Analizziamo reparto per reparto la situazione delle venti squadre di Premier League dopo le prime nove giornate: è il turno di Wigan e Birmingham City
Continuiamo la nostra scalata della classifica della Premier League analizzando due squadre che sono a pari punti ma con condizioni di forma differenti, ovvero Wigan e Birmingham City.
WIGAN:
La partenza dei Latics era stata sorprendente, con sette punti nelle prime quattro partite, ma negli ultimi cinque match è arrivato soltanto un punto, anche a causa di qualche scelta del manager Chris Hutchings. Quello che non convince è l'atteggiamento che ha il Wigan nelle partite in trasferta, con un gioco troppo remissivo e troppo difensivo che consente agli avversari di giocare il tipo di calcio che preferiscono. Tenendo conto anche che il JJB Stadium non è proprio un fortino inespugnabile, questo tipo di atteggiamento potrebbe costare al Wigan la permanenza nella massima serie inglese. Tra l'altro, il precedente di Hutchings in Premier League non è confortante: nel 2000, infatti, Hutchings aveva preso il posto di Paul Jewell (di cui era il secondo) nel Bradford, squadra che lo stesso Jewell aveva portato alla storica promozione in Premier League e ad una successiva salvezza, prima di lasciare la panchina al suo secondo, che di fatto durò qualche mese in una stagione che riportò il Bradford in seconda serie. Quest'anno l'avvicendamento di manager nei Latics ha avuto meccanismi simili, con Hutchings che era tornato a fare il secondo ad un Jewell che ha ottenuto una nuova storica promozione con il Wigan, è riuscito ad ottenere la salvezza nelle due stagioni successive e poi ha lasciato tutto in mano al suo secondo. Al JJB Stadium toccheranno ferro (o meglio legno), ma la storia sembra potersi ripetere.
Classifica: Il Wigan è al quattordicesimo posto in classifica con otto punti, sette dei quali arrivati in casa (dove sono arrivate due vittorie, un pareggio ed una sconfitta) ed uno solo in trasferta (quattro sconfitte ed il pareggio contro il West Ham).
Difesa: La terza linea dei Latics è ampiamente insufficiente. La coppia centrale Bramble-Granqvist garantisce errori in serie, mentre qualcosa di meglio s'è visto sulle fasce, dove è utile l'esperienza di Mario Melchiot sulla destra (che a sorpresa è tornato a discreti livelli di prestazione) e il dinamismo di Kevin Kilbane. Ma una volta che al i due centrali combinano disastri sembra esserci poco da fare.
Il migliore del reparto: Chris Kirkland. L'ex portiere del Liverpool non ha mai mantenuto le tante promesse di inizio carriera, ma, a parte un paio di papere in questo inizio stagione, sembra essere di livello superiore rispetto ai compagni di reparto. Va detto che non è protetto adeguatamente dalla terza linea e che spesso è messo sotto grande pressione dagli attaccanti avversari.
Centrocampo: La seconda linea del Wigan sarebbe un reparto molto completo, con giocatori buoni nell'organizzazione di gioco (Denny Landzaat e Jason Koumas), abili negli inserimenti offensivi (lo stesso Koumas e Paul Scharner), esterni che sanno saltare l'uomo e andare al cross (Luis Antonio Valencia e Salomon Olembè, che però ha esordito soltanto nell'ultima partita), elementi preziosi nel garantire equilibrio al reparto (Josip Skoko) e incontristi dinamici che giocano con grande agonismo (Michael Brown). Ma il centrocampo sembra il reparto che paga di maggiormente gli atteggiamenti voluti da Hutchings in trasferta: con un reparto abbastanza completo come questo, potrebbero arrivare dei punti importanti per la salvezza anche lontano dal JJB Stadium se solo si provasse ad essere più propositivi.
Il migliore del reparto: Paul Scharner. Da quando è arrivato al Wigan (a gennaio del 2006) non ha smesso mai di correre. Elemento molto duttile, nasce come difensore centrale ma si sta esprimendo molto bene come centrocampista centrale, ruolo in cui può anche provare gli inserimenti offensivi con i quali riesce anche ad avere un discreto bottino realizzativo. Quest'anno è arrivato un solo gol ma stupendo, in rovesciata ad Upton Park contro il West Ham: rete che stava poteva valere tre punti importanti, se il West Ham non avesse pareggiato su calcio di rigore.
Attacco: Il modulo base del Wigan prevede un'unica punta, Emile Heskey, appoggiata da un trequartista, Antoine Sibierski. Ma nelle ultime giornate entrambi sono stati infortunati e Hutchings è passato ad un più prudente (se possibile) 4-5-1, con Marcus Bent a fare l'unica punta. Specialmente all'Old Trafford contro il Manchester United, l'ex centravanti di Everton e Charlton ha dovuto fare un lavoraccio, provando a far peso in attacco in solitaria, con il solo Koumas che di tanto in tanto lo aiutava: di certo, non è questo il modo per fare punti in un campionato come la Premier League. Un vero peccato l'infortunio di Emile Heskey, che aveva appena ritrovato la Nazionale.
Il migliore del reparto: Antoine Sibierski. E' l'unico giocatore del Wigan ad aver segnato più di un gol in questo inizio di Premier League,

ma i suoi tre gol sono arrivati nelle prime tre partite di campionato. Poi, la vena s'è spenta anche a causa di diversi problemi al tendine del ginocchio.
BIRMINGHAM CITY:
La squadra di Mark Bruce è ben organizzata in difesa e a centrocampo, ma sta pagando l'assenza di un centravanti di livello. I Blues in estate avevano acquistato Mido, che poi se n'è andato per problemi contrattuali e con il manager, lasciando un vuoto pesante in attacco, che l'impegno dei dirigenti del Birmingham City non è riuscito a colmare.
Classifica: I Blues occupano la tredicesima posizione, con otto punti, ottenuti in modo equo tra impegni casalinghi ed esterni.
Difesa: Eliminate le papere del portiere Colin Doyle (che dopo le prime due partite disastrose è stato sostituito da Maik Taylor), la terza linea di Steve Bruce ha mostrato grande solidità, specialmente nel doppio impegno ravvicinato contro Liverpool e Manchester United in cui i Blues hanno subito un solo gol, quello di Cristiano Ronaldo causato, tra l'altro, da uno svarione singolo di Frank Queudrue e non da un errore collettivo. Proprio da Queudrue era lecito attendersi di più, mentre gli altri compagni di reparto stanno giocando bene, partendo dalla solidità di Stephen Kelly sulla fascia destra, per arrivare a Liam Ridgewell (difensore di discreto livello) e a Stuart Parnaby. Utile anche l'esperienza e la fisicità di Radhi Jaidi.
Il migliore del reparto: Johan Djourou. L'impressione di molti è che l'Arsenal ha prestato al Birmingham City lo svizzero sbagliato, viste le tante incertezze di Senderos tra i Gunners e la buona sicurezza mostrata da Djourou ai Blues. Il ventenne, utilizzato per un paio di partite anche a centrocampo, è sicuramente in crescita soprattutto sul piano caratteriale ma, purtroppo per il Birmingham City, il suo prestito scade ad inizio gennaio e l'Arsenal sembra avere tutte le intenzione per riportarlo alla casa base, nonostante l'insistenza di Bruce che non vuole perdere un giocatore che si sta dimostrando di buonissimo livello.
Centrocampo: La seconda linea è molto solida, fa ottimo filtro e difende adeguatamente la difesa, ma sa creare anche momenti di buon gioco, come quelli dimostrati nei primi 45 minuti contro il Manchester United. Il mix tra giocatori d'interdizione e quelli con doti offensive sembra essere giusto, manca qualcosina in fase di concretizzazione, vero problema dei Blues. Anche in questo senso, si ci aspettava molto di più da Gary McSheffrey, esterno sinistro che lo scorso anno è stato fondamentale nella promozione del City con i suoi inserimenti e con un buon numero di reti realizzate, che però quest'anno sta soffrendo il salto nella massima serie e non sta riuscendo a dare lo stesso apporto dell'anno passato. Buono il lavoro d'interdizione di Mehdi Nafti. Ottimo l'inizio di stagione dello svedese Sebastian Larsson sulla fascia destra, molto continuo negli inserimenti e dotato di una buona tecnica. E' un vero peccato l'infortunio di Borja Oubiña, proveniente dal Celta Vigo e giocatore di buona qualità, che però starà fuori per diversi mesi.
Il migliore del reparto: Fabrice Muamba. Anche lui di scuola Arsenal, il 19enne è stato acquistato a titolo definitivo nel corso dell'estate e l'investimento sembra essere ottimo, vista la capacità di rubapalloni del Nazionale Under 21 dell'Inghilterra.
Attacco: Il problema del Birmingham City è quello di non avere una prima punta capace di realizzare un buon bottino di reti nel corso della stagione. Mikael Forssell ha un discreto pedigree, ma il suo rendimento dopo il grave infortunio subito non sembra essere più adeguato a questi livelli. Cameron Jerome ha realizzato tre reti, alcune anche di ottima fattura, ma è troppo discontinuo e non sembra poter essere lui l'uomo adatto per fare l'attaccante più importante della squadra. A gennaio dovrà arrivare assolutamente una prima punta di buona esperienza: in questo modo, i Blues potranno ottenere una comoda salvezza.
Il migliore del reparto: Olivier Kapo. Il francese proveniva da una stagione in cui è sembrato in ripresa, nella Liga spagnola con il Levante. L'impatto con la Premier League sembra essere buono: se il carattere regge, i piedi sono da buon giocatore, come dimostrano i due gol realizzati.
4/10
Finisce la quarta puntata della nostra analisi generale delle venti squadre di Premier League. Domani sarà il turno di Reading e West Ham.