Lo scorso anno al Reebok Stadium finì con un sorprendente 1-0 in favore del Bolton, ma per la squadra di Gary Megson sarà difficilissimo bissare un risultato del genere e non solo perché Anelka non è più ai Trotters e Gerard Piquè è stato mandato in esilio il più lontano possibile da Manchester (lo spagnolo regalò in modo disastroso la rete della vittoria dei Trotters e da quel momento venne utilizzato il meno possibile: ora fa il titolare al Barcellona. Sì, il calcio è strano). Il Manchester United arriva decisamente caricato dagli ottimi risultati ottenuti negli ultimi tempi e con la possibilità di mettere grossa pressione al Liverpool, visto che una vittoria della banda di Ferguson vorrebbe dire anche primo posto momentaneo in attesa del Monday Night, sempre ricordando che in questo momento i Red Devils hanno giocato una partita in meno e quindi sono già potenzialmente in vetta: dopo la sconfitta subita all’Emirates Stadium contro l’Arsenal il Manchester United ha inserito la quarta marcia grazie alle grandi qualità offensive, ma soprattutto grazie ad una strepitosa solidità difensiva, visto che il gol realizzato al 48’ minuto di quel match da Samir Nasri è ancora l’ultimo subito dai Red Devils in questo campionato, dato abbastanza spaventoso. Il guaio per le avversarie è che questa squadra dà l’impressione di poter inserire anche la sesta o settima marcia qualora riuscisse a giocare con la determinazione vista domenica scorsa contro il Chelsea. Al Reebok Stadium non sarà semplicissimo per il Bolton trovare la via della rete: oltre ai pazzeschi 852 minuti di imbattibilità della difesa dei Red Devils, infatti, c’è anche una certa sterilità dell’attacco di Megson, che è il peggiore per rendimento interno con soli 8 gol realizzati e che deve anche fare a meno dello svedese Elmander, alle prese con un problema agli adduttori. I Trotters hanno tanti infortunati e ancora una volta non riusciranno a portare i sette giocatori per completare la panchina, anche per l’assenza di McCann che costringerà Megson a inventarsi qualcosa per completare il centrocampo, con possibile avanzamento in mediana del difensore Andy O’Brien e esordio in Premier League per il neoacquisto Sebastien Puygrenier (arrivato in prestito dallo Zenit San Pietroburgo) al centro della difesa, anche perché Nolan è ancora squalificato. Rientro importante però è quello di Steinsson, al rientro dalla squalifica. Visto che l’organico s’è decisamente rivelato inadatto per quantità di elementi, Megson sta pensando molto al mercato: chiusa in negativo la trattativa per Bullard e mandato a casa il dribblomane Denilson (che era arrivato in prova), non è facile per i Trotters trovare target adeguati, anche se nelle ultime ore si sta formalizzando l’arrivo in prestito della punta Ariza Makukula dal Benfica, attaccante esplosivo ma che passa trequarti della stagione in infermeria e che ha già rifiutato un prestito al West Bromwich. Il Manchester United comincia ad avere a che fare con un certo numero di infortunati: ad Evra e Ferdinand, infatti, s’è aggiunto Wayne Rooney, che starà fermo per tre settimane. E’ allora una grande occasione per Tevez per ritrovarsi, dopo esser entrato un po’ in polemica con Ferguson. Ci sarà un po’ di rotazione a centrocampo, tanto che potrebbe rivedersi la stessa seconda linea vista contro il Chelsea, con Anderson che però proverà a strappare la maglia da titolare a Ryan Giggs.
Bolton (4-5-1): Jaaskelainen; Steinsson, Cahill, Puygrenier, Samuel; Smolarek, Muamba, Andrew O’Brien, Gardner, Taylor; Davies
Manchester United (4-4-2): Van der Sar; Neville, Vidic, Evans, O’Shea; Cristiano Ronaldo, Fletcher, Giggs, Park Ji-Sung; Berbatov, Tevez