Analizziamo reparto per reparto la situazione delle venti squadre di Premier League dopo le prime nove giornate: oggi è il turno di Fulham e Tottenham
Continuiamo l'analisi delle squadre di Premier League dopo le prime nove giornate. Oggi tratteremo di due squadre londinesi che hanno deluso molto in questo inizio di stagione, ovvero il Fulham e il Tottenham.
FULHAM:
Le difficoltà del team di Lawrie Sanchez erano abbastanza prevedibili, vista il discutibile mercato estivo voluto dal manager nordirlandese che, nonostante la buona cifra messagli a disposizione dal board, ha deciso di vendere i pochi giocatori tecnici presenti nel roster per acquistare quasi unicamente calciatori dinamici che hanno nella corsa il loro punto di forza, che però non sempre hanno piedi dolci. Il Fulham adesso è una squadra che gioca su ritmi altissimi, che pressa l'avversario grazie alla dinamicità che si mischia all'aggressività agonistica, ma che proprio per questi ritmi imposti al match concede tanto in difesa, visto che spendendo molte energie i Cottagers peccano di lucidità in fasi cruciali del match. In questo modo, Lawrie Sanchez ha molte colpe per il brutto inizio di stagione dei suoi, anche perché il manager nordirlandese non eccelle neanche nella lettura della partita, facendo anche sostituzioni che si rivelano sbagliate.
Classifica: Il Fulham è al diciottesimo posto della graduatoria con sette punti, alla pari (ma con peggiore differenza reti) del Tottenham. Di questi sette punti, cinque sono arrivati al Craven Cottage, mentre in trasferta sono arrivati soltanto due punti.
Difesa: I Cottagers in trasferta subiscono un numero accettabile di gol (soltanto cinque, sesta difesa migliore nelle partite esterne), mostrando anche il clean sheet ottenuto contro una grande squadre come il Chelsea, ma gli undici gol subiti in casa sono un numero imbarazzante. Le incertezze del reparto dipendono anche dalla poca sicurezza mostrata dai tre portieri utilizzati da Lawrie Sanchez, incerto a sua volta nella scelta dell'estremo difensore dato che i tre portieri hanno, al momento, lo stesso numero di presenze, ovvero tre ciascuno. La scelta, in un primo momento, era stata forzata, visto l'infortunio di Niemi: Warner è partito titolare nelle prime tre partite, giocando alla grande contro l'Arsenal ma esibendosi in errori terrificanti contro Bolton (dove ha quasi imitato Tim Wiese, portiere del Werder Brema che regalò un gol incredibile ad Emerson, in un famoso ottavo di finale di Champions League) e Middlesbrough. Alla quarta giornata è arrivato l'esordio del neoacquisto Keller, che subì due gol senza eccessive colpe. La partita seguente, però, ci fu il rientro di Niemi, che ritrovò subito il posto da titolare contro il Tottenham, sciorinando una serie infinita di incertezze. Il finlandese, però, fu confermato anche per le partite contro il Wigan (prova sufficiente) e Manchester City, dove è stato assolutamente disastroso, concedendo due reti agli avversari per due prese difettose. Contro Chelsea e Portsmouth è stato di nuovo il turno dell'americano Keller, che pur non essendo un fenomeno (anche per ragioni d'età, avendo ormai 37 anni) non commette gli errori clamorosi degli altri due portieri ed è già un passo avanti. Considerando anche che la terza linea del Fulham fa molta acqua, soprattutto se attaccata in velocità, si capisce perché quella dei Cottagers sia una delle difese più battute della Premier League. Infatti, è mediocre l'avvio di stagione dei difensori: molto male Carlos Bocanegra (autore di amnesie decisive in alcune partite), improponibile a questi livelli Chris Baird, insufficiente Aaron Hughes, resta poco altro considerando che Philippe Christanval non ha ancora esordito in questa Premier League e che Zat Knight è stato ceduto all'Aston Villa, probabilmente per incompatibilità con l'ambiente. Sicuramente, la difesa peggiore dell'intera Premier League.
Il migliore del reparto: Paul Konchesky. Anche lui non raggiunge la sufficienza per questo inizio di stagione, ma perlomeno appare il meno peggio.
Centrocampo: La seconda linea dei Cottagers è discreta sulle due fasce ma pessima al centro, soprattutto in fase di costruzione, in quanto formata di giocatori fondati sull'interdizione o sugli inserimenti senza palla. Non c'è, quindi, nessun giocatore tecnico e con buona visione di gioco capace di far circolare il pallone. Proprio per questo, è inconcepibile la scelta di cedere Papa Bouba Diop al Portsmouth, in quanto il senegalese, pur non essendo un regista pure, ha dei fondamentali tecnici non disprezzabili. Alexey Smertin sembra aver perso la lucidità di qualche stagione fa, Danny Murphy non rende positivamente ormai da qualche anno, Steven Davis è bravino ma incostante. Ha iniziato discretamente la stagione Simon Davies, ma anche lui è un giocatore più di corsa e di ritmo che di regia. L'unico giocatore che può essere abile in questo compito è Jimmy Bullard, che tuttavia è fermo da oltre un anno (dopo un ottimo avvio di stagione con il Fulham) per un terribile infortunio al ginocchio e non rientrerà prima di fine novembre, ma bisognerà verificare anche il suo riadattamento al campo dopo questo lunghissimo stop. Se la situazione nella zona centrale è buia, qualcosa di meglio si vede sulle due fasce laterali, dove la corsa di gente come Clint Dempsey o Seol Ki-Hyeon (che tra l'altro non s'è ancora espresso al meglio nella sua nuova squadra) è decisamente più utile. Inoltre, sembra cominciare ad integrarsi bene nel team anche Hameur Bouazza, sulla carta l'acquisto migliore dell'estate dei Cottagers, che aveva cominciato giocando male nelle prime partite, ma sembra essersi ritrovato in quest'ultimo periodo.
Il migliore del reparto: Clint Dempsey. Giocatore molto rapido, sembra affinare il tempismo negli inserimenti, con i quali si sta rendendo molto pericoloso per le difese avversario. Ha all'attivo anche tre gol in queste prime nove giornate di Premier League.
Attacco: La prima linea del Fulham ha subito la pesante perdita di Brian McBride, infortunatosi pesantemente al ginocchio realizzando il gol del momentaneo vantaggio contro il Middlesbrough, nel match del 18 Agosto scorso. Lawrie Sanchez sembra avere poca fiducia in Diomansy Kamara (che oltre allo splendido gol in rovesciata realizzato al 90' contro il Tottenham non ha fatto null'altro) e, infatti, ha spostato nel ruolo di seconda punta Clint Dempsey, che però non sembra dare lo stesso apporto che può dare partendo da più lontano e inserendosi da dietro. Nelle ultime due partite, contro Chelsea e Portsmouth, il Fulham è rimasto a secco in quanto a reti realizzate, ma nelle precedenti giornate i Cottagers erano sempre andati a segno.
Il migliore del reparto: David Healy. Ha segnato alla prima giornata, grazie ad un clamoroso regalo di Lehmann (che ha sbagliato il rinvio dando al nordirlandese la possibilità di segnare a porta vuota) e alla seconda giornata,

mentre nella terza partita contro il Middlesbrough gli è stato negato un gol buono, con gli arbitri che non hanno visto che la sua conclusione aveva oltrepassato la linea di porta. Sembrava quindi che quest'attaccante potesse trovare continuità ad alti livelli, dopo aver giocato maluccio in Championship con il Leeds ma molto bene in Nazionale. Ma Healy s'è fermato e non ha più trovato la via della rete. Nonostante tutto, resta lui l'elemento migliore dell'attacco dei Cottagers: come dire che quello che luccica (il Fulham ha segnato ben 12 gol) non sempre è oro.
TOTTENHAM:
La squadra di Martin Jol aveva cominciato la stagione convinta di strappare il quarto posto, valido per l'accesso ai preliminari di Champions League, ai rivali dell'Arsenal. Alla nona giornata, i Gunners sono in testa alla classifica e gli Spurs in zona retrocessione. Inoltre, il Tottenham ha anche perso il derby casalingo contro l'Arsenal, sconfitta che fa sempre male al cuore dei tifosi degli Spurs. Parte delle colpe va sicuramente addossato a Martin Jol, incapace di gestire alcune teste calde dello spogliatoio (Berbatov e Defoe, per fare qualche nome), reo di non aver rinforzato a dovere la difesa e colpevole, inoltre, di essere incapace di leggere le partite in certe fasi calde, quando una sua sostituzione potrebbe aiutare la sua squadra. Ma non è solo Jol il capro espiatorio in questa situazione, visto che il resto delle colpe va dato alla dirigenza degli Spurs, che ha destabilizzato l'ambiente andando a trattare con il tecnico del Siviglia Juande Ramos alla fine d'agosto, non riuscendo a trovare un accordo lo spagnolo e dando la netta impressione al proprio manager che la società non ha alcuna fiducia in lui. Ad Anfield contro il Liverpool è arrivato un buon risultato, ma la prestazione degli Spurs non è stata esaltante (il centrocampo del Tottenham ha sofferto moltissimo contro la mediana dei Reds) e, comunque, con qualche accorgimento di Jol, doveva arrivare la vittoria, visto come si era messa la partita. I problemi continuano ad essere tanti e il traguardo del quarto posto sembra già essere lontano.
Classifica: il Tottenham è al 17° posto (per migliore differenza reti rispetto al Fulham) con sette punti, frutta di una vittoria (contro il Derby County, fanalino di cosa), quattro pareggi (uno al White Hart Lane e tre in trasferta) e quattro sconfitte (divise equamente tra sconfitte interne ed esterne).
Difesa: considerata la perenne assenza di Ledley King, questo è il reparto che doveva essere maggiormente rinforzato durante il mercato estivo. Invece è arrivato soltanto Younes Kaboul (elemento positivo in alcune partite, meno in altre): sicuramente troppo poco vista la quantità di denaro che poteva essere investita. Allora, la difesa è il reparto più instabile, considerando anche il fatto che alle spalle della terza linea non c'è un portiere che dà sicurezza, vista la crisi di Paul Robinson, autore di una serie di preoccupanti incertezze. Michael Dawson ed Anthony Gardner si sono impegnati molto, ma non hanno la qualità e la personalità per prendere in mano e comandare la difesa e inoltre non sempre sono adeguatamente coperti dal centrocampo. Qualcosa di meglio stanno dando i terzini in fase di spinta, ma specialmente Pascal Chimbonda non riesce a coprire bene in difesa, aprendo ulteriori voragini.
Il migliore del reparto: Gareth Bale. Il gallese ha avuto un impatto eccezionale con la Premier League ma, considerando quello che ha fatto lo scorso anno in Championship con la maglia del Southampton, non può essere considerato una sorpresa, ma un giovane di grande talento e di sicuro avvenire. Discreto in fase di copertura, da il suo meglio in fase di spinta e negli inserimenti offensivi ed è inoltre uno specialista dei calci di punizione. Finora ha totalizzato cinque presenze (tutte da titolare) realizzando ben due gol.
Centrocampo: Come la difesa, la situazione è accettabile sulle fasce ma molto critica al centro. Sugli esterni Malbranque e Tainio (oltre a Gareth Bale quando è stato inserito a centrocampo) hanno proposto prove sufficienti, in attesa che Aaron Lennon rientri in piena forma, dopo un inizio di stagione ad handicap dovuto per problemi fisici. Al centro le cose vanno molto male. Ogni anno si ci attende il salto di qualità di Jermaine Jenas, che però manca sempre in qualcosina e non riesce a convincere del tutto. In questo inizio di stagione però JJ è stato spesso impalpabile, non proponendo prove all'altezza delle sue potenzialità. Inoltre, anche quest'anno sta andando male Didier Zokora, che non riesce ad imporre le sue (presunte) qualità di regista. In questo modo, gli attaccanti hanno poco aiuto da una mediana che non riesce a far scorrere bene il gioco e che non dà neanche un gran filtro alla difesa.
Il migliore del reparto: Tom Huddlestone. Non ha strabiliato in questo inizio di stagione, ma in lui sembra di vedere una parvenza di solidità che altri compagni di reparto non hanno. Deve però avere più personalità e cercare di diventare più fluido nella creazione di gioco.
Attacco: Riguarda questo reparto l'acquisto più dispendioso fatto da Martin Jol, quello di Darren Bent che però ha iniziato malissimo la sua carriera al Tottenham, non riuscendo ad integrarsi nel gioco di Martin Jol. Considerando però che l'attacco del Tottenham sta viaggiando davvero bene (in relazione anche ai problemi alle “fondamenta” di cui abbiamo parlato sopra), viene da pensare che l'acquisto di Darren Bent sia stato piuttosto inutile, soprattutto in relazione al prezzo con cui è stato comprato. Berbatov non ha iniziato benissimo come score realizzativo, ma è molto importante nel lavoro di sponda, come dimostrato dei due gol di Robbie Keane contro il Liverpool. Assurdo, invece, lo scarsissimo minutaggio che Jol concede a Jermaine Defoe, giocatore che quando entra sembra essere sempre piuttosto brillante e che è stato un elemento chiave nella clamorosa rimonta effettuata contro l'Aston Villa l'1 Ottobre, quando gli Spurs perdevano 4-1 al White Hart Lane e sono riusciti incredibilmente a rimontare e pareggiare la partita.
Il migliore del reparto: Robbie Keane. Non aveva iniziato benissimo la stagione, ma nelle ultime tra partite ha messo a segno ben quattro gol. Aggiungendoci anche il lavoro di corsa e il tanto impegno che l'irlandese mette sempre in campo, può bastare perché Keane venga considerato il miglior elemento dell'attacco degli Spurs in questo inizio tribolato di stagione.
2/10
Questa era la seconda di dieci puntate dedicate all'analisi delle squadre di Premier League durante la sosta per le Nazionali. Domani parleremo di Sunderland e Middlesbrough.