Sembrava sulla carta un doppio confronto piuttosto chiuso quello che partiva dal Pride Park, perché il Manchester United campione d’Europa doveva affrontare un Derby County abbastanza in crisi di risultati, reduce da un momento negativo in campionato e che nello scorso weekend aveva giocato molto male anche in FA Cup, salvando la pelle contro il Forest Green solo grazie ad una grande reazione: oltretutto, i Rams arrivavano a questo match con una situazione tecnica ancora in alto mare, visto che solo alla vigilia del match era stato ingaggiato il nuovo manager Nigel Clough, figlio del grande Brian Clough (a sua volta per sei anni manager del Derby County ma anche vincitore di due Coppe dei Campioni con i rivali del Nottingham Forest) e che in carriera ha diretto solo il Burton Albion, squadra che adesso è in vetta alla Conference e che nel 2006 riuscì nell’impresa di pareggiare sul proprio campo proprio contro il Manchester United nel terzo turno di FA Cup, andando a giocare il replay ad Old Trafford. In realtà, Clough è arrivato troppo tardi per andare in panchina la sua nuova squadra e, una volta dato il benservito a Chris Hutchings (che dopo l’addio di Paul Jewell era diventato il caretaker manager), a dirigere i Rams è andato David Lowe, coach della squadra giovanile. Nonostante tutto, nella semifinale di andata di Carling Cup s’è visto un Derby County totalmente trasformato: le motivazioni hanno portato i Rams ad una prestazione di grande orgoglio, improntata sullo stile del calcio della Football League e della Championship, ovvero grande corsa e sacrificio e fa niente se di tanto in tanto c’è un po’ di confusione sul piano tattico. Tutto ciò ha portato il Derby County a reggere il confronto con il Manchester United, causando anche diversi problemi agli avversari e vincendo meritatamente grazie alla grande rete dello scozzese Kris Commons, regalando così un match di ritorno ad Old Trafford più aperto del previsto, con i Rams che proveranno ad uscire indenni e guadagnare una grande finale a Wembley, finale che significherebbe anche una grande riscossa dopo le recenti delusioni, ovvero una Championship finora opaca e lo scorso anno una disastrosa retrocessione dalla Premier League con il record negativo di punti ottenuti. Il Manchester United lascia a riposo i centrocampisti e gli attaccanti che probabilmente giocheranno titolari il big match di domenica (nell’ordine, Cristiano Ronaldo, Fletcher, Carrick, Park Ji-Sung, Berbatov e Rooney) e perde la partita proprio a centrocampo, dove la coppia Scholes-Anderson sbanda sempre sulle incursioni avversari, mostrando quindi una certa incompatibilità dei due giocatori se non affiancati da un mediano che recuperi palla e faccia il lavoro sporco.

Il Derby County presenta diverse novità rispetto all’undici sceso in campo sabato scorso contro il Forest Green, con in particolare i rientri importanti del capitano Paul Connolly e dell’esperto Andy Todd in difesa, mentre Mile Sterjovski e Steve Davies trovano spazio dal primo minuto come esterni di centrocampo, anche perché Commons si sposta a fare la seconda punta al fianco di Hulse. Il Manchester United regala spazio ai giovani Gibson e Welbeck e lascia in panchina o a riposo molti titolari, anche se opta per la difesa migliore possibile.

Il Manchester United capisce subito che la serata è più complicata del previsto: al 6’ minuto si crea una confusione incredibile in area di rigore dei Red Devils dove succede di tutto dopo il cross di Davies, anche che Vidic inzucchi la testa di O’Shea, nella mischia Rob Hulse riesce a cambiare lato e trovare lo stesso Davies che da posizione defilata viene chiuso da un’ottima uscita da portiere di pallamano di Kuszczak, l’ex Tranmere Rovers vince però il rimpallo e c’è bisogno di un salvataggio di Vidic in corner per evitare il tocco a porta vuota.

Il Derby County spinge molto, specialmente con Davies che all’8’ guadagna corner sulla sinistra, il traversone viene respinto da Vidic e ripreso da Sterjovski che da appena dentro l’area di rigore calcia basso, il pallone è diretto verso la porta ma quasi sulla linea Evans salva tutto.

Dopo 10 minuti di fuoco la partita cala notevolmente di ritmo, perché il gioco finisce tra le mani degli uomini di Ferguson che manovrano con calma per abbassare i ritmi, anche perché la fuori del Derby County nei primi minuti aveva creato diverse insidie. I Red Devils però non hanno brillantezza e la mole di gioco non porta mai pericoli alla difesa avversaria, visto che l’unico a provarci sembra essere Welbeck, senza considerare come “tentativi” quella specie di giocate estemporanee di Nani: l’uomo più atteso della serata è Tevez, coinvolto in molte voci di mercato (con il mezzo il solito Real Madrid nel tentativo di infiammare gli spogliatoi altrui, con il solito giochetto che la FIFA continua a permettere in modo vergognoso) e un po’ in polemica con Ferguson, ma l’argentino nel primo tempo non si vede mai e in tutti i 90 minuti non riesce proprio ad incidere.

Nella prima mezz’ora anche il volenterosissimo Commons sembra non azzeccarne molte, ma al 30’ proprio il 25enne arrivato a parametro zero dai rivali del Nottingham Forest decide il match con una grande giocata: Sterjovski tocca centralmente, la terza linea e il centrocampo dello United sono ancora spaccati e Commons ha spazio, si aggiusta il pallone e poi scagli una sassata perfetta di sinistro pescando l’angolo basso destro, dove Kuszczak non può proprio arrivare, mettendo a segno la rete dell’1-0. Il gol cambia completamente anche la serata di Commons, che da questo momento in poi diventa una vera e propria spina nel fianco per la difesa del Manchester United, ma la rete arriva anche dall’assenza di un vero e proprio filtro del centrocampo dei Red Devils, con Scholes e Anderson assenti ingiustificati e che lasciano totalmente scoperta la propria difesa.

Lo United continua a soffrire le insistenti incursioni di un ottimo Derby County, che appena conquista palla si butta subito in avanti senza attendere e senza pensare ad inutili ricami. Tra i più in difficoltà nel Manchester United c’è sicuramente O’Shea, piuttosto incerto in molti disimpegni, mentre Rafael Da Silva non riesce a contendere le incursioni di Davies.

Il Manchester United inizia la ripresa continuando a manovrare molto ma giocando troppo alla spagnola, con troppi ricami e nessuna concretezza: in particolare, i due esterni Nani e Gibson non si propongono mai, mentre Anderson di tanto in tanto cerca verticalizzazioni dal cerchio di centrocampo che sono tanto improvvise quanto improvvisate, con il brasiliano che sembra dimenticarsi che davanti a sé ci sono gli avversari, che intercettano sempre questi tentativi, in particolare con il mobilissimo Paul Green, centrocampista tutto sostanza, bravissimo ad aiutare la difesa con il continuo dinamismo per poi impostare le ripartenze.

Al 63’ esce inesistente e irriconoscibile Scholes insieme a Welbeck, per l’ingresso di Cristiano Ronaldo e Rooney: il portoghese va a fare l’esterno destro con Gibson accentrato in mediana.

Il secondo tempo è tipico di una partita di Championship, con magari fase un po’ confuse ma grande ritmo e grandissima battaglia in campo, con il Manchester United che ci prova ma sempre con poca lucidità e poche idee. Il Derby County soffre in alcune fasi ma continua a mostrare un atteggiamento positivo, visto che si affida alle sponde di Robert Hulse (autore di un secondo tempo strepitoso con la sua continua ricerca del corpo a corpo con i difensori avversari) per le ripartenze dell’instancabile Commons e degli esterni, creando anche qualche occasione potenziale e continuando a tenere bene il campo.

La vera occasione della partita il Manchester United la crea su calcio piazzato, al 77’: punizione da circa 20 metri e da ottima posizione battuta da Cristiano Ronaldo a cercare con effetto il palo del portiere e mandando il pallone fuori di un soffio, con Carroll che era rimasto fermo.

Il Derby County però gioca con grande spirito e all’80’ sfiora addirittura il raddoppio, che sarebbe stato fondamentale in vista del ritorno: gran numero sulla trequarti di Commons su Evans a scappare via e creare una crepa sulla difesa avversaria, lo scozzese entra in area e calcia basso a giro, Kuszczak respinge ma lo troppo centralmente e Hulse s’istinto ci mette il piede ma non ha fortuna e manda alto.

Il Derby County protegge il risultato con le unghie e con i denti fino alla fine e porta a casa una vittoria straordinaria e meritata, tanto che probabilmente i Rams avrebbero meritato pure il secondo gol, tanto erano pericolose le ripartenze dei padroni di casa. Adesso però ci sarà da continuare il lavoro nel difficilissimo match di ritorno ad Old Trafford, ma prima c’è da riprendere quota in campionato, a cominciare dalla complessa trasferta di Ninian Park contro il Cardiff City.

Il Manchester United si fa sorprendere e dopo una prova abbastanza impalpabile esce sconfitto, ma adesso non c’è tempo per guardare indietro, visto che domenica prossima c’è in scena un match chiave per il campionato dei Red Devils come il big match contro il Chelsea da giocare ad Old Trafford, match che probabilmente eleggerà la vera antagonista del Liverpool nella lotta per il titolo.

Derby County (4-4-2): Carroll 6 – Connolly 6,5 Todd 6 (87’ Savage sv) Nyatanga 6,5 Camara 5,5 – Sterjovski 6 (58’ Teale 5,5) Addison 7,5 Green 7,5 Davies 6,5 (81’ Barazite sv) – Hulse 7,5 Commons 7

In panchina: Bywater, Dickinson, Powell, Hines
Manager: Nigel Clough (in panchina David Lowe) 7

Manchester United (4-4-2): Kuszczak 6 – Rafael Da Silva 5 Vidic 6 Evans 6 O’Shea 5 – Gibson 5 Scholes 4 (63’ Cristiano Ronaldo 5) Anderson 4,5 (74’ Carrick sv) Nani 3 – Welbeck 5,5 (63’ Rooney 6) Tevez 4

In panchina: Amos, Giggs, Fletcher, Possebon
Manager: Alex Ferguson 5

Arbitro: Phil Dowd 6

Gol: 30’ Commons
Ammoniti: Teale, Commons (DC), Rafael Da Silva (MU)

A cura di:
Silvio Di Fede