non molto prolifico, sia per limiti di alcuni giocatori, sia a causa di un centrocampo non sempre efficiente nell'appoggiare la manovra d'attacco. Bobby Zamora ha giocato soltanto tre partite prima di infortunarsi, ma non era apparso molto brillante nelle sue prime prestazioni, dove ha fatto molta confusione. Sono andati molto male Henri Camara, mai positivo e spesso estraneo dal gioco, e Carlton Cole, giocatore che prometteva molto ma che non è riuscito a fare il salto di qualità. In questo modo, senza Bellamy manca una spalla valida per Dean Ashton, rientrato molto bene dall'infortunio alla caviglia che gli è costato l'intera stagione scorsa. Il problema, però, è anche Ashton si è fatto male e starà fuori fino a dicembre per problemi al legamento del ginocchio.
Il migliore del reparto: Craig Bellamy. Ha avuto un ottimo impatto con la nuova squadra, rendendola pressoché letale in contropiede grazie alla sua velocità. Ha segnato solo una rete finora ma ne ha propiziate diverse altre, nonostante abbia giocato soltanto cinque partite saltando le ultime per infortunio.
5/10
Siamo arrivati a metà della nostra analisi. Da domani scaleremo la parte alta della classifica, cominciando con Everton e Newcastle.